RUSSIA SERBIA – A Dubai andava in scena una sfida affascinante che metteva di fronte Russia e Serbia, iniziamo col dire che non è stata la partita più bella del mondo, nonostante fosse prevedibile visto che si trattava di una semplice amichevole. Una Serbia che deve definire anche il futuro, visto il probabile addio di Sinisa Mihajlovic in chiave Sampdoria. Veniamo al campo: i primi 30 minuti sono molto lenti e le occasioni sono poche. Si combatte sopratutto a centrocampo dove in realtà sono molti i falli commessi da entrambe le nazionali, nonostante sia un’amichevole le due squadre non tirano indietro la gamba questo perchè ci sono molti calciatori che vogliono mettersi in mostra per mantenere il posto in nazionale, principalmente nel gruppo serbo – nonostante Sinisa Mihajlovic sembra pronto a lasciare il suo posto come ct – visto che più o meno per quanto riguarda la nazionale Fabio Capello le sue scelte le ha fatte. Dopo il trentesimo minuto la partita si accende merito della Russia che trova il goal del vantaggio con il grande tiro di Shirokov – capitano questa sera contro la Serbia – che viene respinto dall’estremo difensore serbo sul pallone arriva però Samedov che non può sbagliare 1-0 Russia. Passano appena 60 secondi e la Serbia trova il pari, brutta la fase difensiva della Russia, il pallone finisce sulla testa di Djordjevic – calciatore seguito dalla Lazio per la prossima stagione e di proprietà del Nantes – che deposita il pallone in rete per il pari. Nel finale di primo tempo non mancano le occasioni sopratutto alla Russia che sfiora il gol in diverse circostanze – la più clamorosa con la punizione di Shirokov – ma anche la Serbia con Djordjevic potrebbe passare in vantaggio.
La ripresa si apre con la Russia alla ricerca del gol del vantaggio, con invece la Serbia chiusa che prova in contropiede a fare male alla retroguardia russa. La prima conclusione verso la porta avversaria è però portata dalla formazione slava con la punizione di Kolarov che però non impensierisce l’estremo difensore russo. Non succede molto apparte un buon possesso palla della Russia, e qualche contropiede ben fatto dalla Serbia ma non ben rifinito dagli attaccanti esterni. Nel corso del secondo tempo – come prevedibile – sono molte le sostituzioni dei due selezionatori entrambi con un passato nel campionato italiano sia come calciatori che come allenatori. Qualche esperimento offensivo per la Serbia – nonostante la non certa permanenza del selezionatore sulla panchina slava – che prova prima Scepovic ( attualmente milita nella seconda divisione spagnola nello Sporting Gjion ) e Basta dell’Udinese nel trio alle spalle dell’unica punta; un’altro calciatore che milita la maglia di un club italiano è sceso in campo nel finale di gara senza però brillare particolarmente si tratta del centrocampista difensivo del Chievo Verona Radovanovic chiamato a sostituire il compagno Fejsa. L’occasione più importante per la Russia capita nei minuti finali della gara sul piede destro di Kokorin, ben servito da un traversone proveniente dalla fascia destra, ma il numero 9 da posizione complicata calcia alto sopra la traversa. Poche le indicazioni per i due allenatori, Capello dovrà migliorare la fase difensiva della Russia che oggi ha commesso diversi errori, soliti invece problemi per quanto riguarda il gioco per la Serbia dove l’unica nota lieta è la seconda gara in nazionale del giovane classe 1996 Zivkovic che ha dimostrato di poter giocare già a questi livelli molto alti.
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