Everton, Martinez difende Barkley: “Non è un simulatore”

 

Si sa, nel calcio inglese le simulazioni non sono viste di buon occhio: l’ultimo caso scoppiato in Inghilterra riguarda il talentuoso centrocampista dell’Everton Ross Barkley, reo di aver simulato in un contatto con Frank Lampard e per questo ammonito dall’arbitro Andre Marriner. Barkley, che ha di recente compiuto 21 anni, fu già coinvolto in un episodio simile la scorsa settimana nella vittoria dei Toffees sul West Ham.

In difesa del suo giocatore è intervenuto il manager Roberto Martinez: “Non sono arrabbiato, ma dispiaciuto” – ha detto – “L’azione della scorsa settimana con il West Ham è stata ingigantita dalla stampa: quando è caduto non ha cercato di ottenere il rigore, cadere è stata per lui una decisione avventata. Ross è un ragazzo molto fisico e atletico, prende tanti colpi e fa di tutto per rimanere sempre in piedi. Non riesco a credere che sia stato ammonito, è una decisione che mi fa molto più male del rigore fischiato a nostro sfavore.”

Martinez si è dimostrato molto critico riguardo l’operato di Marriner, giudicato insufficiente: “Non puoi pretendere che un giocatore del calibro di Barkley non cada mai. La prestazione dell’arbitro è stata deludente. Anche il rigore per il City (dubbio fallo di Jagielka su Milner, ndr) era inesistente. Milner arriva per primo sulla palla, Phil cerca la palla e allunga la gamba, c’è contatto, perché non può sparire o cambiare la sua linea di corsa, ma la caduta di Milner ha fatto si che l’abritro fischiasse. Sono molto amareggiato, spero che andrà meglio la prossima.”

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.

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