Affrontare in successione Granada e Rayo Vallecano riporta inevitabilmente a quell’ultima giornata della Liga 2011/12 quando il biscottone favorì la retrocessione del Villarreal. Se ne parlò molto all’epoca, ma molti dei protagonisti di allora non erano abbastanza conosciuti affinché qualcuno possa rammentare di chi si trattava. Non appena il Submarino subì la rete che portò in vantaggio l’Atlético Madrid, a ridosso del novantesimo, la panchina vallecana comunicò a uno dei propri calciatori in campo che con questo risultato il Granada sarebbe stato salvo anche perdendo, cosìcché il Rayo avrebbe potuto evitare la Segunda División a spese del Sottomarino. Il calciatore informato fu un capellone di nome Diego Costa, in prestito proprio dai colchoneros, che andò a riferirlo al granadino Lucena, mentre Michu, oggi al Napoli, e Tamudo presero di mira Iñigo López spiegandogli che se avessero concesso loro di segnare una rete, si sarebbero comunque salvate entrambe. Dopo una prima resistenza, i tre moschetteri del Rayo precisarono che il Villarreal stesse perdendo con due gol di scarto, menzogna che probabilmente fu decisiva per convincere i giocatori avversari ad abbassare la guardia più del dovuto. Inutile dire che sugli sviluppi del calcio d’angolo successivo arrivò il vantaggio di Tamudo, peraltro viziato da posizione di fuorigioco.
Vecchi rancori a parte il Rayo Vallecano non ha (quasi) mai avuto molta fortuna al Madrigal: in nove trasferte si è imposto una sola volta, anche se è piuttosto memorabile. É il 16 settembre 2000, prima giornata di Liga, il Villarreal ha centrato la sua seconda promozione in massima serie dopo una breve apparizione due anni prima, mentre il Rayo arriva da uno storico nono posto che gli è valso la prima e finora unica partecipazione in Europa grazie all’invito Fair Play. La squadra, allenata da Juande Ramos, arriverà fino ai quarti di finale eliminando perfino il Bordeaux, e – aneddoto curioso – in rosa aveva un certo Gustavo Bartelt, meteora della Roma.
Al primo scontro diretto in Primera centra quella che è tuttora il miglior successo esterno della sua storia in massima serie, un 1-5 che ricorda ai castellonensi quanto dovranno faticare per sopravvivere nella Liga de las Estrellas. Ma eccezion fatta per questo exploit i rayistas non hanno mai avuta buona sorte nel feudo amarillo. In Segunda División si sono incrociati nelle prime due stagioni degli anni ’70 e negli anni ’90 e il Submarino collezionò due vittorie, tra cui il 3-0 nel ’97/98 ovvero l’anno della prima promozione tra i grandi, e due pareggi. Mentre nella categoria maggiore, escluso il tonfo di cui sopra, figurano altre tre vittorie interne e un pareggio, dove invece spicca la goleada di maggio scorso, un quattro a zero che invece è il miglior risultato interno del Villarreal.
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