Barcellona-Granada 6-0, in campo come a tavola: blaugrana mai sazi

Luis Enrique si è mostrato piuttosto tranquillo alla vigilia del match contro il Granada, la forza della sua squadra gli dà certamente sicurezza e – con tutto il rispetto – non è certamente questo l’atteggiamento da temere. C’è però dell’altro. In casa Barcellona le cose sono tornate a funzionare in maniera organica, naturale, il tecnico asturiano è lì proprio per far andare perfettamente gli ingranaggi. Uomo che conosce la realtà blaugrana come pochi, l’asturiano non ha avuto bisogno di tempo per entrare in sintonia con il gruppo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’avvio di campionato è devastante, dopo questa vittoria non si può certo parlare di fuga ma 16 punti in sei gare sono un dato chiaro. Povero Caparros, il suo centrocampo a folte impatto fisico è crollato sotto i colpi pazienti della capolista, guidata da uno straordinario Neymar. Negli ultimi tempi si è fatto gran parlare dello stato di salute di Messi, sempre alle prese con strani attacchi di vomito. Pure la sua merenda fa notizia, tanto che le sue richieste dopo il match con il Malaga (per la cronaca, sprite più pizza al formaggio) hanno fatto discutere. Morbosa curiosità anche circa le abitudini alimentari di Suarez, apparso in evidente sovrappeso, l’ex Santos invece è tirato a lucido e divora gli avversari.

Bravo tra i pali, Mathieu e Mascherano al centro, con Dani Alves e Adriano sulle corsie. Centrocampo sapiente con Rakitic, Busquets e Xavi, davanti ci sono Munir, Messi e Neymar. Grande forza d’urto. Il Granada risponde con Roberto; Nyom, Babin, Murillo, Foulquier; Fran Rico, Iturra, Hector Yuste, Javi Marquez, Isaac-El-Arabi coppia da contropiede. Il Barcellona non intende interrompere il bel percorso iniziato e fa capire subito che aria tira, Nyom dopo pochi minuti ha già il malditesta per i giochetti di Neymar. Un po’ a sorpresa però sono gli ospiti ad avere una grande occasione al settimo: El-Arabi raccoglie una respinta di Mathieu e lascia partire un bel tiro che impatta la traversa. Incidente di percorso, la macchina blaugrana continua a girare e sale la pressione. Neymar è in palla, dopo un paio di tentativi per aggiustare la mira arriva finalmente il gol. Pure un pizzico di fortuna dopo un primo errore a tu per tu con il portiere, Yuste poi ci mette del suo e il brailiano non perdona.

Il Granada è sotto pressione, indubbiamente è stato un gol sfortunato ma di certo non immeritato per un Barça che gioca con consapevolezza feroce. Al 43′ Rakitic raddoppia, dopo un grande lavoro di messi sulla destra. Il colpo di testa del croato non perdona. Prima della sosta c’è tempo per un altro gol, il terzo, secondo personale per un Neymar straripante. Roberto non libera bene, la sfera finisce al fuoriclasse brasiliano che la piazza all’angolo alto. Nei minuti finali il Granada è crollato, un passivo simile contro un Barcellona così rende il secondo tempo poco più di una formalità.

Caparros manda dentro Piti ed Eddy Pascual per smuovere le acque, Luis Enrique non ha nulla da cambiare. Il match non cambia spartito, blaugrana sempre in controllo e ora senza la necessità di cambiare ritmo. Roberto al 56′ fa una grande parata su Xavi, Munir un minuto dopo non riesce a centrare lo specchio. L’inerzia del match è netta, è come se il terreno del Camp Nou fosse in pendenza. Al minuto 62 arriva anche la firma di Messi, a suggello di un’azione stupenda nata dal genio di Xavi. Il regista spagnolo innesca Dani Alves, servizio per la Pulche e quarto pallone alle spalle di Roberto. Gol a parte, l’argentino è comunque nel vivo della manovra e mette il proprio zampino nel quinto gol servendo Neymar in area, che conclude una splendida tripletta. Roberto si incavola a morte, i compagni certo non lo aiutano granché, i dolori però – ahilui – non sono ancora finiti.

A otto dal triplice fischio Messi aumenta il proprio bottino dopo aver superato Murillo, poi palla sul palo lontano e adesso sono sei. Il Granada perde la testa, Foulquier rimedia il giallo per un’entrataccia su Alves. La faccia di Caparros, appostato al limite dell’area tecnica, è tutta un programma. Meno male che l’agonia è finita. Il Barcellona vince, anzi stravince: tre gol Neymar, due Messi (che arriva a quota 401 gol in carriera) e Rakitic a completare il conto. Questi blaugrana saranno pure golosi a tavola, ma pure quando c’è da mangiare vivi gli avversari mica si tirano indietro.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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