Monaco: un avvio da incubo, ma che carattere contro le big!

MONACO. 11 punti in 9 giornate. Non è certo un bottino soddisfacente per il Monaco, giunto secondo nello scorso campionato ed ora tredicesimo con tre sole lunghezze di vantaggio sul terz’ultimo posto e ben undici di distacco dal Marsiglia capolista.

L’avvio da incubo dei monegaschi ha, però, radici più profonde di questo inizio di campiomato. Il mercato estivo ha indebolito una squadra che lo scorso anno aveva dato, almeno fino a marzo, filo da torcere al PSG e le partenze di diversi titolari si sono fatte sentire sull’andamento dei biancorossi in questa stagione.

In difesa, è partito Abidal, titolare nella prima parte dello scorso campionato, e Abdennour, inserito nell’undici sul finale di stagione, si è presto infortunato. A centrocampo, l’addio di Obbadi ha pesato moltissimo, mentre è soprattutto nel settore offesnivo che il Monaco ha perso gran parte del suo potenziale. Gli addii di Rivière, Rodriguez e Falcao, in rigoroso ordine cronologico, hanno completamente stravolto l’attacco monegasco che ora si ritrova a dover adattare un esterno al centro dell’attacco, in caso di forfait di Berbatov.

La stagione è nata male fin dalla prima partita contro il Lorient, persa 2-1 in casa, nonostante un avversario tutt’altro che insormontabile, pericoloso in pochissime circostanze e salvato dalla garnde serata del suo portiere. Si è proseguito poi con la sconfitta di Bordeaux, un ko pesante sul piano del risultato (4-1), ma fortemente influenzato dalle decisioni arbitrali che hanno regalato ai girondini due rigori ed un goal in fuorigioco.

La vittoria a Nantes ed il pareggio in casa contro il Lille sembravano aver rimesso il Monaco in carreggiata, tuttavia la sconfitta di Lione ha riportato tutti con i piedi per terra. Una sconfitta clamorosa se pensiamo a tutte le occasioni sprecate dall’undici di Jardim! Si è poi proseguito con due vittorie, entrambe per 1-0, benchè molto diverse tra loro, contro Guingamp e Montpellier. Anche in questo caso, appena un pizzico di ottimismo è calato sul Principato, è arrivata una battuta d’arresto a raffreddare gli animi.

Purtroppo, lo stop è arrivato in una delle sfide più sentite, il derby contro il Nizza, con i rossoneri che hanno avuto l’unico merito di trovare il goal su calcio da fermo in avvio di gara. La peggior prestazione stagionale monegasca lasciava presagire un ulteriore ko nel big-match del Parco dei Principi ma a Parigi il Monaco ha reagito alla grande, uscendo con un pareggio risultato addirittura stretto ai monegaschi.

L’1-1 in casa del PSG si è inserito sulla falsariga dei due risultati positivi ottenuti in Champions League, come se i biancorossi sapessero esprimersi al meglio contro avversari quotati. Contro il Bayer Leverkusen, dopo un primo tempo trasparente, i monegaschi sono usciti dal guscio, conquistando un successo che nella massima competizione europea mancava da 10 anni, mentre a San Pietroburgo solo il palo ha salvato i russi da una sconfitta su cui nessuno avrebbe avuto nulla da eccepire.

Quale sarà, dunque, la vera faccia del Monaco? Il prossimo trittico Evian-Benfica-Bastia ci dirà qualcosa di più sul prosieguo della stagione monegasca.

 

GIOCATORE + : avesse segnato un goal quasi fatto al Parco dei Principi, sarebbe Layvin Kurzawa l’uomo in più della stagione monegasca. Il migliore di questo avvio di campionato resta, comunque, un francese, Jeremy Toulalan, sempre positivo nelle sue uscite con la maglia biancorossa. Nonsotante alcune indiscrezioni parlino di un rapporto tutt’altro che amichevole con il tecnico, Jardim, Toulalan si è imposto come il leader di una squadra sostanzialmente giovane che cerca negli elementi più esperti l’appiglio a cui aggrapparsi nei momenti difficili.

GIOCATORE – : nelle prime 9 giornate, errori ne sono stati compiuti da tutti, tuttavia il giocatore che più sta faticando sembra essere Dimitar Berbatov. Nonostante alcuni sprazzi (vedi assist per Moutinho in Champions League), il bulgaro inizia a sentire il peso degli anni e la squadra risente troppo del suo immobilismo. Bravo ad agire di sponda, non riesce mai, però, a dare profondità alla squadra e quando la palla non arriva precisa nei suoi piedi, è quasi una palla persa. Martial e Traoré scalpitano per prenderne il posto e permettergli, almeno, di rifiatare. Da rivedere anche Lucas Ocampos che contro il PSG ha preso proprio il posto di Berbatov. L’argentino non ha ancora giustificato l’ingente spesa sostenuta due anni orsono. Grandi qualità tecniche, ma poca sostanza! L’età è dalla sua parte, tuttavia i treni passano e bisogna saperli prendere!

RIVELAZIONE: difficile trovare una rivelazione in questo avvio di stagione. Tra i giovani, Kurzawa e Ferreira-Carrasco sono stati tra i più positivi, ma entrambi si erano già messi in evidenza lo scorso anno. La new-entry Bernardo Silva ha impressionato solo nello spezzone di Champions contro il Bayer Leverkusen, mentre tra i “vecchi” ha stupito il buon avvio del ligure Andrea Raggi, quasi sempre positivo al centro della difesa.

About Mattia Rossi 767 Articoli
Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.

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