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Zamalek-Smouhua 1-0: Coppa d’Egitto al Cavaliere Bianco. Decisivo… Obama!

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Come spesso purtroppo accade, prima di raccontare il gioco dobbiamo partire dagli aspetti meno edificanti legati al calcio. La finale di Coppa d’Egitto è stata infatti segnata dall’assalto subito dal bus dello Smouha, dietro a questi fatti ci sarebbero proprio tifosi dello Zamalek, avversario di stasera. Il tutto è avvenuto prima della gara, lievi danni al mezzo e ferite – fortunatamente non gravi per Hassan Gomaa e Ahmed “Okka” Said. Parliamo di campo ora e il campo la sua l’ha detta: per la seconda volta consecutiva la Coppa d’Egitto va allo Zamalek che conferma ancora una volta il proprio blasone, sfavillante anche a livello continentale. A decidere l’incontro una rete in zona Cesarini siglata da Hazem Emam, omonimo del giocatore passato da Udine senza lasciare un gran ricordo. Ottime notizie per un’altra vecchia conoscenza del calcio nostrano, Ahmed Hossam “Mido”. L’attaccante non ha lasciato un gran ricordo con la maglia della Roma, due settimane fa è stato a un passo dal salutare la panchina dello Zamalek ma un incontro con la società ha prontamente fatto rientrare l’emergenza e il tecnico si trova a festeggiare il primo trofeo. Una squadra che ha cambiato molto e la strada sembra giusta a giudicare dal risultato di stasera.

Poca gente purtroppo presente allo Stadio Internazionale del Cairo, le autorità militari hanno consentito l’accesso solo a cento sostenitori per parte. Un vero peccato, misura resa necessaria dalle tensioni tra le due tifoserie, pure il match dell’anno scorso ha visto provvedimenti analoghi. Emam, esterno dai piedi buoni, ha piazzato la zampata a un minuto dalla fine dopo un incontro tirato. Lo Smouhua ha giocato una buona gara ma l’espulsione di Hamed per doppia ammonizione a venti dal termine a mosso l’inerzia a favore del Cavaliere Bianco, questo il soprannome della squadra allenata da Mido. Poche emozioni nel primo tempo con il gioco che ristagna a centrocampo ed entrambe le squadre più concentrate sulla copertura che non sull’attacco. Lo Smouhua ci prova al quarto d’ora su punizione, quattro minuti dopo risponde Ibrahim, subentrato all’infortunato Zakareya. Non spettacolare neppure la ripresa, troppi errori, la differenza la fa l’assetto difensivo dello Zamalek, riveduto e corretto rispetto alle ultime uscite. Proprio quando la gara sembrava destinata ai tiri dal dischetto è arrivato il guizzo di Youssef Ibrahim, soprannominato Obama in onore del presidente Usa, è lui a impegnare il portiere Amir Abdel-Hamid, Emam è lesto sulla ribattuta e mette in rete il pallone che vale la coppa.

(foto: zamalekfans.com)

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