Panathinaikos-Olympiakos 2-1: la vittoria è “verde”, campionato riaperto

Il derby di Atene tra Panathinaikos e Olympiakos, valevole per il 25° turno della Super League greca finisce con la vittoria meritata del “Trifoglio” che batte la capolista accorciando le distanze; ora i “verdi” sono a soli tre punti dai campioni in carica, oggi molto deludenti. Match molto nervoso ancora prima del calcio d’inizio con la tifoseria di casa con propositi non certo benevoli verso gli ospiti.

Vitor Pereira (dal suo arrivo al posto di Michel cinque vittorie e un pari con dodici gol fatti e un solo gol subito) rispetto alla brutta sconfitta in Europa League in Ucraina decide di “panchinare” Dominguez e Kasami mentre da ancora fiducia alla coppia centrale difensiva formata dal brasiliano Santana (arrivato in prestito dallo Schalke04 per sostituire il ritirato Abidal) e Siovas. Anastasiou (reduce da otto risultati utili di fila, sei vittorie e due pari) dirotta per necessità il mancino Nano a destra e il centrale Tryantafillopoulos a sinistra in difesa, per il resto confermato l’assetto molto offensivo delle ultime uscite col tridente Petric-Karelis-Berg (fuori Klonaridis e Mavrias rientrato “a casa” pochi giorni fa in prestito dal Sunderland).

Il match inizia con l’Olympiakos in possesso palla ma sterile (produce solo un tiro deviato da Maniatis da fuori area), la prima vera occasione è dei “Verdi” con una punizione dal limite all’11° ma Nano strozza troppo il mancino rasoterra e finisce fuori non di molto. Si gioca più a calci (tanti i falli e le vendette personali) che a calcio, ci provano comunque di più i padroni di casa soprattutto nell’ultimo quarto d’ora della frazione, prima con una ripartenza conclusa da Karelis con un debole mancino ben bloccato da Roberto e poi con un paio di conclusioni dalla distanza sbilenche di Zeca e Berg.

Il ritorno in campo dopo l’intervallo è scandito da un altro lancio di fumogeni verso la panchina dell’Olympiakos (sfiorato Kasami) ma si comincia ugualmente. E subito grandi emozioni:subito una grossa chance per gli ospiti con un cross a centro area di Dossevi che trova “Jimmy” Durmaz, bravo lo svedese a controllare eludendo l’intervento di Nano ma poi conclude, solo davanti a Steele, incredibilmente fuori. Gol sbagliato, gol subito, la regola si conferma un minuto dopo: bella percussione sulla sinistra di Pranijc che mette in area un rasoterra che Masuaku devia goffamente nella propria porta. L’Olympiakos accusa il colpo, non riesce a reagire e Pereira cambia: fuori Fortounis, dentro l’attaccante argentino Jara (arrivato dal Benfica) ma l’occasione del pari arriva sulla testa di Mitroglou che (da cross di Dossevi) manda sulla traversa. E’ questa però  l’unica occasione degli ospiti per il pari perchè il “Pana” continua a cercare di chiudere il match sfiorando il gol prima con una percussione in area di Petric (bravo Roberto in uscita) e poi con un colpo di testa di Schildenfeld su cross di Nano prima di cogliere il raddoppio al 78° con una giocata dello stesso Petric che si libera per il tiro che fulmina Roberto.

I biancorossi si buttano in avanti per cercare di riadrizzare il match (entrano Dominguez e Afellay) ma è troppo tardi, sono anzi i padroni di casa a sfiorare il tris con Ajagun e Mendes in ripartenza prima del gol a tempo ormai scaduto di Dominguez (una bella punizione dal limite) e dell’ennesimo lancio di fumogeni in campo. Il Panathinaikos vince, e meritatamente, i suoi tifosi perdono e quando si renderanno conto che il loro campo verrà sicuramente squalificato minando così le probabilità di vittoria del campionato, sarà troppo tardi.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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