Uruguay-Costa Rica 1-3: Materasso scomodo, la Celeste affonda

I Mondiali in terra brasiliana non possano far altro che venir in mente milioni di ricordi e in mezzo ai tanti che ci passano per la testa uno e basta colpisce la nostra attenzione, il Maracanazo. Complice di quella tragedia fu l’Uruguay che si ripresenta in Brasile dopo aver patito e non poco durante le qualificazioni sudamericane e aver strappato il biglietto solo grazie alla vittoria nello spareggio contro la Giordania. La Celeste ha sulla carta una partita semplice. La Costa Rica non è un avversario temibile ed è lo sfidante perfetto per prendere i tre punti alla prima gara e lasciar scannare nell’altra partita del girone Inghilterra e Italia. La squadra di Tabarez parte con Forlan e Cavani in attacco e con Suarez ancora non al top che siede in panchina. Pinto schiera la sua squadra puntando tutto su Campbell in avanti supportato alle sue spalle dall’estro di Bryan Ruiz e all’inventiva di Bolanos.

L’Uruguay parte bene ma non trova sbocchi e per vedere la prima occasione degna di nota bisogna aspettare al 15′ quando Godin insacca in rete facendo saltare di gioia il pubblico uruguaiano ma solo per pochi attimi perché arriva pronta la segnalazione di fuorigioco. Un minuto più tardi Cavani spara alle stelle un ottima occasione dal limite dell’area. Il vantaggio arriva intorno al 24′, quando sugli sviluppi di un calcio piazzato Junior Diaz cintura in maniera ingenua il capitano dell’Uruguay Diego Lugano causando rigore. Dal dischetto Cavani batte facilmente Navas e fa esaltare gli uruguaiani venuti in gran massa a Fortaleza. La Costa Rica non ci sta e reagisce subito. Campbell fa partire un gran tiro dalla distanza che si spegne a lato del palo destro. Cinque minuti più tardi è Geancarlo Gonzalez a far paura a Muslera con un tiro dal limite dell’area. Sul finale di tempo l’Uruguay ha la possibilità di raddoppiare con Forlan ma la sua cannonata è respinta in maniera splendida da Navas che fa andare negli spogliatoi i suoi con un solo gol di distanza.

Nella ripresa comincia un’altra partita, L’Uruguay dimentica il cervello negli spogliatoi e la Costa Rica trova una grinta impressionante che non si era vista per niente nel primo tempo. Al 50′ Lugano si fa ammonire per un brutto intervento su Campbell. Nella punizione susseguente Bryan Ruiz scova in mezzo al mucchio la testa di Duarte che costringe Muslera al miracolo. La Celeste sparisce dal campo e la pressione dei costaricensi ottiene i suoi frutti. Los Ticos trovano il pareggio grazie al suo uomo migliore, Campbell, che sfrutta al meglio il cross dal fondo di Duarte  freddando di sinistro Muslera. L’Uruguay è scosso e poco dopo subisce anche il raddoppio degli avversari. Una punizione di Bolanos trova la testa di Duarte che firma il raddoppio. I tifosi della Costa Rica non ci credono e cominciano a gridare e a portare avanti i suoi.

Al 70′ Cavani con uno stacco di testa dei suoi, impegna seriamente Navas che richiama i suoi a stare più attenti. Pinto all’83’ decide di richiamare Bryan Ruiz in panchina e mettere in campo una punta, Urena, che possa mantenere la squadra alta nei minuti finali. Un minuto più tardi il suo innesto si rivelerà decisivo. Campbell serve il taglio di Urena che in diagonale trafigge per la terza volta la parta uruguaiana. Tabarez è incredulo, Pinto è entusiasta e richiama alla calma i suoi. Calma che però il c.t della Costa Rica perde quando vengono segnalati 5′ di recupero. I suoi ragazzi però sono bravi a perdere tempo e nel finale il calcione di Maxi Pereira su Campbell e il susseguente rosso al giocatore del Benfica segnano la fine della gara. Il materasso Costa Rica è davvero scomodo.

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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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