Barcellona, chi è il colpevole della partenza di Thiago?

BARCELLONA THIAGO ALCANTARA BAYERN MONACO. Un caso senza precedenti. Siamo di fronte a un caso che può stabilire un prima e un dopo nei contratti con i “canterani”. La partenza di Thiago non ha precedenti nel Barcellona. Per la prima volta, un giocatore cresciuto in caso, che viene da tre stagioni nella rosa della prima squadra, se ne va per volontà propria e utilizza una clausola di rescissione, anche se al finale è stato pattuito un prezzo leggermente superiore col Bayern. Dopo otto anni nel club, a 22 anni appena compiuti e con l’aureola della recente vittoria nell’Europeo Under 21 con la Spagna, di cui è stato gran protagonista, il figlio maggiore di Mazinho prende la decisione di volare a Monaco di Baviera, per mettersi agli ordini di Guardiola senza che il club potesse evitarlo.

Accade per colpa di una clausola mal pensata e che pregiudica gravemente la società a favore del giocatore. Qualcosa di mai visto. Qualcuno deve assumersi la responsabilità che questa clausola sia passata da 90 a 18 milioni di euro quasi per magia. Se il Barcellona lo blindò a suo tempo con una clausola da 90 milioni, è perché sapeva di aver tra le mani un calciatore di gran futuro. Perché non è stato stabilito un prezzo non tanto inferiore in caso di poco utilizzo in prima squadra? Evento, tra l’altro, che può essere considerato normale. L’agente del giocatore, Pere Guardiola, ha fatto il suo, la colpa è di chi, nel club, ha accettato una clausola così ridicola.
Se consideriamo che il Real Madrid ha pagato un quasi sconosciuto come Illarramendi 39 milioni di euro, la cessione di Thiago – per quanto il Barcellona si affanni a ricordare che sono stati incassati 25 milioni – è un cattivo affare, considerato che con quella cifra non potrà essere acquistato nessun calciatore dello stesso livello. Non osiamo immaginare le polemiche che si scateneranno se si dovesse infortunare un centrocampista titolare. Nella stagione che porta al Mondiale, avere una panchina affidabile è la miglior soluzione. Con una clausola tra i 40 e i 50 milioni, il Bayern non l’avrebbe preso, e oggi Thiago sarebbe regolarmente al raduno del Barça. Se Thiago avrà successo in Germania sarà il trionfo di Guardiola e il disastro della direzione tecnica del club che non ha saputo trattenerlo. Al contrario, se Thiago non sarà titolare e giocherà poco come col Barcellona, cominceranno a venir fuori tutti quelli che ora se ne restano in silenzio. Il tempo, giudice inesorabile, metterà ognuno al suo posto. Ma la sensazione è che un canterano con futuro se ne va attraverso una porta secondaria, per molto meno di quello che vale

Josep Maria Casanovas, Sport

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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