Barcellona-Malaga 3-0, si chiude al meglio una settimana folle

Si è chiusa come meglio non poteva la settimana più folle degli ultimi anni del Barcellona: 3-0 al Malaga per la prima al Camp Nou da presidente di Josep Maria Bartomeu, nuovo numero uno blaugrana dopo le clamorose dimissioni di Rosell per lo scandalo legato all’acquisto di Neymar. In un ambiente forse ancora scioccato dalle vicende degli ultimi giorni, il Barça ha sciorinato gran calcio e, dopo due pareggi di fila in campionato, è tornato a conquistare tre punti respingendo l’assalto alla vetta del Real Madrid.

Non che il Malaga di Schuster potesse impensierire più di tanto l’armata catalana: dopo un buon inizio di stagione, gli andalusi sono crollati e hanno cominciato il 2014 come peggio non si poteva: un punto in quattro partite e, soprattutto, zero gol segnati. Se poi Santa Cruz, l’unico centravanti di rango a disposizione del tedesco vista l’indisponibilità di El Hamdaoui e comunque di certo non un bomber, si infortuna dopo nemmeno mezz’ora, allora è notte fonda.
Gran primo tempo del Barcellona, provo degli infortunati Neymar e Iniesta: Caballero, alla centesima col Malaga, fa gli straordinari sulle conclusioni di Piqué, sul cross lezioso di Dani Alves e viene salvato anche dal palo dopo un tocco dolce di Alexis Sanchez, di gran lunga il più in palla dei suoi. Il Malaga, come tutti al Camp Nou, fatica ad uscire dalla propria metà campo ma trova in Pawlowski un protagonista inaspettato: il polacco, del quale in questa stagione si sono visti sprazzi di talento solo nella trasferta di Valladolid, mette in ansia la difesa di casa e conquista un calcio di punizione sulla trequarti alla mezz’ora. Sugli sviluppi, gran colpo di testa di Angeleri e bella risposta del sempre positivo Valdes. Non c’è da scherzare, il Barcellona lo capisce e passa in vantaggio con Piqué, che perfora Caballero al 40′ con una conclusione da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un corner.

Ad inizio ripresa il match prende la sua definitiva direzione: il primo brivido è per i tifosi di casa che applaudono il salvataggio quasi sulla linea di Jordi Alba sul pallonetto ancora di Pawlowski. Dopo poco arriva il palo di Piqué, antipasto del 2-0 di Pedro: Messi, buona partita ma lontana dai suoi standard, serve il canario in profondità, Pedro rientra sul destro e batte Willy. Dopo una bella parata di Valdes su una conclusione dalla distanza, arriva il tris: ancora Messi, che si gira in un fazzoletto, a servire Pedro, stavolta l’ala serve sul palo opposto Sanchez che trova il meritato gol. Fanno 12 reti stagionali per il cileno, “pichichi” del Barcellona proprio assieme a Pedrito. La partita si chiude lì, il Barça non accelera, il Malaga si “accontenta”. Martino spera che la prossima settimana sia un filo meno agitata di quella appena terminata.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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