RUSSIA – Sette giornate, sette vittorie. Lo Zenit di Andrè Villas Boas non conosce rivali, e viaggia a passo spedito in testa alla classifica ancora a punteggio pieno. Questa volta a cadere è la Dinamo Mosca, domata dai piteriani soltanto nel finale dopo una gara divertentissima, un vero e proprio spot per il calcio russo. E pensare che per i moscoviti si era messa bene , con il francese Mathieu Valbuena che porta avanti i suoi con un pallonetto che scavalca un colpevole (ma quanto?) Lodygin e trova così il primo centro in Russia. Ma i padroni di casa sono ossi duri: prima pareggiano con un autogoal dell’ex Twente Douglas, che conclude nella propria porta una discesa (l’ennesima) di un super Criscito, e poi ribalta il tutto con il goal del redivivo Arshavin, ben imbeccato da Hulk in ripartenza. I poliziotti non ci stanno: Lodygin si supera in almeno due occasioni, prima di venire bucato dall’incornata del solito Samba (undici gare tra campionato ed Europa League, già cinque reti – cifra importante per un attaccante, figurarsi per un difensore!) che sbatte sulla traversa e poi rimbalza al di là della linea. La partita sembra indirizzata verso il pareggio, ed invece nel finale arriva il goal che manda lo Zenit in paradiso: Danny premia il taglio di Smolnikov (terzino in grandissima condizione!), che con un perfetto diagonale batte Berezovskiy. Ventuno punti per lo Zenit, quindici per la Dinamo. Ora – per entrambe – l’Europa.
Sarà protagonista in Europa (prossima avversaria della Roma in Champions League) anche il CSKA Mosca, che vince contro l’Arsenal Tula ed aggancia la Dinamo al secondo posto in graduatoria. I moscoviti dominano la prima frazione di gioco, centrando una traversa con Vasily Berezutskiy e trovando il vantaggio con Natcho, sempre infallibile dal dischetto. Poi, nella ripresa, succede di tutto: l’Arsenal – squadra che continua a mostrare tanta mediocrità – trova il pareggio con un gran goal (il primo in RPL) del giovane Zotov; poi l’arbitro prima annulla per motivi misteriosi (forse una posizione di fuorigioco di Doumbia) il nuovo vantaggio rossoblu con la rete – o meglio autorete – di Vassiljev; infine Eremenko trova il 2-1 – questa volta convalidato – con un goal splendido: millimetrico il lancio di Natcho, perfetto il controllo del finnico, impeccabile la conclusione in diagonale che bacia il palo e si insacca.
Sorride il Rubin Kazan, che vince in rimonta contro il Rostov in una partita che mette in mostra difese impresentabili. Al vantaggio di Grigorjev (bravo ad anticipare il colpevole Kambolov), risponde una doppietta di Portnyagin, che per due volte viene completamente dimenticato dalla difesa dei padroni di casa (comica la seconda rete). Continua invece la crisi della Lokomotiv Mosca: senza Diarra, Boussoufa e N’Doye, non convocati da Kuchuk dopo i famosi dissidi che da settimane stanno andando avanti tra i tre, il tecnico bielorusso e la società, i ferrovieri si fanno fermare sul pareggio dal neopromosso Mordovia: il club di Saransk la sblocca con un’incornata del centrale russo Vasin, ma nella ripresa il senegalese Oumar Niasse (curiosità: il fratello Ibrahima era titolare nel Mordovia) con un bolide ristabilisce la parità.
RISULTATI
Cska Mosca-Arsenal Tula 2-1
Lokomotiv Mosca-Mordovia Saransk 1-1
Zenit-Dinamo Mosca 3-2
Rostov-Rubin Kazan 1-2