Bundesliga – Inciampa il Gladbach, Norimberga al cardiopalma, Stoccarda e Friburgo in coma

BUNDESLIGA, VENTIDUESIMA GIORNATA

BORUSSIA M’GLADBACH – HOFFENHEIM 2-2 – Doveva essere la gara della svolta. E’ stata, invece, l’ennesima partita dei rimpianti. Prosegue il momento negativo del Gladbach, che buca l’appuntamento con i tre punti per la quinta volta consecutiva. Eppure, la partita era nato sotto buoni auspici per i fohlen, che passano in vantaggio al quarto minuto con Herrmann, lesto ad approfittare di uno “svirgolone” di Casteels e bravo a superare lo stesso portiere belga con una bella palombella da fuori area. La squadra di Favre, al diciottesimo, trova il secondo gol con Jantscke, che insacca di testa un corner calciato da Raffael. Il Gladbach si chiude, mentre l’Hoffe, lemme lemme, inizia a guadagnar campo e si rende pericoloso nel finale di frazione; il primo tempo, però, termina con i padroni di casa in vantaggio di due reti. L’Hoffe inizia a crederci con maggior convinzione. E al cinquantasettesimo accorcia le distanze con Firmino, che insacca di testa un preciso cross in corsa di Volland. I fohlen si scuotono, creano tre occasioni da gol, ma non riescono a superare Casteels per la terza volta. L’Hoffe, a otto minuti dal fischio finale, trova il pareggio grazie a Salihovic, che insacca dagli undici metri.

STOCCARDA – HERTHA BERLINO 1-2 –  E sono sette! Ennesima sconfitta per lo Stoccarda, giunto ormai alla settima sconfitta consecutiva e agguantato dall’Amburgo (autore del colpaccio di giornata sul Dortmund) al terzultimo posto a quota diciannove punti. La partita si sblocca al quinto: Ramos riceve palla in area – attrae a sé due difensori – e scarica per Kobiashvili, che batte Ullreich con un preciso destro rasoterra ad incrociare sul secondo palo. Lo Stoccarda non brilla, ma per alcuni tratti si fa preferire all’Alte Dame. Il gol del pareggio di Boka, giunto in chiusura di primo tempo,  è il giusto premio per gli uomini di Schneider: angolo di Maxim, Kraft respinge di pugno e cade in area, Boka raccoglie la sfera ed effettua un potente tiro che s’insacca in fondo alla rete. La gara nel secondo tempo è decisamente più vivace e gradevole. I padroni di casa giocano meglio, reclamano due calci di rigore ( fallo di mano di Hosogai e contratto in area Maxim-Schulz), ma poi, a soli tre minuti dal termine, soccombono: Cigerci esegue una punizione dal lato destro, Wagner stacca imperiosamente di testa e batte Ulreich. Lo Stoccarda si lecca le ferite, mentre la neo- promossa Hertha continua a sognare l’Europa.

NORIMBERGA – EINTRACHT BRAUNSCHWEIG 2-1 – Non ci si è di certo annoiati al Grundig Stadion di Norimberga, dove i padroni di casa – in uno scontro diretto di capitale importanza –  hanno avuto la meglio sul Braunschweig. Gli ospiti, sull’onda dell’entusiasmo per il successo colto contro l’Amburgo, partono decisamente meglio dei locali, rendendosi spesso pericolosi dalle parti di Schafer. Al trentaduesimo, il Norimberga resta in dieci a causa del rosso rifilato a Nillson, autore di un fallo da ultimo uomo ai danni di Nielsen. Passano solo due minuti, e l’Eintracht sblocca il match: angolo di Theuerkauf indirizzato in piena area di rigore, il minuto Kumbela stacca di testa in mezzo agli spilungoni bavaresi e batte Schafer. Il Norimberga rischia di capitolare definitivamente al quarantunesimo, ma Schafer si supera e para un rigore tirato in malo modo da Kumbela. Nella ripresa entra in campo un altro Norimberga, che ribalta la situazione nei primi centottanta secondi: palla al centro, tre passaggi e Kiyotake lascia partire un potente destro su cui Petkovic nulla può; al quarantasettesimo, dopo solo sessanta secondi dal gol del pari, Drmic serve Pekhart, che non fallisce a tu per tu con Petekovic e porta in vantaggio i suoi. Le emozioni, però, non sono ancora finite. Al sessantaquattresimo, l’arbitro concede un altro rigore a favore del Braunschweig, per un presunto contatto fra Pinola e Nielsen: dal dischetto si presenta Bikacic, che emula Kumbela e si fa ipnotizzare da Schafer. La sagra dell’errore del dischetto, però, non è ancora terminata. A venti dal termine, infatti, è il turno del Norimberga, che fallisce un calcio di rigore con Kiyotake. Nel finale, l’Eintracht prova con tutte le forze a pareggiare l’incontro, il Norimberga, però, fa buona guardia e porta a casa un successo che, in soldoni, vale almeno sei punti.

FRIBURGO – AUGSBURG 2-4 – La sorpresa dello scorso anno (il Friburgo), al cospetto dalla rivelazione di questa stagione (l’Augsburg). Questa è la locandina esibita alla vigilia del match del Dreisamstadion, dove è stata confermata la tendenza di quest’anno: l’Augsburg fa davvero paura. Molto bello il gol che, al settimo, porta in vantaggio l’Augsburg: Werner raccoglie una sponda di Hahn, brucia due difensori avversari e fulmina Baumann. La risposta dei padroni di casa, però, non si fa attendere. Passano solo dieci minuti e Schmid, con una splendida punizione telecomandata, trova il gol del pari per la compagine di Streich. La partita viaggia sui binari dell’equilibrio fino al settantatreesimo, quando Mehmedi raccoglie una respinta di testa della difesa ospite e lascia partire un potente collo destro che s’insacca sul secondo palo. Friburgo in vantaggio. Ma la reazione dei bavaresi è veemente. Cinque giri di lancette e Verhaegh, al termine di una bella combinazione con Esswein, brucia Baumann sul secondo palo. Il Friburgo è in bambola e, dopo solo sei minuti, subisce il terzo gol: Verhaegh crossa in mezzo, i centrali difensivi locali non tengono bene le posizioni, Altintop raccoglie la sfera e batte il portiere ospite con un piatto destro sul primo palo. Nel finale, l’Augsburg cala il poker con Hahn, autore di un bel sinistro che s’insacca imparabilmente alle spalle di Baumann.

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