Barcellona-Granada 4-0: il virus Fifa non ferma i blaugrana

BARCELLONA GRANADA. Valdes, Dani Alves, Jordi Alba, Xavi, Messi. Citando solo i titolari. Nonostante le tanti – e pesantissime – assenze, il Barcellona batte il Granada 4-0 al Camp Nou, tredicesima vittoria su quattordici uscite in campionato, e stacca momentaneamente di sei e nove punti Atletico Madrid e Real Madrid, impegnate stasera contro Getafe e Almeria.

Martino schiera un undici praticamente obbligato: è Piqué, e non Puyol, ad affiancare Bartra al centro della difesa, Pedro è preferito a Sergi Roberto con Fabregas che arretra a centrocampo. Neymar è il falso nueve, pericolo numero uno per la difesa del Granada, discreto protagonista di questa prima parte di Liga e, soprattutto, con alle spalle un buon ruolino in trasferta.
Nonostante i ritmi bassi e il poco pressing, il Barça colleziona tre buone occasioni nei primi 15 minuti: prima Sanchez impegna Roberto dopo uno spunto apprezzabile, poi è Iniesta a testare i riflessi del portiere andaluso con una conclusione dal limite. Roberto, però, compie la parata più importante sulla spizzata di Sanchez, che avrebbe potuto far meglio sul cross perfetto di Neymar. Il Barcellona passa in vantaggio al 20′: il giovane terzino destro francese Foulquier travolge Fabregas in area di rigore, Iniesta trasforma alla perfezione il penalty. Il Granada si scuote e, quasi inaspettatamente, sfiora il pari due volte, sempre con Piti: l’ex attaccante del Rayo colpisce una clamorosa traversa con una conclusione dai 30 metri, poi impegna Pinto che si scrolla un po’ di tensione dalle spalle e si gode l’ovazione del Camp Nou. Poco prima dell’intervallo, altro rigore e 2-0 Barça: Fran Rico commette fallo su Iniesta, don Andres lascia la scena a Fabregas che non dà scampo a Roberto.

Il Granada, con merito, non molla e lotta anche nel secondo tempo, aperto da una buona occasione sprecata dal comunque positivo El Arabi. Pedro conferma poco dopo lo scarso momento di fiducia calciando incredibilmente alto da posizione comodissima, al centro dell’area di rigore. Il 2-0 tiene ancora in vita gli ospiti che, però, restano in dieci a metà ripresa per la doppia ammonizione di Iturra. Al 71′, la partita si chiude: prima Nyom, dopo una gran cavalcata sulla destra, si ritrova a tu per tu con Pinto senza però riuscire a perforarlo, poi sul capovolgimento di fronte Neymar – autore di una prova opaca – serve Sanchez che batte Roberto con un tocco sotto. Il 3-0 consente a Martino di far esordire il giovane Traoré, fisico già impressionante ma tecnica da sgrezzare. Nel finale, poi, Fabregas riesce a mandare in gol anche Pedro che, finalmente, può tornare a mostrare il suo splendido sorriso. Finisce 4-0, punizione forse troppo pesante per i ragazzi di Alcaraz ma risultato da non sottovalutare per quelli del “Tata”.

About Alfonso Alfano 1806 Articoli
Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.