I ragazzi di Fraser ce la mettono tutta per rovinare la festa ai Lancieri e al 29’ arriva una notizia poco incoraggiante dal Philips Stadion: il Feyenoord è avanti sul Psv, grazie alla rete di Mathijsen. Gli ospiti si abbassano tutti sotto la linea del pallone e riescono a chiudere ordinatamente tutti gli spazi, con due linee di difesa e centrocampo strettissime. Al 35’, però, sulla punizione di Lasse Schöne, il danese Poulsen si inserisce sul primo palo e porta in vantaggio i suoi con un implacabile colpo di testa. Neanche il tempo di festeggiare che Denswill infila beffardamente la propria porta e qualcuno all’Amsterdam ArenA comincia a storcere il naso. Col passare dei minuti le cattive sensazioni crescono, l’ottimismo e la calma interiore si trasformano in quello che Marguerite Yourcenar definirebbe un nervosismo impaziente, un’insoddisfazione sbuffante. Al 69’ Serero lancia nello spazio Klaassen, che si invola verso la porta, prende la mira e manda la palla nello spazio invisibile tra palo e portiere. E’ l’apoteosi e chi se ne frega del raddoppio del Feyenoord, oggi c’è spazio solo per il lieto fine. Al 80’ Poulsen con un pregevole lob manda Serero a tu per tu col portiere e l’agilissimo sudafricano appoggia in rete comodamente la palla del trionfo. Ormai si attende solo il triplice fischio e il gol di Beugelsdijk passa quasi inosservato.
