Steve McLaren non è più l’allenatore del Twente. L’inglese ha rassegnato le sue dimissioni dopo la sconfitta di sabato ad Heerenven, l’ennesima battuta d’arresto in un inizio 2013 da dimenticare per i tukkers (nessuna vittoria nel 2013, dal primo al quinto posto nel giro di due mesi). La notizia è stata colta con estrema sorpresa in Olanda, dove comunque nelle ultime settimane si erano moltiplicate le critiche all’ex manager della nazionale inglese, vincitore della Eredivisie nella sua prima avventura alla guida del Twente (è ritornato poi la scorsa estate dopo le esperienze al Wolfsburg e al Nottingham Forest). McLaren lascia al suo sostituto, Alfred Schreuder, la squadra di Enschede al quinto posto in classifica, a -1 dal Vitesse quinto e a -6 dal Psv capolista. Ecco le sue parole:
“Dopo la sconfitta di sabato ho avuto un incontro col presidente, ed abbiamo cercato di trovare una soluzione per il bene del club. La chiave della stagione è di certo il posizionamento tra le prime quattro e l’accesso diretto alle competizioni europee, obiettivo che è ancora ampiamente alla portata; le critiche e l’ambiente negativo rischiano però di compromettere quest’obiettivo. Anche i tifosi stanno reagendo male a questo periodo e, visto che di fronte ci sono due partite in casa, abbiamo ritenuto fondamentale che il pubblico appoggiasse la squadra in un momento tanto delicato.
Avrei avuto qualche rassicurazione in più sul mio futuro, che però non ci sono state; è per questo che alla fine abbiamo deciso di interrompere il nostro rapporto. Il Twente non può essere legato ad una sola persona; porterò sempre nel cuore questo club, lascio a dieci giornate dalla fine con la squadra pienamente in corsa per tutti i traguardi, e sono sicuro che i ragazzi finiranno tra le prime quattro. La vittoria nel 2010 è un ricordo indelebile: porterò con me tutti gli attestati di stima di tifosi, società e staff che ho ricevuto in questi anni”.