Liverpool-Chelsea 0-2: il delitto perfetto di Josè Mourinho

Premier League Liverpool Chelsea – Una partita che vale una stagione. In sintesi, Liverpool-Chelsea può e deve essere definita così. E’ la partita che i tifosi dei Reds aspettavano da tantissimo tempo, e che può valere – anche se non aritmeticamente – il titolo tanto atteso da ben ventiquattro lunghissimi anni. Il Chelsea invece, perdendo in casa sabato scorso contro il Sunderland, ha probabilmente detto addio al titolo. Ma ormai Mourinho l’abbiamo imparato a conoscere, e sebbene la “partita della vita” per il Chelsea sia quella di mercoledì contro l’Atletico Madrid, siamo sicuri che lo Special One non rinuncerà al titolo fin quando la matematica glielo permetterà. Il tecnico portoghese, alla vigilia del match, aveva promesso una squadra imbottita di riserve e ragazzini (in protesta nei confronti del FA, rea di non aver anticipato la partita), ma alla fine l’undici Blues non sorprende più di tanto. L’unica vera sorpresa è Tomas Kalas, difensore ceco classe ’93 alla prima presenza stagionale schierato al fianco di Ivanovic al centro della difesa. Non sarà di certo il miglior Chelsea – Torres, Willian e Cahill in panchina, David Luiz addirittura in tribuna – ma dalle voci che circolavano negli ultimi giorni è andata più che bene. Per la serie “ci si aspettava di molto peggio“. Ricapitolando, 4-2-3-1 con Schwarzer tra i pali, Azpilicueta, Ivanovic, Kalas e Cole in difesa, Matic e Mikel davanti in mediana e Salah, Schurrle e Lampard alle spalle dell’unica punta Demba Ba. Nessuna sorpresa invece in casa Liverpool: classico, collaudatissimo 4-3-3, con il tridente offensivo formato da Coutinho, Suarez e Sterling. Ancora out dall’undici iniziale Henderson e Sturridge. Il primo per squalifica, il secondo non al meglio della condizione dopo il problema muscolare rimediato contro il Manchester City.

 

Dopo il classico e più che mai spettacolare “You’ll never walk alone“, l’arbitro Martin Atkinson da il via alle danze. Il Chelsea parte fortissimo, e pressa a tutto campo gli uomini di Rodgers. La prima emozione della partita viene dall’uomo che non ti aspetti, Ashley Cole, che recupera un pallone vagante sulla trequarti e calcia in porta violentemente, Mignolet però è attento e respinge con i pugni. Niente male l’impatto al match di Kalas, che nei primi minuti di gara si rende protagonista di due ottimi interventi su Sterling. Al decimo ecco anche il Liverpool: azione manovrata sulla fascia destra, Luis Suarez a memoria pesca Coutinho sull’altra fascia, il brasiliano calcia al volo ma centra soltanto l’esterno della rete. I Reds cominciano ad alzare il ritmo e a cercare forsennatamente il gol del vantaggio. Sakho, al tredicesimo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo va vicinissimo al bersaglio grosso, ma il destro non è il suo piede preferito e lo dimostra pienamente mandando il pallone alle stelle. Con il passare dei minuti il copione della partita è sempre più evidente: contropiede per il Chelsea, tanta intensità di gioco e tanto possesso palla per il Liverpool. Scardinare la difesa Blues però, rimane un’impresa molto difficile.

 

Si dice che i dettagli facciano la differenza. L’avrà capito anche Demba Ba quando al ventisettesimo, a causa di uno stop difettoso, non riesce a far partire un potenziale contropiede tre contro due per i suoi. Proteste furibonde del Chelsea sul finire del primo tempo per un tocco di mano di Flanagan su una conclusione verso la porta di Salah. Il braccio del terzino inglese sembra essere abbastanza largo, ma per Atkinson è tutto regolare. Al quarantesimo torna a farsi pericoloso il Liverpool, con il tiro di Luis Suarez dal limite dell’area che finisce di poco alto sulla traversa di Schwarzer. Quando tutto sembra lasciar pensare ad uno zero a zero all’intervallo, ecco che arriva il gol del vantaggio del Chelsea. Possesso palla del Liverpool, Sakho la gira verso Gerrard che, da ultimo uomo, perde l’equilibro lasciando campo aperto alla corsa di Demba Ba. L’attaccante senegalese è freddissimo davanti a Mignolet, uno a zero Chelsea.

 

Nessun cambio e stessa musica al ritorno in campo dagli spogliatoi. Il Liverpool domina la partita pur non trovando i pertugi giusti, ma il Chelsea può godere di sempre più spazio per poter punire in contropiede. A guidare la riscossa Reds, il solito condottiero Steven Gerrard, con il sangue agli occhi dopo aver provocato sfortunatamente il gol del vantaggio ospite. Rodgers al minuto 57 prova la carta Daniel Sturridge al posto di Lucas, con Coutinho che scala sulla mediana. Un giro di lancette e Joe Allen fa tremare i tifosi Blues con un’insidiosa conclusione al volo dal limite dell’area, Schwarzer è attento e si allunga sulla sua sinistra. Al quarto d’ora della ripresa arriva il primo cambio anche per Mou. Forze fresce in attacco, dentro Willian per l’ex Basilea Salah. I momenti dei cambi sono gli unici istanti di riposo per i giocatori, in una partita di un’intensità unica. Mignolet, al minuto 63, nega la gioia dello zero a due al destro a giro di Schurrle. Ottimo l’intervento dell’estremo difensore belga. Negli ultimi venticinque minuti si gioca ad una porta sola, nel sempre più indemoniato Anfield Road. Penetrare nell’area del Chelsea continua a rimanere comunque un’impresa, e per questo Gerrard e Allen ci riprovano con tentativi da fuori, che però non creano troppi grattacapi al portiere avversario. Stessa storia al settantaquattresimo, quando ancora Steve G fa l’ennessimo tentativo, Schwarzer è meno attento rispetto alle altre occasioni ma riesce comunque a bloccare in due tempi. Mourinho vede le difficoltà della squadra squadra, e opta quindi nel rinforzare ancor di più il proprio fortino difensivo inserendo Gary Cahill al posto di un esausto Andre Schurrle.

 

Brendan Rodgers tenta l’ultima disperata mossa per gli assalti finali: Iago Aspas al posto di Flanagan, spostando praticamente tutta la squadra in attacco. Suarez e soci però non hanno la stessa lucidità di sempre, facilitando in questo modo il compito della retroguardia Blues. L’ultima occasione per il Liverpool è per lo stesso Suarez al novantunesimo. L’uruguaiano calcia al volo dopo una respinta con i pugni di Schwarzer ma troppo centrale per trovare la via della rete. All’ultimo sospiro poi, con il Liverpool tutto all’arrembaggio, Willian e Torres partono indisturbati verso Mignolet, lo spagnolo serve il brasiliano che a porta spalancata sigla il definitivo zero a due. Mourinho esplode di gioia, e va ad esultare sotto il settore dei suoi tifosi. Gran parte (se non tutto) del merito della vittoria è senza dubbio tutto suo. La Premier League quindi si riapre, con il Manchester City che diventa direttore d’orchestra e Liverpool e Chelsea ad inseguire. Ma comunque vadano le cose il Liverpool può solo sorridere, e vista la reazione post-partita dei tifosi Reds, sembra che questo sia chiaro a tutti.

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Originario dell'Albania, studente universitario di 20 anni con tanti sogni nel cassetto. Grazie a TuttoCalcioEstero coltiva la sua passione verso il giornalismo sportivo. Oltre al calcio anche tanto basket.

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