Sunderland e Wembley: fine primo tempo

SUNDERLAND – Il cammino in League Cup sino alla finale è stato qualcosa andato oltre ogni aspettativa. Solitamente la strada verso Wembley per il Sunderland si infrangeva dopo un paio, al massimo tre turni. In questa stagione invece è successo qualcosa che nessun tifoso dei Black Cats avrebbe mai potuto pronosticare. Già la vittoria sul Chelsea, sebbene ampiamente rimaneggiato, aveva acceso negli occhi di decine e decine di tifosi quella speranza di poter assaporare una finale a Wembley, di percorrere quella lunga salita che porta fino a quell’arco e alla statua di Bobby Moore. La semifinale contro lo United ha innalzato ulteriormente le quotazioni per un’insperata finale. Una squadra che ha giocato senza paura, completamente diversa dalla stessa di inizio stagione.

Però il sogno del Sunderland e di migliaia di suoi tifosi di vincere un trofeo che manca in bacheca dal 1973 si è definitivamente spento al ’90 quando Jesus Navas ha portato a due lunghezze il vantaggio del City (clicca qui per la cronaca). È stata comunque una giornata che i tifosi dei Black Cats ricorderanno per tutta la vita, visto che molti di loro per motivi soprattutto anagrafici non hanno mai avuto la possibilità di provare l’ebrezza di una finale giocata nel tempio del calcio inglese. Un’occasione sprecata ma che lascia l’amaro in bocca soltanto a metà. Per buona parte, in particolar modo durante la prima frazione di gioco, il Sunderland ha mantenuto molto alti gli standard mettendo sotto più e più volte gli avversari.

Questa squadra, che un allenatore come Gus Poyet sta trascinando a livelli impensabili fino a qualche mese fa, dev’essere motivo di orgoglio per i suoi tifosi. Il capitolo Wembley comunque non è ancora del tutto chiuso, perché basterebbe superare ancora un turno di FA Cup e i Black Cats potrebbero ritrovarsi nuovamente sullo stesso palcoscenico per le eventuali semifinali. Questa sconfitta non cambia assolutamente nulla, anzi,dopo un uscita a testa lata da questa finale, rafforza la squadra nel credere di riuscire a raggiungere la permanenza in Premier League, che rimane l’obiettivo principale della stagione.

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