Turchia, Genclerbirligi: multa salata ai giocatori con la barba!

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TURCHIA – Curiosa notizia proveniente dalla SuperLig turca. Il presidente del Genclerbirligi, Ilhan Cavcav, ha dichiarato guerra ai giocatori con la barba, che verranno penalizzati economicamente con delle multe assai salate, superiori ai 7000,00 €. Inequivocabili le dichiarazioni rilasciate dal massimo dirigente del club rossonero, che in Turchia gode di una discreta fama:”Ho 80 anni e tutti i giorni mi faccio la barba. Delle volte mi chiedo: ma questi uomini frequentano le scuole per diventare Imam? Questi atleti sono dei personaggi pubblici, degli esempi per i giovani e devono presentarsi decentemente.”

Cavcav, però, non si è limitato alle parole. Il presidente del Genclerbirligi, infatti, ha espressamente richiesto al presidente della Federazione turca, Yildirim Demiroren, di imporre un divieto nazionale, che vieta ai calciatori della SuperLig di scendere in campo con la barba. Richiesta che, ovviamente, è stata respinta al mittente ed ha infervorato ulteriormente il vulcanico presidente turco:“Demiroren mi ha detto che non può accogliere la mia richiesta, perché l’UEFA lo avrebbe impedito in qualunque modo. Io di questo UEFA mi sono veramente rotto!”

Questo singolare episodio giunto dalla Turchia, però, non è un caso isolato nel mondo del calcio. Nel 1998, Daniel Passarella impose ai calciatori dell’Argentina di non portare i capelli lunghi, pena l’esclusione dai convocati di Francia ’98. Fernando Redondo, uno dei migliori centrocampisti a livello mondiale nella seconda metà degli anni ’90, si rifiutò di tagliarli e non disputò il Mondiale.

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