PRANDELLI – Reduce da un Mondiale da incubo, l’ex Ct della nazionale Italiana, Cesare Prandelli, non ha certo iniziato nel migliore dei modi l’esperienza turca. Dopo il deludente debutto sulla panchina del Galatasaray, con la sconfitta nella supercoppa turca contro gli acerrimi rivali del Fenerbahce, il rendimento in campionato non è stato molto soddisfacente, nonostante i 10 punti colti nelle prime 5 partite. Ma sono le brutte prestazioni in Champions League ad aver fatto infuriare la dirigenza turca, che non ha mandato giù il pareggio interno contro la formazione belga dell’Anderlecht e soprattutto i 4 goal rifilati dall’Arsenal, dove i giallo-rossi sono stati a dir poco umiliati da Welbeck e compagni. Sui giornali turchi si leggono anche di malumori nello spogliatoio, dove soprattutto i ”senatori” – Snejider e Selcuk Inan (capitano della squadra) su tutti – non sembrano digerire molto il tecnico italiano.
Lo stesso Prandelli ha voluto fare chiarezza sul periodo della squadra, e sulle critiche ricevute: “Voglio precisare alcune cose in merito alle critiche ricevute dai media soprattutto dopo la partita con l’Arsenal. E’ necessario avere rispetto per il lavoro che viene svolto dalla società, dai giocatori e dal sottoscritto. Tra me e Selcuk Inan non c’è alcun problema, come è stato riportato. La decisione di non schierarlo in campo è stata presa di comune accordo. I giocatori sanno che con me possono parlare “faccia a faccia” in ogni momento e che ho rispetto per loro, dicendo sempre la verità. Lavoriamo tutti insieme per il bene della squadra. I tifosi invece sono stati sempre dalla nostra parte e sono stati fantastici. Per quanto riguarda le mie presunte dimissioni, invece, dico che non vado da nessuna parte. Il mio impegno in campionato è volto alla conquista della quarta stella. Non ho mai perso la voglia di vincere e sono io il responsabile del mio lavoro. Tutti abbiamo degli obiettivi e continueremo a lavorare per raggiungerli. Fin dal mio arrivo sono consapevole della potenza e dell’importanza del Galatasaray e non ho dubbi sull’unione della squadra e della società”.
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