Liga, Siviglia – Valencia 4-3: Il Poker di Negredo spegne i sogni del Valencia

Si sa, l’ultima giornata può essere di differenti sfaccettature. C’è chi la gioca in tranquillità dopo aver acquisito qualcosa, c’è chi si gioca tutto e c’è anche chi nonostante non debba chiedere più nulla dal campionato ci tiene a far bella figura di fronte al proprio pubblico. Quest’ultimo aspetto è quello che più si lega all’atteggiamento del Siviglia di stasera, che rende onore al proprio pubblico e spezza i sogni di un Valencia che sino all’ultimo a cercato di riaprire una gara veramente pazza. La squadra di casa è da subito pericolosa con Rakitic prima e Negredo poi ma tutte e due le conclusioni non centrano la porta. Al 12′ alla prima occasione gli ospiti sbloccano il risultato quando Banega spacca a metà il centrocampo avversario e fa partire una conclusione che s’insacca all’incrocio dei pali. Al 22′ il Valencia va vicinissimo al gol del raddoppio con Soldado che di testa sfiora il gol.Due minuti più tardi lo stesso Soldado coglie una traversa. Il finale di tempo per Los Xotos è da horror, al 40′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo la sponda di testa di Gary Medel innesca la magia della serata, una rovesciata splendida da Alvaro Negredo che firma il pareggio. Le ripartenze degli uomini di Emery sono fatali, Jesus Navas si beve Mathieu che lo stende, è rigore. Negredo dal dischetto  non sbaglia.

Il secondo tempo si apre con un Valencia che cerca il tutto per tutto ma lasciando troppi spazi. Al 56′ Joao Moreira mette in mezzo un cioccolatino che Soldado deve solo spingere dentro. L’entusiasmo del pareggio dura pochissimo, al 57′ Negredo porta ancora in vantaggio i suoi. Poco più tardi è ancora la punta spagnola, su assist di Rakitic, a far scoppiare di gioia il pubblico del Pizjuan e a coronare la sua splendida prestazione. Sul finale Soldado sigla la doppietta personale riaprendo la gara ma solo per pochi istanti. Il Siviglia vince e la gara e condanna il Valencia all’Europa League.

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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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