Champions League asiatica, zona orientale: cade il Guangzhou Evergrande di Lippi

Ricomincio da….2-0. Troisi, non Massimo, ma James del Melbourne Victory  sancisce al 91’ la vittoria della sua squadra,  che stende il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi in Australia e riapre clamorosamente la lotta nel gruppo F per l’accesso agli ottavi di finale della Champions League asiatica.  Grazie, infatti, al contemporaneo successo casalingo per 2-1 degli Yokohama Marinos giapponesi sul Jeonbuk Hyundai Motors di Corea, tutte le quattro squadre del girone si trovano con 7 punti a 90 minuti dalla fine. Decisive saranno le partite del sesto ed ultimo turno, che vedranno opposte a Guangzhou l’Evergrande di Lippi ai Marinos, e a Jeonju il Hyundai al Melbourne Victory. In questo momento la squadra di Lippi e i sudcoreani  sono davanti a tutti grazie alla differenza reti, quindi in caso di una clamorosa quadrupla parità di punti alla fine del ciclo di incontri, passerebbero a braccetto alla fase a eliminazione diretta del torneo. Ma giocare per un pari risulterebbe un esercizio davvero rischioso, vista l’evoluzione delle ultime giornate.

GUANGZHOU-MA CHE SUCCEDE?  Dopo aver inanellato 13 risultati utili consecutivi tra la scorsa gloriosa edizione e le prime tre partite dell’attuale, è arrivata addirittura la seconda sconfitta consecutiva per il Guangzhou di Marcello Lippi, che peraltro per il secondo match di seguito è rimasto con le polveri bagnate, dato forse preoccupante per una squadra che nei precedenti 20 impegni nella massima competizione asiatica era rimasta a secco appena una volta. L’ex ct campione del mondo 2006 ha dovuto fare i conti con le pesanti assenza di Gao Lin e soprattutto di Alessandro Diamanti , autore quest’ultimo di  3 gol fino adesso in Champions, compresa la doppietta nella partita di andata contro gli australiani, vinta 4-2. Ciononostante, il match è stato vibrante con soventi cambi di fronte ed occasioni da una parte e dall’altra: alla fine si contano 17 tiri in porta dell’Evergrande e 15 del Victory. Ma che per la squadra di Melbourne vi fosse aria di rivincita lo si è capito da subito. Pronti via e dopo 80 secondi gli uomini di Kevin Muscat sono già avanti: Makarounas riceve un passaggio al semicerchio dell’area e con il destro trova il corridoio per Mark Milligan, che, anticipando il movimento dei centrali cinesi, batte Zeng Cheng per l’1-0. Era in panchina, ma c’era anche lui a Kaiserslautern il 26 giugno 2006, quando l’Italia, guidata proprio da Lippi, eliminò la ‘sua’ Australia sul filo di lana, con il rigore di Totti. Dopo il vantaggio dei padroni di casa, inizia una serie di grandi occasioni per entrambe le squadre: al 13’ Barbarouses involatosi in contropiede solitario, potrebbe fare 2-0, ma Zeng Cheng rimane freddo e devia con il piede nel mano a mano finale; al 30’ è il brasiliano Muriqui per l’Evergrande ad avere la chance del pari, ma  anche lui a tu per tu con il portiere rivale Nathan Coe si fa ipnotizzare ; infine, al 47’ del primo tempo, è un’altra volta Barbarouses a vedersi negata la gioia del gol dal portiere della nazionale cinese Zeng Cheng, bravo a ribattere un destro insidioso.

Nella ripresa lo spartito non cambia.  Parte a spron battuto il Victory, ma Makarounas al 3’ minuto conclude debole e centrale da ottima posizione. Al 27’ Muriqui ha nuovamente sul destro la palla dell’1-1, ma ancora una volta il portiere Coe si supera, chiudendogli lo specchio in uscita. Al capocannoniere della Champions 2013 tocca l’ennesima occasione a 10 minuti dalla fine, ma, pescato libero al vertice sinistro dell’area piccola, è costretto a variare il profilo e il suo destro ne perde in potenza, facilitando la parata a terra di Coe. E quindi arriva alla fine il momento di  James Troisi: al 91’, liberato da una bella rete di passaggi, conclude da due passi, mandando in visibilio i 13.000 del Docklands Stadium e frustrando i 10 milioni di telespettatori cinesi incollati alla tv per seguire le gesta dei Sempre Grande campioni d’Asia.

Martedì prossimo il Melbourne Victory non avrà alternative, dovrà vincere in Corea del Sud contro il jeonbuk Hyundai per continuare l’avventura continentale. Invece al Tianhe Stadium di Guangzhou  sarà di scena il Yokohama Marinos. Ai campioni d’Asia di Lippi basterà un pareggio per passare. Ma anche ai campioni del mondo di Lippi sarebbe bastato pareggiare all’Ellis Park di Johannesburg il 24 giugno 2010 contro lo Slovacchia per qualificarsi, vero?

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