Pirlo trafigge Neto con un calcio di punizione magistrale e la Vecchia Signora viola il Franchi nel secondo tempo di una gara in cui i bianconeri hanno dimostrato di essere superiori quanto a personalità ed esperienza. I ragazzi di Conte, infatti, hanno lasciato sfogare i padroni di casa nel corso della prima frazione, reggendo l’onda d’urto, per poi dominare la partita con grande sapienza tattica e tecnica durante il secondo tempo. Nei momenti decisivi della doppia sfida la Juventus ha mostrato una caratura internazionale che i viola devono ancora acquisire. Lo spettacolo riservato dal Franchi valeva di per sé il prezzo del biglietto, ma la prodezza di Pirlo avrebbe meritato ben altri palcoscenici rispetto alla tanto bistrattata Europa League.
Nella Juventus si registrano diverse defezioni specialmente nel pacchetto arretrato e Conte porta in panchina due ragazzi della primavera: Filippo Romagna e Federico Mattiello. Caceres sostituisce Barzagli, mentre Isla viene preferito a Lichtsteiner. La Fiorentina si presenta con una sorpresa nell’undici iniziale: si tratta di Cuadrado che viene schierato come terzino destro per costringere Asamoah ad arretrare il proprio raggio d’azione. In avanti Borja Valero gioca dietro le punte e in fase di non possesso controlla da vicino Pirlo, come nella gara di andata. Iličić affianca Gomez, che viene preferito a Matri. La scelta di arretrare Cuadrado sulla linea di difesa coglie di sorpresa i bianconeri e permette ai padroni di casa di prendere in mano le redini del gioco sin dalle prime battute. Dopo appena due minuti, infatti, Iličić premia l’inserimento in profondità di Gomez, che con un diagonale mancino sfiora il palo. La Fiorentina attacca a testa bassa e mette alle corde una Juventus che manca di intensità sia in fase di costruzione del gioco sia in pressione. Al 22’ arriva il primo squillo dei bianconeri con Pogba, che controlla palla di petto e prova a beffare Neto con un pallonetto di esterno destro, ma la conclusione è troppo pretenziosa anche per un fuoriclasse del suo livello. La Juventus è sorniona e prova a far sfogare gli avversari, ma al 39’ rischia di capitolare quando Chiellini regala un pallone di testa ad Iličić, che dal limite dell’area spara alto sopra la traversa col piede “sbagliato”, il destro.
Nella ripresa scende in campo tutta un’altra Juventus, quella che schiaccia gli avversari con un forcing offensivo asfissiante, gestisce il pallone con grande sapienza tecnica e impone ritmi furibondi alla gara. Gli esterni di Conte avanzano il proprio raggio d’azione e la Fiorentina subisce un evidente calo fisico col passare del tempo. Al 69’ arriva la svolta in chiave qualificazione: Llorente si libera della marcatura di Gonzalo Rodriguez con un grande movimento al limite dell’area , ma il capitano viola, che era già ammonito, lo stende e si fa espellere da Webb. Sulla successiva punizione Pirlo sfodera una prodezza da fuoriclasse con un potente destro che va a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali. Neto si aspettava il tiro sopra la barriera, ma viene trafitto sul suo palo e rimane gelato, al pari del pubblico dei Franchi, letteralmente ammutolito. Montella corre ai ripari, inserendo Roncaglia per Iličić, e sulla testa di Conte piove di tutto. In superiorità numerica la Juventus gestisce il vantaggio e sfiora più volte il raddoppio. Al 76’ Lichtsteiner crossa in mezzo per Llorente, che di testa costringe Neto al miracolo. Il portiere viola si ripete sei minuti più tardi sul destro di uno scatenato Lichtsteiner, mentre al 90’ è Vidal a graziare i padroni di casa con un colpo di testa a porta sguarnita che finisce incredibilmente a lato. La Juventus fa festa, il Franchi è caduto.
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