Polonia, un mese di Ekstraklasa: il Legia tenta la fuga prima della sosta

Puntate precedenti: luglio-agosto / settembre-ottobre

CLASSIFICA: 32 Legia Varsavia; 28 Wisla Cracovia, Slask Wroclaw, Gornik Zabrze; 27 Jagiellonia; 26 Belchatow; 23 Lech Poznan, Pogon Stettino; 22 Piast; 21 Podbeskidzie; 18 Lechia Danzica, Mks Cracovia, Korona Kielce; 17 Gornik Leczna; 14 Ruch Chorzow; 8 Zawisza Bydgosz

A meno di un mese dalla lunga sosta invernale (siamo arrivati alla sedicesima giornata), l’Ekstraklasa torna all’antico, per così dire. Dopo mesi di equilibrio in vetta, i campioni in carica del Legia Varsavia ci sono tornati perentoriamente. I quattro punti di distanza dei “Legionari”  sono un’ipoteca sul titolo d’inverno e un avviso alle pretendenti. Tra queste ultime le quattro più vicine e finora convincenti sono raggruppate in due punti: il Wisla, lo Slask, il Gornik Zabrze e lo Jagiellonia, tutte però reduci da risultati altalenanti.

Il Legia quindi torna primo; premiata la pazienza della dirigenza capitolina verso il norvegese Berg che, attraversate momenti bui come l’eliminazione (d’ufficio) dalla Champions League e lo zoppicante inizio in campionato, ha conquistato a suon di vittorie la fiducia di dirigenti, giocatori e tifosi, da subito abbastanza diffidenti verso questo allenatore dalla poca esperienza in panchina. Nell’ultimo mese quasi “percorso netto” per i bianconeri: doppia vittoria contro il Metalist in Europa League (qualificazione già in tasca), quattro gioie e una sola sconfitta in campionato, a Stettino contro il Pogon (battuto però agli ottavi della coppa nazionale). In una rosa ampia, variegata e sagacemente gestita da Berg, difficile fare dei nomi più in evidenza di altri ma non si può ignorare l’esplosione del 19enne Duda; il trequartista slovacco da riserva fissa si è rivelato fondamentale per rendere più imprevedibili gli attacchi del Legia, come dimostrano i tre assist e i tre gol (due in Europa League) nell’ultimo mese che hanno fruttato a questo giovane talento già una convocazione nella nazionale maggiore slovacca. Da segnalare anche il centrale goleador Rzezniczak (tre gol negli ultimi quattro turni) e il ritorno dopo un lungo infortunio alla caviglia del terzino mancino brasiliano Guilherme, un altra freccia all’arco di Berg.

da www.facebook.com/WislaKrakow
da www.facebook.com/WislaKrakow

Inseguitrici del Legia, come detto, inaffidabili: il Wisla aveva iniziato alla grande quest’ultimo mese con il roboante e inaspettatissimo (i biancorossi erano reduci da tre sconfitte consecutive e senza segnare un solo gol) 5-0 sul campo del Gornik Zabrze con protagonista assoluta la coppia Brozek-Stilic (tre gol per la punta, due gol e un assist per il bosniaco) poi però solo prestazioni poco convincenti, vedi la vittoria in rimonta sul Podbeskidzie (da 0-2 a 3-2 con gol nel finale di Stilic), la sconfitta sul campo del modesto Korona Kielce ma anche il pari casalingo contro lo Slask e una vittoria non limpidissima sul Gornik Leczna; più o meno stesso discorso per lo Slask che, dopo i sette punti conquistati nel mese di ottobre, nel mese successivo ha frenato bruscamente portando a casa solo due punti in tre match andando addirittura a perdere contro il penultimo Ruch Chorzow, e per fortuna che il bomber portoghese Paixao continua a segnare con regolarità (sei centri nelle ultime cinque uscite, ora è a quota undici); andamento speculare per il Gornik Zabrze che scende dalla vetta che aveva conquistato perdendo male in casa contro il Wisla (0-5) e subendone le ripercussioni nelle successive due uscite (ko a Belchatow e pari in casa contro il Pogon) ma le ultime due vittorie sul campo di due pericolanti come Cracovia e Zawisza potrebbero rilanciare le ambizioni dei “Minatori”; lo Jagiellonia rimane in alto sebbene in questo mese abbia messo fine alla straordinaria serie di vittorie (sei su sette match) tra settembre e ottobre, coincisa con l’esplosione del 17enne portiere Dragowski (due soli gol subiti nei primi sette match da titolare), cadendo in casa contro il neopromosso Belchatow.

Proprio il Belchatow dopo aver annusato l’aria rarefatta della vetta ad inizio campionato, resta nei “piani alti” e può dire di avere già mezza salvezza in tasca grazie al lavoro, soprattutto psicologico di mister Kieres, bravo a tenere alto il morale dei suoi nonostante sconfitte deprimenti come sul campo del Zawisza e lo 0-3 contro il Legia. Non altrettanto riescono a fare in piazze più importanti: il Lech è stato capace di una sola vittoria nelle ultime cinque uscite e nell’ultimo turno la sconfitta sul campo del Piast ha vanificato la serie di sette risultati utili consecutivi (ma con solo tre vittorie); il Pogon ha mantenuto la sua ormai proverbiale “altalenanza” nonostante il cambio di allenatore (esonerato Wdowczyk dopo il pesante 0-5 a Bialystok, si è puntato sullo slovacco Kocian licenziato anch’egli poche settimane fa dal Ruch Chorzow), blugranata capaci di battere i campioni del Legia in casa e la settimana dopo, sempre davanti ai propri tifosi, perdere inopinatamente contro il Podbeskidzie.

da twitter.com/Korona_Kielce
da twitter.com/Korona_Kielce

Comanda l’altra metà della classifica il Piast di mister Garcia in buona ripresa (due vittorie e un pari nel mese di novembre) nonostante una difesa troppo fragile, seguono il Podbeskidzie (la vittoria a Stettino nell’ultimo turno è sola la seconda in più di due mesi, il club di Bielsko-Biala dopo il buon avvio di campionato è tornato ai livelli pronosticati), il Lechia Danzica in caduta libera (il nuovo tecnico Brzeczek debutta con un buon pari contro lo Jagiellonia ma il club biancoverde ha vinto una sola volta negli ultimi dieci turni), il Cracovia (il giovane Podolinski mantiene la panchina nonostante un andamento buono solo in casa dove aveva conquistato quattro vittorie di fila prima del ko nell’ultimo turno contro il Gornik) e il Korona Kielce di mister Tarasiewicz che ha ingranato con undici punti negli ultimi cinque turni (ne aveva messi insieme sette negli undici turni precedenti), risuscitando anche la meteora juventina Kapo (quattro reti nelle ultime cinque uscite per il trequartista giallorosso) e tornando a credere in una salvezza che avrebbe del miracoloso almeno quanto i risultati della stagione scorsa sulla panchina dello Zawisza. Sul fondo il neopromosso Gornik Leczna (la difesa resta sempre rocciosa ma l’attacco è asfittico, solo un gol negli ultimi cinque turni), il Ruch Chorzow (le ultime due vittorie casalinghe lasciano qualche speranza di salvezza, soprattutto perchè arrivate dopo quattro ko di fila) e il fanalino Zawisza (nemmeno mister Rumak ha capito il mistero di questa squadra, rivelazione della scorsa stagione, finora ha portato a casa solo cinque punti nelle sue otto panchine).

TOP 11 DEL MESE (3-2-3-2) Pawelek (Slask); Kedziora (Lech), Rzezniczak (Legia V.), Mojta (Belchatow); Gajos (Jagiellonia), Vrdoljak (Legia V.); Kapo (Korona K.), Duda (Legia V.), Stilic (Wisla); Brozek (Wisla), F. Paixao (Slask)

GOL DEL MESE Scegliamo il terzo gol dei sette segnati nel pirotecnico e sorprendente 5-2 tra Ruch Chorzow (penultimo) e lo Jagiellonia (secondo al momento della sfida). Un destro al volo perfetto per coordinazione quello di Kowalski che riesce a trasformare in gol un cross spiovente dalla destra Dzwiniel. Un gol più difficile che bello.

[foto copertina da www.facebook.com/LegiaWarszawa]

About Edoardo Buganza 337 Articoli
(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
Contact: Google+

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.