LIGA REAL MADRID-ATHLETIC BILBAO – Terza giornata di Liga e Carlo Ancelotti, chiamato a dare la prima risposta significativa al campionato, perché sì, sei punti sono in cassaforte, ma il popolo blanco vuole un gioco più convincente e una squadra non rischi così tanto dietro. Ormai Diego Lopez è diventato titolare inamovibile e anche quest’oggi è in porta al posto di Iker Casillas. La squadra di Ancelotti si schiera con il consueto 4-2-3-1 con il stellare poker avanzato costituito da Isco, Di Maria, Cristiano Ronaldo e Benzema. L’Athletic Bilbao non vince a Madrid dal 2005, quando ci pensarono le reti di Iraola e Del Horno a portare a casa la vittoria, la partita è una delle più sentite in terra basca e l’allenatore Valverde schiera la squadra con il 4-2-3-1 che in fase d’impostazione si trasforma in 4-3-3, assente Ander Herrera che viene dato vicinissimo al Manchester United, che viene sostituito da Mikel Rico all’esordio stagionale con la maglia dei Leones, in porta viene confermato Iago Herrerin che sembra ormai aver superato nelle gerarchie Iraizoz, la squadra punta tutto sulla qualità a centrocampo di Benat, che ancora non si è espresso al massimo e sulle fasce con Muniain e Susaeta.
La partita inizia con ritmi lentissimi con il primo corner battuto addirittura al 13°, la squadra di Valverde difende in modo ordinato mentre i blancos si producono in uno sterile possesso palla. Dopo 20 minuti d’assestamento la gara inizia ad accendersi e Di Maria, ben lanciato in profondità da Modric, prova il pallonetto dai 25 metri però colpisce male chiamando al semplice intervento il portiere classe 88 Herrerin. Il Real continua a crescere con CR7 che va vicino al gol con un tiro che viene deviato da Herrin a fin di palo. I Leones non riescono ad uscire dalla propria metà campo e al 26° arriva il gol d’Isco, fantastico l’assist di Benzema, ma il tutto avviene grazie alla complicità di Iraola che non sale insieme alla linea difensiva. L’Athletic cerca la reazione su calcio di punizione, ma il tiro di Benat si spegne a pochi centimetri dalla porta di Lopez. Al 40° Ronaldo rischia l’autogol deviando in modo involontario la palla di poco alto sopra la traversa, nei minuti di recupero, però, il portoghese chiude virtualmente la partita, segnando di testa sugli sviluppi di calcio di punizione dalla trequarti, la difesa si addormenta permettendogli di colpire la palla in modo indisturbato.
Nella ripresa l’Athletic entra in campo più aggressivo con Moran e De Marcos che entrano per Iturraspe e Rico, così facendo Valverde boccia quasi tutto il centrocampo basco. Biancorossi pericolosi al 54° con Iraola, che ben servito da Muniain non piazza il pallone rendendo semplice la parata a Lopez. L’Athletic con il tempo si spegne e il Real ritorna padrone del gioco e al 71° trova anche il tris con la doppietta d’Isco, il tiro però viene deviato da Benat. L’Athletic ha l’ultimo scatto d’orgoglio con Ibai che segna il gol del 3-1, poi episodio dubbio all’80° con Sergio Ramos che atterra Susaeta che non viene sanzionato dall’arbitro, poi Ancelotti da spazio dalla panchina ai canterani Jesé e Carvajal oltre a Casemiro. La partita termina 3-1 (clicca qui per gli highlights) , risultato giusto per quello che si è visto in campo.
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