Leonardo Suárez, il talento del Boca Juniors nei desideri di Valencia e Villarreal

Suarez Villarreal

Leonardo Suárez è il nuovo oggetto di contesa tra Valencia e Villarreal, la cui rivalità – anche e soprattutto in sede di calciomercato – potrebbe trasformare la vicenda più in una questione di orgoglio che di reale strategia. Il centrocampista del Boca Juniors è in procinto di lasciare Buenos Aires essendo in scadenza a giugno e avendo già comunicato alla società argentina di non voler proseguire il proprio rapporto, ragion per cui i due club della Comunidad Valenciana hanno deciso di investire su questo 18enne. La cessione dovrebbe verificarsi già nel mercato di gennaio per tre principali ragioni: la prima è di natura economica, nel caso in cui il giovane talento dovesse arrivare alla scadenza del proprio contratto sicuramente club più blasonati ed economicamente disposti potrebbero strappare la firma del giocatore senza dover svenarsi; le due restanti sono di natura strategica. Il Boca Juniors, una volta preso atto della volontà del calciatore, preferirebbe racimolare qualche soldo a gennaio piuttosto di vederlo partire a parametro zero, specialmente considerando il suo scarso apporto in prima squadra (ha debuttato in Primera argentina poche settimane fa, e a tutt’oggi ha all’attivo due soli spezzoni di gara). Inoltre la sua sicura partecipazione al Campionato Sudamericano under-20 (il corrispettivo degli Europei u-20 della Conmebol, nds), che si terrà tra metà gennaio e inizio febbraio, rischierebbe di far lievitare l’interesse delle società europee sul centrocampista.

Proprio durante questa settimana Antonio Cordón, direttore generale del Villarreal, è volato a Buenos Aires per sondare il terreno e sfruttare gli ottimi rapporti personali con il Boca Juniors. Non a caso il pianeta boquense è spesso costellato di uomini più o meno legati al Submarino amarillo. Fino a pochi mesi fa c’era Pepe Castro, vice di Carlos Bianchi, che ha lavorato per vari anni proprio alle dipendenze di Cordón in qualità di osservatore, ed essendosi sposato con Elena Roig, la figlia del presidente del Villarreal, è praticamente uno della famiglia grogueta ed è facile presumere che sia stato proprio lui a segnalare Leo Suárez nella Plana Baixa. Dopo l’esonero di Bianchi è stato ingaggiato come allenatore degli xeneizes Rodolfo Arruabarrena, storico terzino sinistro che in Italia viene ancora ricordato dai tifosi dell’Inter per il gol dell’eliminazione ai quarti di finale di Champions League. Ma lo stesso Antonio Cordón è un ottimo intenditore di talenti, in qualità di direttore generale è comunque spesso indaffarato a visionare i campi di tutto il mondo come un semplice osservatore, tanto che fu uno dei primi talent scout che girava nei campi argentini già quindici anni fa a visionare giovani promesse. Addirittura voci di corridoio raccontano che già all’epoca per stringere accordi con i giocatori sulla sua lista, cercasse di farsi accreditare come giornalista piuttosto che come dirigente, per poter accedere alla zona mista e parlare direttamente con loro.

D’altronde anche il Valencia ha ottimi canali, e da quando Roberto Ayala (trascorsi al Napoli e al Milan) è direttore sportivo dei ‘ché’ il panorama argentino è sicuramente quello privilegiato. Inoltre le disponibilità economiche di Peter Lim sono certamente superiori a quelle del Sottomarino giallo, che invece tenterà di far leva più su un sistema oliato di crescita dei giovani. L’eventuale acquisizione del centrocampista verrebbe assorbita dalla squadra B che permetterebbe un graduale inserimento in prima squadra, garantendo così un percorso formativo già precedentemente sperimentato. A proposito di rumours un’altra promessa in orbita grogueta è Marco Asensio, attaccante del Mallorca, che si è mesos in evidenza durante questa pausa andando a segno con la nazionale spagnola under-19, ma secondi fonti interne i rojinegros non hanno intenzione di lasciar andar via il calciatore per una cifra inferiore ai quattro milioni di euro. Ma è presto per perderci in chiacchiere da calciomercato, la ripresa del campionato è alle porte.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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