Arsenal-Galatasaray 4-1 – Prandelli in stato confusionario: tutto facile per i Gunners

ARSENAL-GALATASARAY 4-1 – L‘Arsenal vince, convince e riscatta il k.o di Dortmund. La squadra di Wenger fa a fette il Galtasaray di Prandelli, schierato in campo con un 3-5-2 senza logica, con Felipe Melo centrale di difesa, ai cui lati hanno agito il disastroso Chejdou e Kaya. Una scelta, quest’ultima, totalmente senza senso, come discutibile – nonostante l’impegno e l’abnegazione messa in campo – è stato l’utilizzo di Sneijder davanti alla difesa, posizione che l’olandese ha ricoperto anche con la maglia della propria nazionale. Gli inglesi, approfittando della lentezza di Chejdou e Felipe Melo, hanno segnato, di fatto, tre gol fotocopia, con l’accoppiata Sanchez-Welbeck che ha fatto letteralmente saltare il bunker turco. Prandelli, ahinoi, ha pagato a caro prezzo l’idea di giocare arroccato in difesa con una linea a tre molto alta e composta, per due terzi, da calciatori poco veloci, che hanno sofferto maledettamente la rapidità degli avanti inglesi. La situazione societaria particolarmente delicata, con il presidente del Galatasaray fresco dimissionario, ha reso poco tranquilla la vigilia della squadra ospite, totalmente in bambola e priva di quella cattiveria che le è storicamente propria. Ed ora, dopo solo due mesi, la panchina di Prandelli è  già fortemente in bilico.

PRIMO TEMPO – L’inizio di partita rispecchia, fedelmente, quanto facilmente ipotizzabile al momento della lettura delle formazioni: Arsenal costantemente in avanti, Galatasaray arroccato dietro. Il primo spunto degno di nota è opera di Welbeck, che si beve due difensori avversari prima di essere fermato in corner da Kaya. La squadra di Prandelli soffre l’aggressività dei londinesi, messi in campo con uno schieramento molto offensivo e bravi a portare pressione alla fonti di gioco turche sin nella loro metà campo. Nonostante la sofferenza, il Galatasaray si affaccia nella metà campo ospite con Alex Telles, autore di uno spunto personale, terminato con una botta mancina fuori di poco alla destra di Szczęsny. Con il passare dei minuti, il Galatasaray riesce ad addormentare il gioco e per l’Arsenal è sempre più difficile creare grattacapi alla difesa avversaria. Ma la ventunesimo, complice una linea difensiva mal piazzata e troppo alta, la squadra di Wenger passa in vantaggio con Welbeck, che sorprende alle spalle Felipe Melo e sfrutta nel migliore dei modi uno splendido assist di Sanchez. Il goal tramortisce definitivamente il Galatasaray. E dopo solo otto minuti,  la squadra di Prandelli subisce il secondo goal ancora per mano di Welbeck che, involontariamente imbeccato da un errato colpo di testa all’indietro di Chedjou, brucia in velocità Felipe Melo e batte per la seconda volta un incolpevole Muslera.

L’attaccante inglese, pochi minuti dopo, ha la palla per mettere a segno la tripletta, ma la conclusione – da posizione decisamente favorevole – è centrale ed è facile presa di Muslera. Dopo trentadue minuti totalmente inoffensivi, il Gala crea la prima occasione con Pandev, che non sorprende, però, un attento Szczęsny. Dopo un minuto soltanto, Felipe Melo viene graziato dall’arbitro, che valuta solo da giallo una brutta entrata  a piedi uniti del brasiliano su Sanchez. Gara sospesa al trentacinquesimo minuto, a causa del lancio di fumogeni da parte dei tifosi turchi, che, sicuramente, non passerà inosservato agli occhi dell’UEFA. Galatasaray allo sbando, in campo e sugli spalti. Al quarantesimo, i Gunners calano il tris con Sanchez, che insacca su preciso assist di Ozil. Tre gol fatti pressapoco nella medesima maniera: difesa turca alta e Gunners pronti ad infilarsi sul centro-destra, dove Felipe Melo e Chedjou combinano errori a ripetizione, venendo sempre regolarmente infilati in velocità da Welbeck e Sanchez.

SECONDO TEMPO – Prandelli si rimangia tutto, sostituisce un evanescente Kurtuluş con Altintop e cambia modulo: dal 3-5-2 si passa al 4-4-2, sistema di gioco più incline alle caratteristiche degli uomini del tecnico di Orzinuovi. Il Gala parte con un piglio decisamente più aggressivo, ma è l’Arsenal, al quarto minuto, a sfiorare il quarto gol in contropiede con Chamberlain. Il poker è nell’aria. E, puntuale, giunge tre minuti più tardi ancora per mano di Welbeck, bravo a tagliare verso il centro per raccogliere l’assist di Sanchez e pronto ad infilare Muslera per la tripletta personale. Notte fonda per i turchi. L’Arsenal non sfrutta due buone chance per fare cinquina. E il Galatasaray, al sessantesimo, ottiene un calcio di rigore per un fallo commesso da Szczęsny ai danni di Yilmaz; il portiere polacco, oltretutto, viene espulso per fallo da ultimo uomo e costringe Wenger ad inserire il portiere di riserva, Ospina, al posto di Sanchez. Dal dischetto si presenta Yilmaz, che spiazza Ospina e rende leggermente meno amara la trasferta londinese dei tifosi turchi. Il gol non scalda gli animi della squadra di Prandelli, che tiene in mano il pallino del gioco ma rischia sempre di essere infilata in contropiede.

A venti dal termine, Dzemaili ci prova da fuori area, Ospina fa buona guardia e fa sua la sfera. Tre giri di lancette e l’Arsenal torna a farsi vedere dalle parti di Muslera, il colpo di testa di Welbeck, però, termina alto. Batti e ribatti. Ci prova Sneijder dal limite dall’area, la conclusione dell’ex interista termina fuori di poco alla destra di Ospina. Ancora Galatasaray nel finale, Ospina è miracoloso su un colpo di testa ravvicinato di Burak Yilmaz. Il portiere colombiano, due minuti più tardi, si supera anche su una conclusione a botta sicura di Altintop e diventa il protagonista assoluto del finale di partita, come testimonia, poco dopo,  anche l’ottimo intervento compiuto su un insidioso tiro di Sneijder. Nell’ultimo minuto di recupero, Cazorla sfiora il quinto goal in contropiede. Finisce fra gli scroscianti applausi dell’Emirates, felice di rivedere un Arsenal bello e concreto anche in ambito europeo. La sconfitta di Dortmund è stata riscattata: missione compiuta per gli uomini di Arsene Wenger!

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