Feyenoord-Heerenveen 2-0: la punizione di Vormer scatena l’inferno

Contravvenendo al vecchio adagio “squadra che vince non si cambia”, Ronald Koeman torna all’antico modulo nella gara casalinga contro l’Heerenveen e trova un’altra preziosa vittoria nel cammino per la seconda posizione. Nonostante l’evidente superiorità rimarcata nella prima frazione, i Rotterdammers hanno dovuto attendere la prodezza balistica di Vormer ad inizio ripresa per trovare il bandolo della matassa. Se nei primi 45 minuti i ragazzi di Koeman erano stati implacabili specialmente sulle corsie laterali, nel secondo tempo la supremazia è apparsa imbarazzante e il soffocante forcing offensivo dei Rotterdammers ha mandato letteralmente alle corde la difesa ospite. Non è un caso, infatti, che l’Heerenveen abbia terminato il match in dieci uomini e con quattro ammoniti, nonostante abbia disputato una gara corretta. Nel Feyenoord si è rivisto Vormer, preferito nella formazione titolare a Vilhena, mentre Pellè, in procinto di lasciare l’Eredivisie a causa delle troppe intemperanze, è stato ancora una volta relegato in tribuna.

Nel corso della prima frazione i Rotterdammers detengono il pallino del gioco, imponendo i propri ritmi elevatissima alla gara. La retroguardia dei Superfriezen va in imbarazzo specialmente sulle fasce, dove Schaken e Boëtius, sostenuti dalla costanti sovrapposizioni di Janmaat e Kongolo, sono praticamente incontenibili. Tuttavia, i prestanti centrali difensivi di Marco van Basten riescono a contrastare sulle palle aeree te Vrede, finendo così per neutralizzare l’asfissiante forcing offensivo dei padroni di casa, che in definitiva non riescono mai a costruire occasioni da rete eclatanti, ad eccezione di un violento colpo di testa al 32’ del solito de Vrij, respinto di istinto da Nordfeldt sugli sviluppi di un corner battuto dalla sinistra. Dal canto loro, gli ospiti cercano di premiare i tagli in profondità di Finnbogason ogniqualvolta entrano in possesso palla, ma de Vrij e Mathijsen con grande esperienza e col fisico riescono praticamente ad azzerare ogni velleità del capocannoniere islandese.

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo, ma al 49’ Kongolo dialoga con Boëtius al limite dell’area, punta un avversario, lo salta secco e guadagna un calcio piazzato, che Vormer trasforma in rete, superando la barriera con un meraviglioso calcio a giro di interno collo destro. Nordfeldt rimane impassibile al centro della porta e il De Kuip esplode in un boato liberatorio. Cinque minuti più tardi Vormer va a tanto così dal servire il bis con un calcio da fermo dal limite dell’area, questa volta, però, spostato sulla destra. Al 64’ la verticalizzazione improvvisa di Clasie trova sulla fascia Boëtius, che prende palla, guarda al centro e premia l’inserimento al rimorchio di Immers; per il capitano dei Rotterdammers è un gioco da ragazzi mettere a segno la rete del raddoppio con un preciso piattone sinistro.

Al 70’ Schaken va via caparbiamente a due avversari e serve tutto solo davanti al portiere te Vrede, che controlla male e si vede chiudere lo specchio della porta dal disperato recupero di Marzo. Tre minuti più tardi Janmaat prova la sortita per vie centrali e serve in aerea Schaken, che viene atterrato da Kum. L’arbitro Vink ritiene che si trattasse di chiara occasione da rete e manda anzitempo sotto la doccia il centrale dei Superfriezen, ma il rigore calciato da Vilhena è una conclusione telefonata e Nordfeldt devia in corner, distendendosi sulla sua destra. Marco van Basten è letteralmente infuriato e manda ripetutamente a quel paese il cameraman vicino alla sua panchina. Nel finale c’è spazio per una grande conclusione al volo di Goossens che impegna severamente Nordfeldt dal limite dell’area. E’ l’ultima emozione di una gara che prometteva tanto spettacolo, ma ha rispettato ampiamente le premesse soltanto nella seconda frazione.

 

(foto tratta da telegraaf.nl)

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