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Inghilterra-San Marino: Brigata Mai 1 Gioia in… Lo Sceriffo di Wembley

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Brigata Mai 1 Gioia rimasta (comprensibilmente) a casa per la trasferta della Serenissima in quel di Wembley, il tutto è compensato comunque dalle presenze eccellenti sugli spalti londinesi: tra i tanti arrivati in aereo da San Marino, EGLI (se ci seguite sapete di chi stiamo parlando) è lì e null’altro è necessario.Per il secondo biennio consecutivo nel girone del Titano lo squadrone del gruppo si chiama Inghilterra: due anni fa finì con 5 rispettabili gol sul groppone e gli applausi del correttissimo pubblico inglese, la missione di stasera è quella di ripetere la grande prestazione passata pur con una Nazionale ringiovanita. Manzaroli decide di non scoprirsi puntando su un 5-4-1 mascherato (vedi Matteo Vitaioli e Hirsch a centrocampo), mentre Hodgson mischia un po’ le carte di una selezione albionica uscita con le ossa rotte dall’ultimo mondiale e in fase di rinnovamento.

La Brigata inizia a cercare i soliti streaming loschi pieni di lag e pubblicità di donne nude che oscurano lo schermo ogni due minuti quando, a nemmeno un’ora dall’inizio, esce la notizia del secolo: San Marino RTV ha acquistato i diritti per TUTTE le trasferte della Nazionale fino al 2018 e, da stasera, per la prima volta si può vedere in tv la Nazionale fuori dai suoi confini!
[IH] prende il computer, lo lancia dalla finestra e si mette in posizione tattica Pigiama-Letto-Telecomando-Moglie, al fianco, [M] [P] [S] idem ma senza pigiama, [F] se la guarda da Roma in diretto contatto con gli altri e [D] si insedia al tavolo del soggiorno intabarrato come il Mago Otelma.

il Divino [D]
il Divino [D]
Parte la partita e gli inglesi che vaticinavano operai tremanti e carriolate di goal devono subito ricredersi: la Nazionale tiene ottimamente il campo, stende la sua ragnatela, alza il pressing e si disimpegna bene senza buttare via i palloni; l’Inghilterra fatica a fare il suo gioco e Simoncini resta tranquillo (cioè, più tranquillo del solito). Ma la partita ha solo un gran protagonista, e non si tratta di Rooney, né di qualsiasi altro atleta: l’arbitro polacco, probabilmente per far notare che le finali di tutti i mondiali spetterebbero a lui per unzione divina, inizia a dirigere la gara in un modo che manda il fumo agli occhi a tutti: una via di mezzo tra un gruppo di 8 fiscalisti che s’accaniscono sulla botteguccia di montagna d’un’anziana novantenne, lo sceriffo del primo “Rambo”, “Dredd – La legge sono io” e una suocera in menopausa. Risultato? Andy Selva viene sistematicamente randellato a centrocampo per 85’ ma l’arbitro gli intima puntualmente di rialzarsi e Simoncini viene punito con un’assurda punizione a 2 in area per aver stoppato il pallone con la mano e poi successivamente raccolto. Roba da avvocati con il lanternino. Assurdo.
Proprio due azioni molto discutibili portano l’Inghilterra sul doppio vantaggio alla prima frazione: al 23’ corner inglese, Simoncini esce a pugni alti venendo disturbato sia da un proprio compagno, sia da un inglese, cade e Jagielka segna a porta vuota l’1-0 (convalidato, naturale); al 43’ mischia in area, spintoni inglesi sui difensori su cui lo Sceriffo sorvola, Selva colpisce Rooney mentre cerca di spazzare e l’azione finisce con un calcio di rigore (realizzato dallo stesso Rooney) e la Leggenda ammonita.
La Nazionale, dopo aver sputato sangue nella prima frazione (ed essere andata vicina alla segnatura con Matteo Vitaioli), inizia il secondo tempo con meno birra in corpo e l’Inghilterra ringrazia: primo svarione di Battistini (che fino ad allora aveva sfoderato una prestazione da Real Madrid), palla in mezzo e Welbeck anticipa Simoncini per il 3-0. Quando la condizione atletica cala, è Aldo Jr. a salire in cattedra: inizia la sfida a distanza con Rooney e la punta inglese cerca, invano, di segnare in tutti i modi, ma per lui la porta è chiusa a doppia mandata. Sarà per la prossima volta, man!

Lo Sceriffo a quel punto decide di scontentare proprio tutti e al 61’ annulla per fuorigioco inesistente il 4-0 di Chamberlain, dopodiché chiude gli occhi sul gioco durissimo della Serenissima nei mischioni nella propria area (per la gioia della Brigata, a cui il gioco duro piace assai) e Wembley inizia a far sentire la propria disapprovazione; ma ormai il palco è tutto per Lui e i giocatori sono solo figuranti del suo personalissimo spettacolo.
Il 4-0 di Townsend al 71’ (bel siluro da fuori area) punisce oltremodo San Marino che, probabilmente, ha anche un conto aperto con la sfortuna: 5’ dopo un cross di Rooney colpisce il petto del povero Della Valle e spiazza un incolpevole Simoncini; a quanto pare, le autoreti con l’Inghilterra devono essere scritte nel destino di Ale (vedi il primo gol di San Marino-Inghilterra un anno e mezzo fa). Nel frattempo, Selva prova a segnare su punizione dal limite, ma Hart c’è. Lo Sceriffo, a formazioni che giochicchiano per tirare a campare fino al 90’, s’inventa addirittura un paio di minuti di recupero (in cui non succede chiaramente nulla); al 92’ la gara finisce con lo stesso risultato di 2 anni fa e Wembley applaude i Nostri.
La Brigata può tirare dunque le sue conclusioni:
– San Marino c’è, è in palla e non s’è fatto intimidire dai Pro britannici. Una gran bella Nazionale, quella di Manzaroli!

– L’Inghilterra dimostra un fair-play monumentale, rispettando il modesto avversario e mai andando a inscenare proteste plateali o prove di forza non richieste (vedi il vergognoso teatrino tedesco di San Marino-Germania 0-13 del 2006).

– Gli arbitri “fiscalisti” sono la rovina dello spettacolo e andrebbero detersi col fuoco.

– Dopo la prestazione maiuscola della Serenissima, chi martedì prossimo non si presenta a Serravalle per la gara con la Svizzera (o lo fa con la mentalità dello spettatore da teatro) può buttarsi in un pozzo rasoio. Con i pesi attaccati ai genitali. Dopo una lavanda gastrica a base di varechina e chiodi. E dopo uno sbiancamento rettale eseguito con una mazza ferrata.

Pax et bonvm.

[IH-M-P-S-F-D-Iri]

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