Psg-Barcellona 3-2: Parigi è bellissima stasera

Paris Saint-Germain contro Barcellona, big match del martedì di Champions League, c’è anche un bel po’ d’Italia in campo. Arbitra Rizzoli, fischietto tricolore dell’ultima finale mondiale, nelle fila parigine ci sono Sirigu e Verratti. I padroni di casa non attraversano un gran momento, a complicare le cose ci si mettono le assenze di Lavezzi, Thiago Silva e Ibrahimovic. Cavani è certamente un giocatore di valore, ma il Psg senzalo svedese perde un punto di riferimento fondamentale. Luis Enrique invece si è avvicinato a questo match con una certa tranquillità, nessun assillo dall’infermeria e i risultati ottenuti fino a questo momento sono una strepitosa iniezione di fiducia. Sereni i blaugrana, forse troppo, considerando che questo impegno è da considerarsi il primo test per la creatura dell’asturiano.

Al pronti-e-via, i francesi sembrano decisamente più in palla, tante imprecisioni di Mathieu. Al decimo minuto Pastore mette a centro area un calcio di punizione, David Luiz conferma la sua qualità tecnica controllando in mezzo a una selva di gambe prima di infilzare ter Stegen con il mancino. Alla faccia di chi si aspettava una partita tattica, al Parco dei Principi ci si diverte da morire. Appena un minuto dopo il primo gol incassato in questa stagione, il Barça pareggia. E lo fa da Barça. Uno due tra Iniesta e Messi, quante volte questa alchimìa ha partorito prodigi, la Pulce colpisce dal limite dell’area di prima intenzione. Il risultato è quello che abbiamo commentato in più occasioni. Gara bellissima, ci prova anche cavani con il mancino, è calcio spettacolo. Non irreprensibili le difese (la cosa peggiore fino a questo momento, insieme allo sgargiante completo fluo dei catalani), gli attaccanti però si divertono da morire.

Neymar, reduce da una tripletta in campionato, scalda il motore e inizia a inventare calcio. Prima serve Jordi Alba alla perfezione, bravo Lucas a chiudere in area, poi al minuto 25 sfiora il vantaggio con un tocco sotto che non si traduce in gol per una questione di centimetri. Di centimetri ne ha pochi Marco Verratti, ma un minuto dopo è lui a segnare. Di testa. Ancora una volta i parigini trovano fortuna su calcio piazzato, ter Stegen esce male sul corner battuto da Motta, il regista sbuca sul secondo palo e infila in rete. Nuovo vantaggio parigino, la partita resta bellissima, David Luiz – che in difesa mantiene i soliti vizi – prova un paio di volte a far segnare il Barça. Qualche fallo in più nella fase finale del primo tempo, ora il gioco si fa più spezzettato, impossibile pensare che il ritmo restasse quello forsennato visto nella mezz’ora iniziale. Un minuto di recupero, si va al riposo sul 2-1 – risultato meritato – dopo un primo tempo bellissimo. Più regolari i francesi, catalani a folate.

Grande il primo tempo, la ripresa non è da meno fin da subito. Nessun cambio, il Psg prima ci prova con Pastore, poi ci riesce con Matuidi. Minuto 54, ripartenza a orologeria dei parigini, palla larga per Lucas, poi dentro in mezzo per Matuidi che incrocia di sinistro. Ennesina azione da antologia di Psg-Barcellona, che certemente rivedremo a spezzoni nei video promozionali della Uefa. Tempo per rifiatare? Macché, due giri d’orologio e il risultato cambia ancora. Vi abbiamo parlato della crescita di Neymar nel corso del primo tempo, il brasiliano ora è un demonio. Controllo delizioso, poi colpo di precisione a battere il portiere. Pezzo di bravura del solista brasiliano ma pure in questo caso la retroguardia del Psg è rivedibile. Comunque la gara è tornata apertissima, tre a due.

Neymar incanta, ma pure Pastore vuole un ruolo da protagonista. L’argentino stasera è molto ispirato, all’ora di gioco ubriaca Mathieu su una ripartenza, il suo sinistro viene bloccato da ter Stegen. Ritmo inaudito, Luis Enrique manda dentro Munir dalla panchina, fuori Pedro. Non scriviamo tutte le possibili occasioni da gol perché sono davvero troppe e non vorremmo distrarvi con il resoconto dalla meraviglia di questa gara. Se non l’avete vista, vi invitiamo a rimediare quanto prima. Venti dal termine, partita un po’ più quieta, Blanc toglie Verratti per Cabaye, che gran partita il regista italiano, Enrique invece mette dentro Xavi al posto di Rakitic. Un altro fuoriclasse sul manto del Parco dei Principi. E’ serata da vip, pure Beyoncé e Jay-Z si divertono in tribuna in compagnia di David Beckham, Patrick Kluivert e il nostro Fabio Cannavaro.

Il Psg salva il vantaggio grazie al provvidenziale Marquinhos, che intervento il suo a otto dallo scadere. Assedio del Barça nei minuti finali, Muir trova il palo sulla sua strada. Lo stadio accoglie con un boato il pallone che si accomoda docile tra le mani di Sirigu, è finita. Il triplice fischio è un peccato, una partita come questa non ci avrebbe stufato mai. Psg-Barcellona fa sorridere i francesi, più pratici, i blaugrana però escono con la porta violata ma non ridimensionati. Alla guida del girone ora c’è il Psg a quota quattro punti.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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