Southampton-Arsenal 2-0: la difesa fa acqua, Mané e Tadic ringraziano

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Southampton-Arsenal 2-0: la difesa fa acqua, Mané e Tadic ringraziano

 

Al St. Mary’s Stadium il Southampton apre il nuovo anno con il giusto piglio, festeggiando un importante e meritato successo ai danni di un Arsenal condizionato dalle troppe assenze e da clamorosi errori difensivi. I Saints allungano così in classifica proprio sui Gunners in ottica quarto posto, portandosi a +3 sulla rivale odierna e a -1 dal Manchester United, bloccato oggi sul pareggio dallo Stoke City. Male l’Arsenal soprattutto in difesa: troppe le disattenzioni sui gol, arrivati da errori della “premiata ditta” Szczensy-Koscielny.

Un rapido sguardo alle formazioni: assente per squalifica Schneiderlin, Koeman propone Ward-Prowse da titolare con Gardos e Fonte al centro della difesa e Alderweireld dirottato sulla destra. In piena emergenza Wenger, out Giroud e Welbeck, gioca Sanchez da “falso nueve” con Rosicky, Cazorla e Chamberlain alle sue spalle. A centrocampo spazio per Coquelin affiancato da Chambers, proposto per la prima volta in questo inedito ruolo vista l’indisponibilità dei vari Ramsey, Arteta, Flamini e Wilshere.

Sotto una leggera pioggia si apre il match: nei primi minuti la gara è bloccata, pochi lampi e tanto possesso palla. Al 6′ primo pericolo per la porta di Szczesny, cross dal fondo di Tadic e Pellé svetta anticipando Mertesacker ma la manda larga. Risponde subito la formazione ospite, conclusione di Sanchez respinta da Forster. Nessuna delle due compagini sembra prendere pieno controllo della gara, e di occasioni ne abbiamo da entrambe le parti. Al 20′ Rosicky scappa sulla sinistra, destro violento di Cazorla favorito dal velo di Sanchez ancora una volta ben respinto da un attento Forster. Sempre avanti i Gunners, ancora Cazorla protagonista, questa volta come assist-man: il suo cross trovala girata di Chamberlain che non trova la porta. Minuto 33, un Arsenal apparentemente in controllo questa volta capitola: lancio lungo per Mané che controlla sulla linea di fondo, Szczesny esce per poi tornare in porta lasciando spazio al senegalese per provare la conclusione a giro, Mertesacker non ci arriva e la palla finisce in rete. Frittata fatta, Saints avanti 1-0. Sparisce dal campo l’Arsenal, Saints vicinissimi al raddoppio nel finale di tempo: Mané serve Ward-prowse su cui il portiere polacco si riscatta parzialmente dall’errore del gol, sulla ribattuta Pellé in rovesciata spara alto. Sarà l’ultima azione del senegalese, che abbandona il campo per i postumi di un colpo subito in precedenza: dentro il giovane Reed, prodotto della florida Academy dei biancorossi.

Inizia la ripresa e sale di colpi la formazione di Wenger: come dimostrato anche la scorsa settimana con il Chelsea, 55′ destro secco ravvicinato del Nino Maravilla su cui è miracoloso Forster on un gran riflesso. Il calcio spesso sa essere crudele, e sul capovolgimento di fronte sono i Saints a trovare il raddoppio nuovamente con la complicità della difesa ospite. Traversone basso di Davis, Debuchy la lascia lì nell’area piccola, Szczesny rinvia sui piedi di Tadic che punisce l’erroraccio ospite. Cerca di correre ai ripari Wenger inserendo il grande ex Theo Walcott, non ancora pienamente recuperato, al posto di Chambers, ma non si ferma la pressione offensiva di padroni di casa. Ora di gioco, stavolta è il palo ad opporsi a Pellé, a secco ormai da 6 partite. Ci prova di nuovo l’attaccante salentino, altro sciagurato errore di Koscielny, salva Debuchy sulla linea. Per i londinesi l’unica luce è rappresentata sempre da Alexis Sanchez, vicino al gol con una punizione dal limite alta di mezzo metro. Wenger gioca la carta Akpom, Koeman sostituisce Gardos e Tadic ed inserisce Yoshida e Long. La gara si trascina stancamente verso il 90′ senza ulteriori sussulti, l’Arsenal perde così l’opportunità di affacciarsi al quarto posto e permette alle avversarie cittadine, West Ham e Tottenham, di mettere un po’ di pepe alla lotta per l’Europa che conta. L’emergenza a centrocampo resta un problema e un intervento nel mercato di gennaio è pressoché imprescindibile, tuttavia il verdetto che è emerso dalla sfida del St. Mary’s è la mancanza di un vero leader difensivo. La pazienza dei tifosi sembra pian piano scemare, Wenger è avvisato.

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.

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