Partono i sedicesimi di Europa League e subito grande sfida in tabellone: l’Inter fa visita al Celtic in un match che ha fatto la storia e che forse quest’oggi si gioca in un palcoscenico che sta un po’ stretto ad entrambi i club.
Nobili decadute a livello europeo, sono lontani i tempi in cui le due squadre si affrontavano in Coppa Dei Campioni, 48 anni dopo quella splendida finale. Eppure la partita non ha perso il fascino dei bei tempi andati.
Il Celtic Park è tutto esaurito, ovviamente. L’Inter di Mancini si presenta con Carrizo titolare tra i pali al posto di Handanovic e la sorpresa Kovacic in panchina mentre Ronny Deila, allenatore degli scozzesi, schiera la formazione migliore, al netto degli infortunati Lustig e Commons.
Si parte e lo si fa con il botto: passano poco più di 3 minuti dal calcio d’inizio e Kuzmanovic verticalizza per Shaqiri che fredda subito i padroni di casa.
Il vantaggio sprona l’Inter che continua ad attaccare; tra il 10’e il 12′ doppia conclusione degli ospiti prima con Kuzmanovic e poi con Shaqiri, entrambi ci provano da fuori con poca fortuna.
Ma é solo il preludio al gol interista, infatti un minuto più tardi Palacio approfitta di un rimpallo al limite dell’area piccola e punisce l’incolpevole portiere degli scozzesi Gordon. Raddoppio Inter e partita che adesso si mette davvero in salita per il Celtic.
Gli scozzesi, però, sono famosi per la loro tenacia e in un minuto, tra il 24′ e il 25′, prima accorciano le distanze con Armstrong e poi addirittura rimettono la partita in parità complice una sfortunata autorete di Campagnaro.
Il ritorno della “pazza Inter”, 2 a 2 dopo appena 25 minuti, da non credere. L’Inter si é rilassata troppo dopo il doppio vantaggio e il Celtic ne ha approfittato. Il Celtic Park adesso é una bolgia.
Un Mancini furioso prova a spronare i suoi, le squadre sembrano fermarsi un attimo dopo un avvio di gara di fuoco, giocato a ritmi altissimi.
Quando il primo tempo sembra ormai andato, ecco che un lancio all’apparenza innocuo si trasforma in assist perfetto per Palacio che ringrazia Gordon e la sua papera e mette in rete a porta vuota.
3 a 2 Inter ed emozioni infinite in quel di Glasgow.
La ripresa inizia subito con un brivido per gli scozzesi: al 48′ Palacio si invola da solo verso la porta avversaria ma calcia debolmente e Gordon blocca il tiro. Occasione colossale per i nerazzurri che stavolta non approfittano del regalo dei padroni di casa.
L’Inter é partita col piglio giusto in questo secondo tempo, i padroni sembrano accusare il colpo di quel gol preso a squadre quasi negli spogliatoi.
Minuto 53, Shaqiri parte da centrocampo e porta a spasso l’intera difesa scozzese, tiro a giro e miracolo di Gordon che si allunga sul secondo palo. Ottima azione dello svizzero che é forse l’uomo in più di Mancini, l’unico capace di far saltare gli equilibri.
Break Celtic al 56′, il tiro del centrocampista Biton assume una strana traiettoria e per poco non sorprende Carrizo.
La difesa nerazzurra traballa e lascia troppi spazi ai bianco-verdi, al 60′ Mackay-Steven si trova a tu per tu con Carrizo che deve superarsi di piede sulla conclusione ravvicinata del centrocampista scozzese.
Ora l’Inter soffre troppo, Mancini corre ai ripari inserendo Kovacic per uno spento Icardi. Dall’altra parte Deila si gioca la carta Guidetti, 11 gol in stagione per l’attaccante italo-svedese.
Le occasioni latitano, al minuto 83′ é ancora il solito Shaqiri ad accendere la partita, lo svizzero lascia partire un missile terra-aria, Gordon riesce a respingere non senza difficoltà.
I 4 minuti di recupero sembrano non bastare ai padroni di casa per provare un ultima offensiva, e invece al 93′ succede l’impossibile: Guidetti al volo di sinistro fa esplodere di gioia il Celtic Park, 3 a 3 e palla al centro. C’é addirittura tempo per Gordon per farsi perdonare dell’incertezza sul terzo gol di Palacio, il portiere scozzese vola su una punizione di Shaqiri diretta all’incrocio dei pali al 95′.
La solita pazza Inter. Prima va in vantaggio, due volte, poi si fa rimontare, poi ancora in vantaggio, e ancora rimontata. Gioca bene, soffre, lotta, corre, sbaglia. Rischia tanto, troppo. Porta a casa un risultato ottimo se si considerano i 3 gol in trasferta ma Mancini non sarà per niente soddisfatto dei suoi, che non sono riusciti a chiudere una partita tenuta più volte in pugno.
Onore al Celtic che ha dimostrato un gran carattere in grado di mascherare le troppe lacune tecniche. Squadra vera, squadra che non si arrende mai. Unita ad un pubblico unico. Le note di “You’ll never walk alone” avranno fatto tremare le gambe ai difensori interisti e dato forza agli undici di casa.
Al ritorno l’Inter partirà avvantaggiata dal risultato dell’andata, ma occhio a questo Celtic che ci proverà fino all’ultimo second, ne siamo certi.
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