Velodrome vestito a festa per il big match della trentunesima giornata di Ligue 1, le classique, Olympique Marsiglia vs PSG. Questa non è solo una partita, è una crociata: il nord della Francia contro il Sud, la passione del Loco contro la regolarità di Blanc, l’entusiasmo giovanile dell’OM contro i milioni dei giocatori del PSG, Gignac contro Ibrahimovic e molto, molto altro. A ricordare quanto sia sentita la partita in città ci pensa una coreografia da lasciare senza fiato, d’altronde c’è in gioco “solamente” il campionato, OL permettendo. Tremano le gambe ai 22 in campo, la sfida di oggi è tutta da vivere, due rivali storiche pronte a dare il tutto e per tutto, da brividi. Si parte, boato Velodrome.
Inizio con il freno a mano tirato per entrambe le squadre, l’unico protagonista è il pubblico di casa che scandisce il possesso palla del PSG con bordate di fischi, le squadre sono piuttosto tese troppi errori in questo avvio di match, i giocatori dell’OM risultano piuttosto nervosi, sentono troppo l’importanza della partita. Si accende la sfida all’undicesimo minuto: Verratti pesca Pastore che, complice il buco della difesa dei padroni di casa, si trova da solo contro due uomini. El flaco tenta la conclusione ad incrociare ma il pallone esce di poco alla sinistra di Mandanda. La risposta dei padroni di casa è sterile e inefficace così come il tiro al 20′ di Cavani che smorza male la conclusione da buona posizione. Aumenta il pressing dell’OM ed aumenta la pericolosità delle loro azioni.
Alla mezz’ora la svolta, Payet offre un buon pallone sul secondo palo, Gignac sovrasta Marquinhos e schiaccia in rete, impazzisce il Velodrome per il gol del proprio beniamino. Piove sul bagnato in casa PSG, esce per infortunio David Luiz dentro Van Der Wiel. Nel momento della sofferenza viene fuori lo spirito di sacrificio dei parigini, Matuidi salta con una finta Djedje e fa partire un destro a giro che toglie le ragnatele all’incrocio dei pali, inutile la deviazione di Mandanda, meraviglioso il gol del francese. Non c’è un attimo di sosta al Velodrome, Romao anticipa Pastore e serve Gignac che sotto porta non perdona, 2-1 OM e solito boato del pubblico. Ancora Gignac, onnipresente in area, di testa rischia l’hat-trick: colpo di reni di Salvatore Sirigu. Finisce qui il primo tempo, partita da pelle d’oca.
La ripresa inizia così come erano finiti i primi 45′, la prima occasione capita a Payet che, a giro, calcia di poco fuori. La risposta del PSG arriva con Ibra su punizione, lo svedese scivola ma il pallone parte e finisce tra i piedi di Marquinhos che, da due passi, spara in rete, 2-2. Magic moment PSG, al 52′ Pastore prova a pescare Ibra che viene anticipato da Morel ma la deviazione finisce nella propria porta, 3-2 per i campioni in carica. In piena confusione l’OM, al 55′ Ibra di testa, lasciato clamorosamente solo, colpisce malissimo, brividi per Mandanda. 120 secondi dopo reclama un calcio di rigore il Marsiglia per un tocco di mano in area di Marquinhos, il direttore di gara lo giudica involontario, si continua.
Si aprono gli spazi per gli ospiti, in contropiede Pastore salta 3 giocatori e calcia, pallone fuori di pochissimo. Ad un quarto d’ora dal termine le squadre sembrano piuttosto confuse, l‘OM tenta un forcing finale ma la difesa del PSG sventa facilmente le scorribande offensive dei padroni di casa. Rischiano grosso gli uomini di Bielsa a causa di una palla persa da Morel che fa partire il contropiede degli uomini di Blanc, il pallone arriva ad Ibra che carica una botta spedita fuori dall’estremo difensore nonchè capitano del Marsiglia; due minuti dopo si rinnova la sfida, ancora superbo Mandanda sullo svedese, il portiere francese tiene a galla l’OM che sembra non averne più. Ci prova nel finale la squadra di casa con gli ingressi di Batshuayi e Ocampos, il tiro di quest’ultimo finisce di poco alto. Si spengono le speranze dei tifosi di casa così come il match. Dopo il fischio finale proteste veementi di Gignac che viene espulso.
Il PSG sempre più vicino alla vittoria in campionato anche se, nel momento più difficile, perde David Luiz e Thiago Motta; l’OM sempre più fuori dai giochi, non un’ottima prova. L’emozione ha prevalso sulla concentrazione, peccati di gioventù…
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