Trionfo del Borussia che, dopo il cocente k.o contro l’Amburgo, domina nettamente l’Eintracht. Klopp, orfano dello squalificato Lewandowski, opta per Schieber punta centrale con il classico terzetto delle meraviglie (Kouba-Gotze-Reus) alle sue spalle; in difesa, dopo le disastrose prove di Santana contro l’Amburgo e lo Shakhtar, rientra Subotic al centro della difesa, mentre a centrocampo spazio alla coppia Gundogan-Bender con Khel relegato in panchina. L’Eintracht, invece, schiera la migliore formazione possibile, con Lakic prima punta, Aigner-Meier- Inui trequartisti e la coppia centrale ( fin qui fra le migliori della Bundesliga) Rode-Schwegler davanti alla difesa.
L’avvio del BvB è da grande squadra e costringe l’Eintracht sulla difensiva sin dalle prime battute. I rossoneri – come tutti sanno – non fanno della fase difensiva il proprio punto di forza, e dopo otto minuti di continui attacchi gialloneri crollano: Gundogan serve sulla trequarti Gotze che, con un fantastico tocco di prima, mette Reus davanti a Trapp per il vantaggio schwarzgelben. La squadra di Veh sbanda paurosamente. Al decimo, dopo un errato rinvio di Zambrano, Hummels guadagna palla e verticalizza benissimo per Reus che, in posizione di sospetto fuorigioco, batte Trapp per la seconda volta. Westfalen in festa, mentre l’Eintracht prova faticosamente a reagire. Intorno al ventesimo, Lakic stacca bene in area di rigore ma il suo colpo di testa esce di poco a lato alla sinistra di Weidenfeller. Alla mezz’ora l’episodio che, in linea teorica, potrebbe riaprire il match: Schieber, già sanzionato in precedenza con un cartellino giallo, viene espulso per un fallo ai danni di Oczipka ( gomitata in volo). Il Borussia, però, è più forte dell’inferiorità numerica e sfiora il terzo gol con Kouba. Sul finire del primo tempo, l’Eintracht sfiora il gol con Rode, ma il tiro del centrocampista rossonero esce a lato alla destra di Weidenfeller.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo: Borussia padrone del campo; Eintracht in difficoltà. Al tredicesimo, Subotic va vicinissimo al gol con un potente tiro di destro deviato – fortuitamente – da Anderson in calcio d’angolo. Dopo un’occasione fallita da Gotze e un’altra non concretizzata da Lakic, il Borussia segna il terzo gol: Gotze semina il panico nella retroguardia avversaria e serve un pallone magnifico per Reus, che, a porta sguarnita, realizza la prima tripletta in maglia schwarzgelben. L’Eintracht, al ventesimo, resta in dieci uomini a causa dell’espulsione di Inui ( doppia ammonizione). Nel finale, Weidenfeller si supera e devia in corner un potente destro del terzino rossonero, Jung.
Finisce in trionfo per i gialloneri, capaci di fornire una grande prestazione nonostante l’assenza pesantissima di Lewandowski. E dall’assenza del polacco ha beneficiato, indirettamente, Marco Reus, libero di inserirsi con maggiore regolarità nell’area di rigore avversaria e autore di una splendida tripletta. Bene anche Bender che, in talune circostanze, ha consentito a Klopp di schierare la difesa a tre, favorendo la spinta offensiva dei laterali e mettendo Gundogan ( sempre più leader della mediana giallonera) nelle condizioni migliori per poter creare gioco a metà campo. Male l’Eintracht, che anche in superiorità numerica ha sofferto la maggior classe e dinamicità dei più quotati avversari. Ma non è certo da Dortmund che passa il destino dell’Eintracht, che può ancora sperare in una miracolosa qualificazione alla prossima Champions League. Tutto ciò, nonostante Armin Veh….