AUSTRALIA-OLANDA 2-3- 5 gol e mille emozioni vissute in uno che può essere inserito tra i match più belli del Mondiale brasiliano. Se lo aggiudica l’Olanda che dopo aver retto nella prima frazione di gioco alla pressione offensiva degli australiani guidati da Postecoglu, sono riusciti a rimontare il risultato di 2 a 1 portando a casa la seconda vittoria della competizione grazie alle reti Robben, Van Persie e Depay. Nonostante il risultato negativo bisogna evidenziare la grande prova dell’Australia che nonostante l’avversario di livello nettamente superiore è riuscita ad imporre il proprio gioco per gran parte dell’incontro, creando non pochi problemi alla difesa Oranje.
Van Gaal schiera gli stessi undici che all’esordio hanno asfaltato la Spagna, puntando nuovamente sul 5-3-2, modulo con il quale il tecnico di Amsterdam vuole sfruttare le corsie laterali occupate da Janmaat e Blind, terzini in grado di alternare un’ottima fase difensiva a sortite offensive di livello. A centrocampo De Jong e De Guzman garantiscono una gran quantità di palloni recuperati, mentre il tridente offensivo formato da Snejider, Van Persie e Robben ha dimostrato all’esordio di poter essere devastante contro qualunque avversario. Nelle file dei Socceroos, Postecoglu deve fare a meno di Milligan in mediana, sostituito da McKay, mentre in difesa Franjic non ce la fa: al suo posto gioca McGrowan. Il tecnico di chiare origini greche non rinuncia alle attitudini offensive della sua squadra, nonostante l’avversario d’altissimo livello, puntando su due armi chiave: una grande solidità difensiva abbinata al possesso palla.
La nazionale dei canguri parte bene, prendendo fin dalle prime battute in mano le redini del gioco. Un possesso che però risulta sterile nel primo quarto d’ora: infatti le azioni offensive di Cahil e compagni si infrangono sul muro difensivo Oranje. Nella prima parte di gara gli australiani risultano molto aggressivi in ogni zona del campo dominando sul piano fisico; al contrario l’undici olandese riesce a creare ben poco, commettendo molti errori sia in fase di impostazione che nelle ripartenze veloce di Snejider e Robben, marchio di fabbrica degli arancioni. La formazione di Van Gaal cerca di farsi vedere nella metà campo ospite con dei lanci lunghi a cercare Van Persie, che però sono facilmente neutralizzati dai possenti difensori australiani.
La prima occasione del match arriva al 16’: De Vrij sbaglia il lancio verso Blind, perdendo palla sulla propria trequarti campo; la recupera Leckie, che di prima serve Bresciano al limite dell’area. L’ex Lazio e Palermo calcia di prima intenzione, ma la sua conclusione è respinta da Martins Indi, con il pallone che termina in angolo. Gli Oranje si fanno vedere al 18’ con un calcio di punizione battuto da Robben per la testa di Van Persie che conclude debolmente verso la porta ospite. Ryan blocca senza problemi. Al 20’ il match si infiamma. Robben ruba palla a Wilkinson a metà campo, si invola verso la porta difesa da Ryan e di sinistro batte con estrema facilità il portiere australiano. L’Olanda mostra in questa occasione le straordinarie doti dei propri calciatori, che riescono a sbloccare il match alla prima occasione nitida capitata. Ma sul capovolgimento di fronte, dopo appena 40”, arriva il meritato pareggio dell’Australia con la splendida rete di Tim Cahil, che grazie una fantastica coordinazione realizza di sinistro al volo il gol del pareggio. Il capitano dell’Australia viene servito da un gran lancio dalla trequarti di McGowan e da 15 metri esplode il suo sinistro, che bacia la parte interna della traversa e termina alle spalle di Cillessen. L’Olanda si riversa subito in avanti e al 25’ va vicina al nuovo vantaggio. Sul calcio d’angolo battuto da Snejider, Vlaar salta più in alto di tutti, ma il suo colpo di testa termina a lato. Poco dopo l’Australia è nuovamente pericolosissima. Leckie va via sulla destra a Blind, arriva sul fondo e crossa in mezzo, servendo a rimorchio Mark Bresciano, che fallisce un rigore in movimento, mandando la palla sopra la traversa. Al 41’ Cahil entra in ritardo su Martins Indi e viene ammonito. Il capitano 34enne, ammonito anche all’esordio contro il Cile, salterà la terza sfida del girone contro le Furie Rosse della Spagna. Il difensore del Feyenoord cade male e si fa male: al suo posto Van Gaal sceglie Depay, che poco prima dell’intervallo prende il suo posto; cambio che risulterà decisivo per le sorti dell’incontro. Il tecnico 62enne passa al 4-2-3-1, con Blind e Janmaat che arretrano sulla linea dei difensori, De Guzman e De Jong in cabina di regia, mentre il neoentrato Depay, Snejider e Robben formano il tridente alle spalle di Robin Van Persie.
La ripresa ricomincia sulla falsa riga del primo tempo, cioè con l’Australia che tiene in mano il pallino del gioco, adottando un pressing molto alto in fase di non possesso. Ma l’undici di Postecoglu non riesce a creare pericoli alla porta di Cillessen. Dopo 5 minuti arriva il primo squillo di Wesley Snejider che esplode il suo destro dal limite; il suo tiro viene però neutralizzato da Ryan, che devia in angolo. Al 51’ Bresciano lascia il posto a Bozanic. E dopo 60”, lo stesso Bozanic si procura il calcio di rigore: il suo cross dall’out di sinistra termina sul braccio di Janmaat, con il direttore di gara che decreta la massima punizione. Sul dischetto si presenta Jedinak, che spiazza Cillessen, portando meritatamente in vantaggio i Socceroos. Poco più tardi, McGowan perde una brutta palla in uscita. La recupera Snejider, che va da Depay. Il trequartista del PSV serve in profondità Van Persie, tenuto in gioco da Davidson, che di sinistro realizza il gol del pareggio. 2-2. Al 67’ occasione ghiottissima per l’Australia. Bozanic ruba palla a Vlaar, entra in area e a tu-per-tu con Cillessen ma sceglie di servire Leckie, peccando d’altruismo. Il suo cross è troppo forte, tanto da non poter essere controllato dal compagno, con la palla che termina tra le braccia di Cillessen. E dopo meno di 50” torna in auge la famosa legge non scritta del calcio che recita “gol mancato, gol subito”. Dopo il gol fallito dalla coppia Bozanic-Leckie, sul capovolgimento di fronte Mephis Depay tenta la conclusione dal limite dell’area. Il suo tiro sorprende Ryan, che combina un pasticcio: il portiere non riesce a respingere il pallone, che termina alle sue spalle. L’Australia accusa il contraccolpo psicologico e dopo essere andata in svantaggio non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Al 74’ l’Olanda recupera l’ennesimo pallone con Robben, che serve in profondità Van Persie. Il tiro dell’attaccante del Manchester United viene respinto, ma lo stesso Van Persie riesce a recuperare la palla, e servire a rimorchio De Jong che calcia di prima intenzione. Il suo destro viene respinto ottimamente da Ryan, che devia il tiro in corner. Nell’ultimo quarto d’ora, i Socceroos si riversano in avanti, alla ricerca del pareggio. La squadra di Postecoglu rischia di capitolare, ma gli Oranje falliscono in più occasioni la rete del definitivo 4-2. E dopo 3 minuti di recupero cala il sipario sul match, con il direttore di gara che manda le squadre negli spogliatoi.
L’Olanda si aggiudica un match ricco d’emozioni sale a quota 6 punti nel girone, conquistando con una giornata d’anticipo la qualificazione agli ottavi di finale. Verdetto anche per l’Australia, che esce a testa alta dalla competizione mondiale.