Dopo un minuto di silenzio in onore di James Nolan, tifoso irlandese di 21 anni morto a giugno in Polonia, inizia il match tra Eire e Germania agli ordini del fischietto italiano Rizzoli. Le due squadre partono piano, la Germania dà comunque l’impressione di poter aumentare il ritmo a piacimento ma il fraseggio è difficile tra le linee, compattissime, degli irlandesi. Con il passare dei minuti, il ritmo sale e gli uomini del Trap riescono a farsi vedere dalle parti di Neuer ma senza creare veri pericoli.
Cresce anche la pressione dei tedeschi che, spinti da un vivacissimo Reus iniziano a mettere pressione agli avversari e intorno al 20′ il loro possesso palla si fa continuo, con i verdi che non riescono più a ripartire. Alla Germania manca però il passaggio decisivo, ci prova Reus ad accelerare e alla mezz’ora protesta per un contatto in area con O’Shea. Per Rizzoli non è penalty e ammonisce il numero 21 tedesco, che comunque potrà “vendicarsi” due minuti più tardi con la botta di destro che riesce a piazzare sotto la traversa, rompendo l’equilibrio dell’incontro.
Schweinsteiger è ovunque, il possesso palla della Germania si fa sempre più incisivo e la retroguardia verde inizia a sbandare ripetutamente. Al 37′ Muller ci prova dalla distanza, il suo tiro si perde ben sopra la traversa, Trapattoni è preoccupato ma non riesce a trasmettere ai suoi la grinta per risalire la china. Al 39′ Ozil avvia alla grande la manovra ripartendo dalla sua metà campo, apre per Boateng e il terzino passa a Reus che dall’angolo sinistro dell’aria si inventa un bellissimo diagonale che non lascia scampo al portiere. 2-0 per la Germania, i padroni di casa sembrano già alle corde.
Si torna in campo dopo l’intervallo e l’Irlanda si apre in cerca del gol, questo favorisce le ripartenze della Germania e dopo un minuto appena O’Dea è obbligato al fallo per fermare una pericolosa ripartenza e si becca il giallo. I verdi comunque sono pronti a rischiare il tutto per tutti e giocano con grande ardore, cercando di creare problemi con il gioco aereo. Al 53′ però questo furore si dimostra controproducente, O’Shea stende Klose in area e l’arbitro concede il rigore. Si incarica Ozil e trasforma: 3-0. Piovono gol, manca qualcuno all’appello? Certo, il solito Miro Klose che non si fa pregare e al 58′ infila la retroguardia partendo sul filo del fuori gioco. Il poker è servito.
I tedeschi non ne vogliono sapere di fermarsi, giusto il tempo di festeggiare il quarto gol, che c’è soddisfazione anche per Kroos, subentrato nella ripresa, che segna da fuori dopo una ribattuta di O’Shea. 5-0 con quasi mezz’ora ancora da giocare. Gli irlandesi sono smarriti, non vedono l’ora che l’incontro finisca. Dopo aver mandato in campo Podolski, Loew a 20 minuti dal termine concede la passerella anche a Schurrle. La Germania rallenta, ma tutti vogliono la soddisfazione del gol, pure Boateng ci prova al 78′ ma il suo tiro trova le mani di Westwood. La gioia del sesto gol è per Kroos, che lascia andare il proprio destro dal limite dell’area completando una bella doppietta. L’ultima emozione è il gol di testa realizzato da Keogh allo scadere, ma non rende meno pesante la sconfitta.
Incredibile da dire, commentando un 6-1 in trasferta, ma la vittoria sarebbe potuta essere ancora più rotonda. E pensare che questo doveva essere un big match, l’Irlanda non è mai stata in partita. Trapattoni avrà molto da lavorare. Spaventosa dimostrazione di forza della Germania, un messaggio forte e chiaro per tutti: andremo in Brasile e ci andremo per vincere.