Groningen-Az 2-1 – La partita dell’Euroborg tra i padroni di casa del Groningen e l’Az di Alkmaar si presentava alla vigilia come una gara caratterizzata da un sostanziale equilibrio. Le due squadre, che occupano la zona medio alta della classifica, si distanziavano di due sole lunghezze e giocano un calcio propositivo e frizzante. La filosofia del “prima non prenderle” non è di casa a queste latitudini e spesso le due squadre giocano match ricchi di spettacolo e occasioni da gol. Nonostante i moduli speculari (entrambe le squadre giocano col 4-3-3 ndr), una situazione di classifica pressoché identica e la comune filosofia di gioco, le due squadre vivono due momenti profondamente diversi. Il Groningen è una squadra molto giovane, senza ambizioni di vittoria del campionato e molto spesso è chiamato a recitare il ruolo di rompiscatole specie nei match casalinghi. Il campionato vinto nel 2008-09 e la coppa d’Olanda conquistata lo scorso maggio hanno alimentato le illusioni e le pretese della società e dei tifosi dell’Az. Il miracolo sportivo è però concettualmente un fatto isolato. Per queste ragioni, l’esonero del tecnico Verbeek a poche ore dal successo interno contro il Psv lascia davvero perplessi. Il rapporto con alcuni elementi dello spogliatoio si era incrinato ma il suo esonero non è stato certo propizio. I Cheese Farmers, dopo essersi fatti raggiungere sul pari al 90’ della gara di Europa League giocata tra le mura amiche contro i greci del Paok, vengono sconfitti dal Groningen al termine di un match combattuto e molto tirato. Protagonista, come nella gara contro il Psv, ma questa volta in negativo è stato il difensore Viergever, che con una sfortunata autorete ha permesso ai padroni di casa di ottenere il vantaggio momentaneo. Sei minuti più tardi è l’ala islandese Gudmundsson a siglare il pareggio. Al 70’, però, van de Looi azzecca la mossa vincente sostituendo l’ungherese Adorján col sedicenne Richairo Zivkovic. Passano pochi secondi dal suo ingresso sul terreno di gioco e Zivkovic, già 8 presenze e due gol in questo campionato, mette a segno la terza rete di questo suo esaltante inizio di stagione trafiggendo Alvarado e mandando in visibilio l’Euroborg. A Groninga ne sono certi: è nata una stella. In attesa di conferme, i bianco verdi si godono i tre punti, il sorpasso nei confronti dell’Az e l’approdo nelle zone nobili della graduatoria. La dirigenza dei Cheese Farmers dovrà riflettere a lungo sulla scelta di esonerare un sergente di ferro come Verbeek che può non piacere a tutti ma, di sicuro, aveva sempre presente il termometro della situazione.
Vitesse-Feyenoord 1-2 – Gara di alta classifica quella disputata al Gelredome di Arnhem tra due squadre, Vitesse e Feyenoord, che fanno del gioco offensivo la cifra distintiva del proprio modo di interpretare il calcio. Moduli speculari, tanta corsa, battaglia su ogni pallone: questi gli ingredienti principali della gara combattuta e vinta da un Feyenoord più preciso e cinico sotto porta rispetto ai padroni di casa. Bosz conferma la squadra che, mercoledì scorso nel recupero della sesta giornata contro il Den Haag, è stata superata di misura al termine di una gara molto equilibrata. Tutti gli occhi sono puntati sul giovanissimo georgiano Qazaishvili diventato il faro del centrocampo dei giallo neri e sul talenutuoso fantasista brasiliano Lucas Piazon, arrivato in estate in prestito dal Chelsea dopo una stagione non esaltante giocata in Liga col Malaga. Dal canto suo, Ronald Koeman effettua due cambi rispetto alla gara casalinga vinta contro il Den Haag: nel terzetto di centrocampo Vormer prende il posto di Immers, mentre in avanti, confermatissimi Boetius e Pellè, la novità è rappresentata da Armenteros in campo dal primo minuto al posto di Schaken. I Rotterdammers partono fortissimo e nel giro di due minuti tra il 18’ e il 20’ passano in vantaggio e poi raddoppiano grazie alle reti di De Vrij e del bomber salentino Graziano Pellè. Il centrale difensivo è bravissimo a deviare a rete con un sinistro al volo il calcio d’angolo battuto dalla sinistra di Clasie su cui Pellè non era riuscito ad arrivare. Cinquanta secondi più tardi Janmaat si invola sulla fascia destra, serve Armenteros che mette in mezzo per Pellè, il colpo di testa del capocannoniere del torneo è implacabile e trafigge Velthuizen. A quattro minuti dalla fine Havenaar accorcia le distanze lasciando presagire un finale thrilling. Il forcing offensivo dei padroni di casa sospinti dal calorosissimo pubblico locale però non sortisce gli effetti sperati. Il Feyenoord si porta a due punti dalla vetta, il Vitesse rimane nelle zone nobili della classifica confermandosi una squadra tosta, quadrata e difficile da battere.
Psv-Waalwijk 2-1 – Chi aveva pronosticato una partita dall’esito scontato si è dovuto ricredere. Al Philips Stadion di Eindhoven i padroni di casa hanno impiegato ben 88’ per archiviare la pratica Waalwijk. Vincere, dopo aver giocato in trasferta una gara estenuante dal punto di vista fisico come quella vinta dal Psv a Odessa contro gli ucraini del Chornomorets, non è mai semplice neppure contro una squadra tecnicamente inferiore come il Waalwijk, reduce da cinque sconfitte consecutive in campionato. Rispetto alla gara di Europa League Phillip Cocu inserisce la punta slovena Matavz al posto del giovane Locadia. Il copione della partita appare chiaro fin dall’inizio con la manovra dei padroni di casa che non trova soluzione di continuità e i gialloblù che provano a difendersi in modo ordinato, coprendo tutti gli spazi e facendo densità a metà campo anche con le punte Joachim e Castelen pronte ad abbassarsi dietro la linea della palla e a pressare i portatori di palla avversari. Al 23’ i padroni di casa passano con la rete dello svedese Ola Toivonen, ma a pochi secondi dal termine della prima frazione gli ospiti trovano il pareggio con Braber. Nel secondo tempo il forcing offensivo dei Boeren è asfissiante e agli ospiti non resta che alzare le barricate a difesa del preziosissimo pari. Al 85’ il mediano Duits si guadagna il secondo cartellino giallo della partita e viene mandato anzitempo sotto la doccia dal direttore di gara Janssen. Tre minuti più tardi Locadia, subentrato a Maher al 84’, trova il guizzo vincente facendo impazzire di gioia il Philips Stadion. I Boeren riacciuffano il Twente in testa alla classifica al termine di una gara in cui avevano tutto da perdere. La salvezza del Walwijk non passa certo da gare proibitive come quella di oggi ma il pareggio sfuggito nel finale non può che lasciare l’amaro in bocca. La prestazione, però, deve far ben sperare per il prosieguo del torneo.