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Augsburg-Borussia Dortmund 2-3 – A tutto Reus: prima vittoria in Bundes per Klopp

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AUGSBURG-BORUSSIA DORTMUND 2-3 – La seconda giornata della Bundesliga prende avvio nella cornice della SGL Arena, dove va in scena un interessante Augsburg-Borussia Dortmund, sfida che vede opposte due compagini ancora ferme a quota zero in classifica dopo la prima giornata. Chi delle due sta peggio, però, è sicuramente l’Augsburg, che  – oltre ad aver perso la sfida inaugurale in Bundes – è già uscito dalla Coppa di Germania per mano del Magdeburg, squadra della quarta divisione tedesca. Rispetto alla sconfitta patita contro il Bayer, Klopp propone tre novità (Weindenfeller, Subotic e Grosskreutz) e cambia modulo: addio al (deludente) 4-3-1-2, spazio al 4-4-1-1 con Reus in appoggio dell’unica punta Aubameyang; solo panchina, invece, per  Ciro Immobile. Solo due novità, invece, nelle fila dell’Augsburg: fuori Caiuby e Matavz, dentro Parker e Durdic.

PRIMO TEMPO – Avvio di gara a ritmi non elevatissimi, con la squadra di Klopp brava a chiudere tutti gli spazi all’Augsburg, tremendamente in difficoltà nell’avviare l’azione con i centrali di difesa. Il primo brivido del match lo regala il BvB, Aubameyang, però, non riesce a deviare in rete il cross teso dalla destra di Piszczek. Passano solo tre minuti ed il Borussia sblocca la partita: superba triangolazione fra Grosskreutz e Reus, conclusa da quest’ultimo con un sinistro ad incrociare il secondo palo che non dà scampo a Hitz. L’Augsburg è allo sbando. E  il Borussia, al tredicesimo,  raddoppia: Reus batte un calcio d’angolo dal lato destro, Sokratis anticipa il diretto marcatore e insacca di testa.

Buona chance, al diciannovesimo, per i locali, ma Werner – lanciato splendidamente in  campo aperto da Verhaegh – si fa bloccare da Piszczek, bravissimo a rientrare e  bloccare l’ala avversaria al limite dell’area. La partita cala d’intensità. L’Augsburg tiene la palla fra i piedi, ma la circolazione della stessa è lenta, previdibile e non porta nessun significativo pericolo alla porta difesa da Weidenfeller. Alla mezz’ora, Mkhitaryan calcia al volo di sinistro dal limite dell’area piccola, Hitz si accartoccia e fa sua la sfera. Passano cinque minuti ed i padroni di casa creano, di fatto, la loro prima occasione da goal: Baier mette una splendida palla filtrante per Durdic, che non inquadra lo specchio della porta da posizione particolarmente favorevole.

SECONDO TEMPO – Avvio di ripresa a tinte giallonere: Reus serve una splendida palla per Grosskreutz, che perde l’attimo buono per calciare in porta e si fa stoppare dai difensori avversari; sulla ribattuta si avventa Durm, autore di una sassata di sinistro che si perde di poco alta sopra la traversa. Pochi minuti ed è ancora Reus ad inventare calcio servendo una palla in area di rigore per Aubameyang, che sfiora la traversa con una conclusione in acrobazia. Inizia la girandola dei cambi: nei padroni di casa,  Bobadilla subentra ad un deludente Parker, mentre gli ospiti sostituiscono Jojic con Bender. Le sostituzioni non cambiano l’inerzia del match, che resta dalla parte di un Borussia sornione, abile nel gestire la palla e, talvolta, insidioso in contropiede. Wienzierl prova a dare la scossa ai suoi ed inserisce una punta (Matavz) al posto di un centrocampista (Feulner). La squadra locale torna a farsi viva al minuto settantatré con Bobadilla, autore di un calcio di punizione che si perde alto sopra la traversa.

La risposta del BvB non si fa attendere: Reus inventa una fantastico passaggio per Aubameyang, che spara addosso a Hitz in uscita e non concretizza una nitida occasione da rete. Il gol è nell’aria e, puntuale, arriva al settantottesimo: Mkhitaryan – da azione susseguente ad un corner calciato da Reus – raccoglie al limite e calcia potentemente verso la porta difesa di Hitz, bravissimo nel respingere la sfera ma impotente difronte al comodo tap-in di Ramos, che insacca a porta sguarnita. A nove dal termine, l’Augsburg accorcia le distanze con Bobadilla, che controlla con il petto un cross dalla sinistra di Baba, supera Hummels e batte Weidenfeller con un tocco felpato. Nel finale, però, accade di tutto: Ramos, in contropiede, fallisce la quarta rete, mentre l’Augsburg – all’ottantanovesimo – trova il gol del 2-3 con Matavz, abile ad insaccare di testa su invito a nozze di Baba. Pochi secondi ed è nuovamente l’Augsburg a sfiorare il goal, Weidenfeller si supera e devia in corner una velenosa conclusione di Werner.

FINALE PREOCCUPANTE – Il generoso forcing finale, però, non basta. L‘Augsburg resta ancora a secco in classifica, mentre il Dortmund conosce la gioia dei primi tre punti stagionali. Vittoria tutto sommato meritata per i gialloneri, capaci di creare un maggior numero di palle gol e, per almeno settanta minuti, padroni incontrastati del rettangolo verde. Preoccupano, però, i venti minuti finali dell’armata schwarzgelben, letteralmente in balia degli avversari e vicinissima a subire una clamorosa rimonta che, qualora si fosse concretizzata, sarebbe entrata di diritto nella storia del campionato tedesco. Grandissima prova di Reus, restituito ad un ruolo per lui decisamente più consono (seconda punta con possibilità di spaziare sul fronte offensivo) rispetto a quello di trequartista nel quale è stato impiegato contro il Bayer. L’Augsburg, invece, riparte dai venti minuti finali, dove  – trascinato da Bobadilla e da un redivivo Werner – ha sfiorato la grande impresa. Qualche segnale confortante in mezzo ad una prova che, francamente, è stata tutt’altro che entusiasmante per almeno due terzi di partita, a conferma che questo Augsburg difficilmente potrà ripetere i risultati colti la scorsa stagione.

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