Mondiale per club: Moghreb Tétouan-Auckland City 3-4 d.c.r: Kallati condanna i marocchini

Mondiale per club

Comincia con una lotteria dei rigori questa edizione del Mondiale per club, dove è il Moghreb Tétouan la prima squadra eliminata dal torneo; decisivo l’errore dagli undici metri del marocchino Kallati, che ha permesso all’Auckland di approdare al turno successivo.

La partita inizia con la consueta fase di studio tra le due squadre, che prestano parecchia attenzione alla fase difensiva e danno vita ad una partita bloccata sulla trequarti per i primi 20 minuti; in questo periodo si mettono in luce le due difese con i loro rispettivi uomini chiave, da una parte c’è Derdovic mentre dall’altra il capitano Abarhoun, che chiudono tutte le strade ai rispettivi attaccanti avversari: non a caso, l’unica mezza occasione è un tiro del neozelandese Payne dal limite, sul quale, però, El Yousfi si fa trovare pronto. A livello offensivo, come detto, le due squadre sono parecchio bloccate e a tenere banco ci pensa il duello tra Tade e Iajour, con il primo che cerca di creare qualche problema con il suo estro e la sua velocità, mentre il marocchino (ex Raja Casablanca) illumina la manovra con le sue verticalizzazioni e i suoi tocchi.

Per assistere alla prima occasione degna di nota, bisogna attendere sino al 24esimo minuto, quando Jahouh imbecca con un gran lancio proprio Iajour, che, seppur da posizione defilata, manda a vuoto l’intervento disperato di Dordevic e scarica la botta, che però è troppo centrale e viene respinta senza problemi dal portiere avversario Williams, non proprio impeccabile nell’occasione. La reazione dei campioni d’Oceania viene affidata al fantasista Tade, che viene servito in maniera superba da De Vries, dopo un azione di contropiede magistrale, viene messo a tu per tu con il portiere avversario, ma la conclusione del folletto argentino è sbilenca e si spegne a lato, facendo tirare un grosso sospiro di sollievo al Maghreb e ai suoi tifosi.

Nella ripresa il copione non cambia di una virgola, infatti si assiste ad una partita parecchio bloccata tra due squadre che pensano più a non scoprirsi per non subire goal che ad offendere in qualsiasi modo gli avversari; il tutto viene agevolato dal fatto che nell’intervallo la squadra marocchina vede uscire Iajour, il migliore in campo nella prima frazione. E così in questo “clima di paura”, la partita scivola via lentamente e per segnalare la prima occasione da gol del Mondiale per club, bisogna attendere il minuto numero 73, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il marocchino Naim ci prova con un colpo di testa, che però termina alto sopra la traversa.

La reazione dell’Auckland è affidata al solito De Vries, che dopo essere stato servito da Payne in maniera intelligente, gioca sulla linea di fondo e prova la conclusione, ma il suo tiro si spegne sull’esterno della rete, anche se El Yousfi sembrava sulla traiettoria. Nel finale, però, la partita si accende, con il Maghreb che si butta in avanti (seppur in maniera piuttosto casuale) alla ricerca del goal vittoria, ma al 91esimo Khadrouf è poco freddo e da buonissima posizione, su assist di un ispirato Jahouh, spara altissimo, per la disperazione della sua panchina e dei suoi tifosi, già pronti ad esplodere di gioia.

Nei tempi supplementari, incredibilmente, i ritmi si abbassano ulteriormente, con le due squadre che sembrano aver stretto un patto “di non belligeranza” diretto per i rigori; infatti il match scivola via tranquillamente con poche occasioni e tanti stop, tra cambi, rimesse laterali e falli. Nel primo tempo supplementare, l’unica occasione degna di nota è quella di De Vries (anche se abbastanza involontaria): al 97esimo, il numero 10 neozelandese scappa via sulla sinistra e prova un tiro-cross che però viene bloccato dal portiere avversario senza problemi.

Nella seconda frazione, l’occasionissima è ancora di marca oceaniana: il protagonista è ancora De Vries, che stoppa palla nell’angolo destro dell’area di rigore e tira fuori dal cilindro un bel cross, sul quale arriva puntuale Berlanga, il cui colpo di testa in tuffo finisce a lato di un non nulla. La reazione marocchina è affidata ad un destro dalla distanza di Jahouh, che però termina alto sopra la traversa; ultima occasione prima della fatidica lotteria dei rigori, dove a puntarla sono i campioni d’Oceania, passati grazie all’errore decisivo di Kallati all’ultimo penalty. Il primo atto del Mondiale per club si conclude così.

Mondiale per club: Moghreb TétouanAuckland City 0-0 [3-4 d.c.r]

Moghreb Tétouan: El Yousfi, Abarhoun, Fall, Kallati, El Maimouni (98′ Grada), Iajour (46′ Krouch), Faouzi (94′ Ouald El Haj), Naim, Jahouh, El Hardoumi, Khadrouf. A disp: Bouchatta, Azim, Lamrabat, Zarouh, Rafik, El Assimi, Hadouir, El Moussaoui, Baba Alla. All: Abelaziz Amri.

Auckland City: Williams, Iwata, Bilen, Berlanga, Irving, Payne, De Vries, Vicelich, Dordevic, Tade (68′ White), Tavano (107′ Issa). A disp: Arms, Pritchett, Lindsay, Caunter, Browne, Milne, Burfoot, Spoonley, Moreira, Kim. All: Ramon Tribulietx.

 

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.

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