Monaco – Reims 3-2: All’ultimo secondo Kurzawa allontana le critiche. Sconfitta immeritata per gli ospiti

L’assenza di Falcao si fa sentire eccome. A dirla tutta però i gol arrivano comunque ma quello che manca è un vero bomber d’area di rigore. Al Parco dei Principi si presenta una delle più belle novità del campionato, il Reims di Fournier. Gli ospiti partono infatti benissimo e al 7′ cercano di rendersi pericolosi con una conclusione di Mandi. Alla prima vera occasione però il Monaco passa in vantaggio. Dall’angolo di Joao Moutinho sbuca la testa di Germain che non da scampo a Placide. Al 13′ Riviere ha nei piedi la palla del 2a0 ma non riesce a concretizzarla. Verso la fine della prima frazione di gara è James Rodriguez a farsi vedere vicino alla porta degli ospiti, ma la sua conclusione esce malamente.La ripresa però è ben diversa. Se nel primo tempo gli uomini di Ranieri erano sembrati in grado di mantenere in pugno la partita nella ripresa il Reims dimostra tutte le sue qualità. Al 53′ arriva il pareggio grazie ad una grande azione di Oniangue che fredda Subasic in uscita. Nelle file del Monaco entrano subito dopo il gol Obbadi e Ocampos. Il nuovo vantaggio però non è frutto dei nei entrati ma di una magia del veterano. Toulalan s’inventa un grandissimo gol facendo partire una bordata da posizione defilata. La gioia dura pochissimo però perchè solo 5′ più tardi una punizione innocua dalla trequarti diventa letale per l’erroraccio compiuto da Subasic che al posto di acchiappare il pallone sbatte contro un avversario permettendo ancora una volta ad Oniangue di battere in rete. Ranieri getta nella mischia anche Berbatov ma li davanti c’è poco feeling. A 8′ dal termine Mandi atterra Kurzawa con una mossa di karate e si becca un rosso giustissimo. Il finale è caldissimo, Fournier protesta per i 5′ di recupero. Ma negli ultimi secondi, un cross di Ocampos trova pronto in area James Rodriguez che con il piatto centra il palo la cui respinta trova prontissimo Kurzawa che scaccia le paure, avvicina il Paris Saint Germain e soprattutto allontana le critiche.