Clamoroso al Camp Nou: sedici anni dopo la storica (e unica) vittoria in Liga ottenuta a Barcellona, il neopromosso Alaves batte i Blaugrana! Risultato epico per il club basco, che nel suo palmares può vantare, comunque, una storica finale di Coppa UEFA persa 5-4 contro il Liverpool ai tempi supplementari. Ma oggi, alla seconda in Liga, riconquistata dopo 10 anni d’assenza e aver passato alcuni anni anche in terza divisione, il risultato strappato è per certi versi ancora più clamoroso di quell’indimenticabile secondo posto colto in ambito internazionale. Una vittoria ottenuto contro un Barcellona con la testa già alla Champions e stanco per via degli impegni internazionali con le rappresentative nazionali della maggior parte dei suoi componenti.
UNO STANCO “BARCELLONA B” – La rosa del Barcellona, quest’anno, è certamente più profonda e ricca di alternative, tant’è che Luis Enrique ha schierato solo quattro titolari. Ma se anche la maggior parte delle cosiddette “seconde linee” ha dovuto rispondere alla chiamata della propria nazionale, il rischio di incorrere in qualche figuraccia aumenta a dismisura. Ed oggi, purtroppo per i supporter’s catalani, il Barcellona è incappato in una clamorosa sconfitta interna contro una neopromossa. Un successo che i baschi hanno meritato per il grande cuore e spirito di abnegazione messo in campo, oltre che per l’abilità dei propri avanti ad approfittare di alcune clamorose amnesie difensive locali (su Mathieu e Mascherano pesano come un macigno le reti realizzate da Deyverson e Ibai Gomez).
DENTRO I BIG, MA IL RISULTATO NON CAMBIA – Il Barcellona ha creato diverse occasioni da goal, mancando di lucidità in fase realizzativa. Ma gli uomini di Luis Enrique hanno giocato spesso sotto ritmo, risultando la copia sbiadita della squadra vista all’opera negli ultimi due anni. A nulla sono valsi i cambi effettuati dall’ex tecnico della Roma sul punteggio ancora fermo sull’1-1, con Messi e Iniesta che hanno preso il posto di Denis Suarez e Arda Turan. Men che meno quello di Luis Suarez al posto di un deludentissimo Paco Alcacer (di gran lunga il peggiore in campo) dopo il goal dell’1-2 realizzato da Ibai Gomez. Stasera, evidentemente, dove andare così, col piccolo Alaves che, per una sera, diventa grande ed esulta davanti ad alcuni mostri sacri del calcio internazionale come Messi, Suarez, Iniesta e Neymar.
REAL LEADER SOLITARIO – Quando il Barcellona perde, a Madrid si ride. Ed oggi, grazie alla conquista del primo posto solitario, in casa Real Madrid la festa è doppia. I Campioni d’Europa superano con un agevole 5-2 l’Osasuna, capace di mettere a segno gli ultimi due goal – e aver fallito un calcio di rigore – dopo aver subito la manita delle Merengues. Cristiano Ronaldo, tornato in campo dopo il drammatico infortunio patito durante la finale dell’Europeo, lascia il segno dopo solo sei minuti, trovando immediatamente la via del goal al debutto stagionale in Liga. L’Osasuna ha un moto d’orgoglio e colpisce la traversa. Ma nel finale di prima frazione il Real Madrid chiude i conti: Danilo segna il 2-0 con una bella stilettata di destro, mentre Sergio Ramos manda tutti al riposo sul 3-0 grazie ad un’imperiosa inzuccata, grande classico del repertorio personale del difensore spagnolo.
MANITA…MA DIETRO SI BALLA – Nella ripresa, il Real cala prima il poker grazie ad un goal di testa realizzato di Pepe, prima di calare la manita – al diciassettesimo – con Modric. La squadra di Zidane, però, si addormenta sugli allori, commette qualche grave distrazione difensiva e subisce due reti nel finale del match, oltre a dover ringraziare Casilla per aver parato un calcio di rigore sul punteggio di 5-1. Nelle battute conclusive, Benzema – entrato al posto di CR7 con Morata relegato sulla fascia – sfiora il goal in due circostanze. Zidane sorride, anche se il suo Real Madrid deve dimostrare maggior concentrazione nell’intero arco del match. Mercoledì, nella sfida di Champions che opporrà le Merengues allo Sporting Lisbona, resta da sciogliere un dubbio: chi, fra Morata e Benzema, giocherà al centro dell’attacco?
RISORGE L’ATLETICO, CRISI CELTA – Il sabato pomeriggio della Liga, però, si era aperto con Celta Vigo-Atletico Madrid, sfida che opponeva due compagini reduci da un avvio di stagione tutt’altro che esaltante. La vigilia del match, oltretutto, era stata infiammata dalle dichiarazioni di Griezmann, che aveva affermato come l’Atletico, reduce da solo due pareggi in altrettante partite disputate in Liga, rischiasse seriamente di lottare per non retrocedere se non si fosse dato una mossa. E la mossa, anzi, una vera e propria scossa, i Colchoneros se lo sono data oggi all’ora di pranzo. Dopo un primo tempo poco convincente, la squadra del Cholo ha dilagato nella ripresa, complice un Celta che, una volta andato sotto, è crollato al tappeto, incapace di imbastire una reazione degna di tal nome. Il protagonista assoluto, tanto per cambiare, è stato Griezmann. Il basco mette la propria firma in tre delle quattro reti realizzate dall’Atletico: nel primo goal, inventa uno splendido assist per Koke, mentre nella seconda e terza rete entra nel tabellino dei marcatori con due perfetti colpi di testa vincenti. I Colchoneros risorgono, mentre in casa Celta suona un pericolosissimo campanello d’allarme: dopo tre partite, la classifica recita zero punti. Dov’è finita la squadra di Berizzo dopo aver raccolto scorticati consensi nella passata stagione?
SANSONE GOAL: VINCE IL SUBMARINO AMARILLO – Della vittoria del Villarreal sul campo del Malaga, ottenuta grazie anche ad un goal di Sansone, vi abbiamo ampiamente parlato nell’articolo di Mihai Vidroiu.
SIVIGLIA AL CARDIOPALMA: E’ SECONDO POSTO SOLITARIO! – Il pokerissimo delle squadre spagnole impegnate in Champions, viene completato dal Siviglia di Sampaoli, che supera il sorprendente Las Palmas solo con una contestatissima rimonta nel finale. La squadra andalusa non ha disputato certamente il miglior match di quest’avvio di stagione, al cospetto di un avversario che, nonostante la pesante assenza di Kevin Prince Boateng, ha dimostrato di essere sorprendentemente primo in classifica non a caso. E il fatto di aver condotto il match per quasi 75 minuti grazie al goal messo a segno al quarto d’ora da Tana, fa capire come i Canarini possano giustamente ambire al ruolo di sorpresa di questa Liga. Tutto si decide nel finale. All’ottantanovesimo, il Siviglia ottiene un dubbio calcio di rigore per un presunto fallo di Bigas ai danni di Vitolo: per il difensore del Las Palmas si tratta del secondo giallo e lascia i compagni in inferiorità numerica; dal dischetto si presenta Sarabia, che non fallisce e pareggia i conti. Al quarto di recupero, poi, il canterano Carlos Fernandez trova un goal in mischia e fa esplodere di gioia il Sanchez Pizjuan, che in trecento secondi passa dall’inferno al paradiso: il Siviglia, impegnato mercoledì in Champions contro la Juventus, è secondo in classifica!
LIGA, TERZA GIORNATA: RISULTATI
Real Sociedad-Espanyol 1-1 (giocata venerdì)
Celta Vigo-Atletico Madrid 0-4
Real Madrid-Osasuna 5-2
Malaga-Villarreal 0-2
Siviglia-Las Palmas 2-1
Barcellona-Alaves 1-2
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