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Hertha Berlino – Werder Brema 3-2 – L’Alte Dame vede l’Europa, il Werder rimane ai margini della zona retrocessione

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HERTHA BERLINO – WERDER BREMA 3-2 –  A Berlino si continua a sognare, a Brema torna fortissimo  l’incubo retrocessione. L’anticipo della sedicesima giornata di Bundes, penultima del girone d’andata prima della lunga pausa natalizia, ci restituisce l’Hertha al sesto posto, ultima piazza utile per l’accesso in Europa League, mentre il Werder, che non vince per il quinto turno consecutivo (un solo conquistato, venti gol subiti), resta ai margini della zona retrocessione. Nell’Hertha, Luhukay lascia in panchina Allagui, nel Werder, invece, Dutt stupisce tutti: parte titolare Gebre Salessie e si accomoda in panchina capitan Fritz .

Avvio di gara piacevole, ma privo di azioni da gol: l’Hertha prova a fare il match, il Werder si difende e prova a ripartire in contropiede. Al quindicesimo, alla prima vera occasione da gol, gli ospiti passano in vantaggio grazie a Petersen che, servito a rimorchio da Hunt, infila il pallone nell’angolino sinistro della porta difesa da Kraft. La reazione dei padroni di casa  non si fa attendere. Passano solo centoventi secondi e l’Hertha, complice un ingenuo fallo di Gebre Salessie ai danni di Skjelbred, ottiene un calcio di rigore: dal dischetto si presenta Ramos, che spiazza Wolf e pareggia i conti. La partita è divertentissima. Dopo un solo giro di lancette, il Werder sfiora il vantaggio con Elia, autore di un colpo di testa che termina di poco alto sopra la trasversa. Al venticinquesimo, però, sono i padroni di casa a passare in vantaggio: Skjelbred lancia nello spazio Ramos, che beffa Bargfrede, supera Caldirola e, in scivolata, batte Wolf in uscita. I berlinesi insistono, sfiorano il terzo gol in un paio di circostanze con Ronny ma, al trentaduesimo, soccombono: splendida triangolazione Hunt-Petersen-Hunt e “piattone” vincente di quest’ultimo. Gli ultimi dieci minuti non riservano ulteriori sorprese: si va al riposo sul punteggio di 2-2.

La ripresa prende subito una china favorevole per l’Alte Dame. La squadra di Luhukay, infatti,  passa in vantaggio dopo solo due minuti: cross dalla sinistra di Cigerci per l’inserimento dal lato opposto di Pekarik; lo slovacco, lasciato completamente solo dalla disattenta difesa ospite, stacca di testa costringendo al miracolo Wolf, che nulla può, però, sul comodo tap-in di Ronny. L’Hertha, memore delle disattenzioni difensive del primo tempo, gioca in maniera decisamente più ordinata, non corre rischi e non ne crea alla squadra avversaria.  Anche il Werder, pur dimostrandosi leggermente più propositivo dell’Hertha, non riesce mai ad impensierire la porta di Kraft. Ma a pochi minuti dal termine, dopo una buona occasione occorsa a Ndjeng, gli ospiti vanno vicinissimi al pareggio: Hunt batte un insidioso calcio di punizione, Kraft respinge difettosamente la sfera che, lemme lemme, s’avvicina alla linea di porta, ma Kobiavshili – in anticipo anche sull’accorrente Elia – spazza alla “viva il parroco” e salva il risultato. Vittoria meritata per l’Hertha, che ha creato un numero maggiore di occasioni da gol ed ha esibito un calcio più piacevole e organizzato. Ed ora, prima della tanto sospirata pausa invernale, Hertha e Werder sono attese a delle sfide particolarmente difficili: i berlinesi, infatti, saranno di scena a Leverkusen, mentre i biancoverdi riceveranno la visita del Borussia Dortmund. Difficile, per entrambe, trovare i tre punti sotto l’albero…..

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