Wolfsberger AC-Chelsea 0-3: buona la seconda per i Blues di Conte

Arriva la prima vittoria per il Chelsea di Antonio Conte che rifila tre goal al Wolfsberger AC o RZ Pellets che dir si voglia per motivi di sponsor. Al ritiro dei Blues si sono aggiunti nella giornata di ieri Cuadrado, Cahill, Fabregas, Azpilicueta e Pedro rendendo praticamente quasi al completo la rosa, in attesa del ritorno degli ultimi giocatori dalle vacanze:  Courtois, Hazard ed il nuovo arrivato N’golo Kante. Mister Conte prosegue con la propria formazione tipo, schierando un 4-2-4 ed effettuando tre cambi rispetto alla squadra che ha affrontato il Rapid Vienna: Begovic tra i pali, Aina, Djilobodji, Terry ed Ivanovic in difesa. Matic ed Oscar a fare legna a centrocampo con Moses e Willian sugli esterni mentre Traore e Diego Costa sono stati schierati come terminali offensivi.

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La partita è scivolata via abbastanza lentamente, scandita dai classici ritmi poco sostenuti che contraddistinguono ogni amichevole di Luglio. Il Chelsea è sembrato leggermente più sciolto e meno sulle gambe rispetto alla precedente amichevole. Son saltati subito all’occhio i soliti difetti di fabbrica, come la difficoltà nel fraseggio stretto (chiudere i triangoli con gli esterni e nello specifico i dai e vai) e nel rompere il gioco che fanno il paio con la macchinosità e la lentezza in fase offensiva. Le migliori azioni sono nate principalmente dagli affondi in fascia di Moses (il migliore in campo) e da quelli di Willian. Matic e Oscar hanno fatto molto lavoro sporco recuperando un gran numero di palloni ma hanno palesato i propri limiti nel saper prontamente giocare la sfera in avanti. La difesa non è stata sottoposta a nessun particolare sforzo perché non è mai stata seriamente attaccata ma si è comunque comportata decentemente quando chiamata in causa nonostante i limiti tecnici degli avversari. Anche Begovic ha trascorso una serata tranquilla impegnandosi di tanto in tanto solo in qualche raro intervento ma prendendosi un bello spavento sulla conclusione di Zundel.

Molto positiva la prova di Traorè che ha trovato con merito e fortuna la rete che ha sbloccato la partita, sapendo sfruttare con il giusto tempismo un delizioso assist di Willian. Il raddoppio è arrivato sugli sviluppi di un corner con una zuccata di Loftus-Cheek reinventato nel ruolo di attaccante di sostegno. La ciliegina sulla torta è arrivata sul terzo goal nato dalla splendida azione personale di Chalobah che con una finta ed una controfinta ha mandato al bar la difesa avversaria e poi con un destro velenoso ha punito il portiere del Wolfsberger. Esordio con la maglia del Chelsea per Michy Batshuayi, appena arrivato dal Marsiglia per 40 mln di Euro. La punta ha deciso di terminare prematuramente le proprie vacanze e sull’onda dell’entusiasmo ha deciso di raggiungere subito la squadra in Austria per il ritiro.

L’attaccante della nazionale belga ha sostituito Diego Costa verso il 60’. Il giovane classe 1993 ha dimostrato subito i propri punti di forza come la velocità e la stazza fisica: dopo pochi minuti è andato vicino al goal attaccando la profondità su un lancio lungo. Il nuovo attaccante di Conte ha lottato su ogni pallone sfruttando il proprio corpo e ha attaccato con decisione gli spazi in verticale invece di allargarli come è solito fare Costa. L’ex OM ha sfiorato il goal nuovamente e peccando poi di altruismo nel servire Moses che a botta sicura ha trovato il salvataggio sulla linea da parte del centrale. L’esordio della punta è stato comunque positivo e si tratta di una bella notizia per un Chelsea che negli ultimi anni si è trovato spesso in difficoltà a livello di seconde scelte e di ricambi per l’attaccante titolare.

Può sembrare paradossale ma le migliori prestazioni della serata sono arrivate dai giovani a disposizione in rosa, che non a caso sono stati gli autori di tutte le marcature dell’amichevole: Traore (1995), Loftus-Cheek (1996) e Chalobah (1994)Aina anche lui classe 1996 ha disputato tutta la gara, mentre a partita in corso sono stati inseriti Hector (1992) e nei minuti finali anche Kenedy (1996) ed Atsu (1992) sono scesi in campo. C’è ancora molto lavoro da fare sia sul piano fisico (siamo ancora al 21 Luglio) che su quello tattico. Conte giorno dopo giorno sta cercando di instillare nei giocatori la sua filosofia, la voglia di vincere, di lottare su ogni pallone e di giocare un calcio offensivo e mai di rimessa. In uno stadio praticamente mezzo vuoto, si sentiva solo l’allenatore italiano che dalla panchina urlava ai giocatori i vari “Go”, “Yes”, “No”, “Give”, “Up” ed “Hey”. Servono idee nuove e forze fresche perché questo Chelsea, in data odierna, risulta estremamente obsoleto, vecchio, lento e poco funzionale.

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La squadra si trascina dietro alcune lacune storiche del passato che con il passare degli anni sono diventate delle vere e proprie voragini. I Blues non vantano particolari acuti qualitativi e non spiccano certo per atletismo e fisicità, due carenze che limitano in maniera vistosa il pressing alto fondamentale nel gioco di Conte. I giocatori hanno poche idee e costruiscono con molta fatica, i movimenti senza palla sono praticamente assenti mentre gli uomini veloci in grado di saltare l’uomo sono pressoché inesistenti. Ci sono poi alcuni reparti da sistemare, in primo luogo la difesa, lontana dai fasti e dalla qualità di un tempo. Alcuni giocatori poi devono essere recuperati sul piano fisico e mentale, Hazard e Fabregas su tutti dopo la stagione disastrosa dello scorso anno. Conte deve trovare abbastanza velocemente la formazione ideale in base al materiale di cui dispone e poi adattarsi di conseguenza. Ci saranno sicuramente altri innesti dal mercato così come qualche possibile cessione illustre. Dopo il ritiro in Austria e le due amichevoli disputate, il Chelsea volerà in America per la International Champions Cup dove affronterà il Liverpool, Il Real Madrid ed infine il Milan.

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Studente universitario in quel di Siena, classe 1992 follemente innamorato della Premier League e del calcio inglese, amo anche il basket ma seguo solo quello NBA come tifoso ultradecennale dei Los Angeles Lakers, appassionato anche di Football Americano tifo i Cincinnati Bengals. Oltre a scrivere adoro la musica elettronica, il rock 'n' roll, i computer, i videogiochi, l'arte e la letteratura. Aspirante tuttologo, sono un personaggio analogico in un mondo digitale.

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