Guida Euro 2016, Gruppo F: l’Ucraina

La nazionale ucrania

Prima storica qualificazione per l’Ucraina dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica, alla seconda partecipazione assoluta ad un campionato europeo dopo aver ospitato l’edizione del 2012 non riuscendo tuttavia ad andare oltre la fase a gironi: in quell’occasione – nonostante il ritorno di Blokhin dopo 4 anni – non bastò la vittoria sulla Svezia (con doppietta di Shevchenko, l’ultima in nazionale); i k.o. contro Inghilterra e Francia hanno costretto la compagine gialloblu ad abbandonare la competizione nella fase a gironi.

L’Ucraina approda in Francia grazie al terzo posto in un girone non dei più agevoli alle spalle della Spagna campione in carica e della Slovacchia di Marek Hamsik, avendo la meglio ai play-off sulla Slovenia grazie al successo interno per 2-0 e al pareggio per 1-1 in terra balcanica. Le pretese non sono troppe, l’organico è solido ma senza vere e proprie superstar (Shevchenko è ormai soltanto un lontano ricordo). Tuttavia, il Gruppo C offre serie possibilità di qualificazione alla fase ad eliminazione diretta: oltre alla super-favorita Germania, gli ucraini se la possono giocare con Polonia ed Irlanda del Nord per la seconda piazza o per un eventuale salvagente come migliore terza, traguardo mai raggiunto da Yarmolenko e soci. L’organico è un mix di esperienza e gioventù, con i senatori Rakitskyi, Rotan e Tymoschuk a far da chioccia ai rampanti Kovalenko, Sydorchuk e Rybalka.

L’ANALISI TECNICO-TATTICA

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L’allenatore dal 2012 è Mykhailo Fomenko (19 settembre 1948), che sostituì Blokhin dopo UEFA EURO 2012: 68 anni, fu bandiera della Dynamo Kyiv, club per cui ha giocato come difensore dal 1972 al 1979 vincendo una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea nel ’75; come allenatore ha alle spalle un importante passato con il Metalist Karkhiv, che ha allenato in 3 periodi differenti. Nella stagione 1992-93 si è reso protagonista di un exploit memorabile portando il suo vecchio club da calciatore, la Dynamo Kyiv, a vincere il campionato e la coppa ucraina e soprattutto ad eliminare il Barcellona di Cruijff dalla Champions League. Sulla panchina dell’Ucraina dal 2012, ha raggiunto nel 2014 gli spareggi di qualificazione ai mondiali in Brasile: dopo la vittoria di Kiev per 2-0 sulla Francia, l’Ucraina sopperì ai Galletti per 3-0 e vide sfumare il sogno qualificazione.

Il modulo base di Fomenko è il sempre più comune 4-2-3-1 con una difesa solida e forte di testa ma lenta e impacciata nel gioco palla a terra, due incontristi e tre trequartisti alle spalle dell’unica punta. Tra i 23 spiccano i blocchi Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev, le due giganti ucraine che da anni si alternano nel ruolo di dominatore del campionato. Oltre all’inamovibile Pyatov in porta, Rakitskyi, Kucher e Shevchuk formeranno la difesa tutta made in Shakthar, con Stepanenko e Rybalka a fare da schermo. Le ali sono la vera minaccia per gli avversari: Konoplyanka ed il mancino Yarmolenko fanno del dribbling la loro arma migliore, entrambi abili a convergere e calciare in porta. In attacco ballottaggio Seleznyov-Zuzulya, con Gusev, Garmash o Rotan come possibile trequartista. Presente nei 23 anche il vecchio Tymoshuk, recordman di presenze in nazionale con 144 gettoni, che vanta un passato importante con le maglie tra le altre di Zenit e Bayern Monaco.

LA STELLA

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Il miglior uomo è sicuramente Jevgen Konoplyanka, acquistato la scorsa estate dal Siviglia fresco vincitore dell’Europa League e per anni uomo di riferimento del Dnipro di Juande Ramos: classe ’89, è un fantasista brevilineo di tecnica sopraffina e dotato di un ottimo dribbling: viene schierato prevalentemente da esterno sinistro, ma può eventualmente ricoprire i ruoli di seconda punta ed esterno destro: chiedetegli di inventare, di saltare l’uomo ma scordatevi la fase difensiva, per lui da sempre un optional. Da non sottovalutare il “gemello” Yarmolenko, esterno tutto mancino (ma che gioca a destra) della Dinamo Kiev, stesse caratteristiche di Konoplyanka ma più fisico e leggermente meno rapido nel breve, capocannoniere tra i giocatori in attività con 20 sigilli; le sorti di qualificazione della rappresentativa ucraina dipenderà in gran parte da loro.

LA SORPRESA

ucrainaAttenzione a Viktor Kovalenko, 20 anni, centrocampista dello Shakthar che ha già fatto parlare di sé nella scorsa Europa League ed è considerato tra i migliori Under 23 del panorama europeo. Da non sottovalutare un altro classe ’96, sconosciuto ai più, ma ha di fatto “rubato” il posto al più navigato Gusev, ritenuto non in condizione: Oleksand Zinchenko, 19 anni, è stato inserito all’ultimo nei 23 in seguito all’ottima prestazione in amichevole con la Romania (dove è diventato il giocatore più giovane ad aver segnato nell’Ucraina) e può essere la mina vagante della formazione ucraina. “Ho monitorato Zinchenko da diverso tempo – ha detto Fomenko – e l’amichevole contro la Romania ci ha dimostrato che merita un’occasione“. Versatile centrocampista, gioca in patria nel Futbol’nyj Klub Ufa, ma il campionato europeo potrebbe essere la vetrina per diversi osservatori europei.

ASPETTATIVE

L’obiettivo dichiarato è migliorare il risultato del 2012 – il che vorrebbe dire riscrivere la storia – ovvero la prima e storica qualificazione ai quarti di finale: l’impresa è tutt’altro che da scartare, vista la presenza di due nazionali da non sottovalutare ma non certo irresistibili come Irlanda del Nord e Polonia. Improbabile il primo posto, sulla carta la compagine teutonica è la grande favorita ed avrà con grosse probabilità grosse chance di concludere il girone a punteggio pieno.

CONVOCATI

Pos. Giocatore Data nascita Squadra
P Denys Boyko 29 gennaio 1988 Besiktas (Turchia)
P Andryi Pyatov 28 giugno 1984 Shakhtar Donetsk (Ucraina)
P Mykyta Shevchenko 26 gennaio 1993 Zorya (Ucraina)
D Bohdan Butko 13 gennaio 1991 Amkar Perm (Russia)
D Artem Fedetskyi 26 aprile 1985 Dnipro (Ucraina)
D Yevhen Khacheridi 28 luglio 1987 Dynamo Kyiv (Ucraina)
D Olexandr Kucher 22 ottobre 1982 Shakhtar Donetsk (Ucraina)
D Yaroslav Rakitskyi 3 agosto 1989 Shakhtar Donetsk (Ucraina)
D Vyacheslav Schevchuk 13 maggio 1979 Shakhtar Donetsk (Ucraina)
C Denys Garmash 19 aprile 1990 Dynamo Kyiv (Ucraina)
C Oleksandr Karavaev 2 giugno 1992 Zorya (Ucraina)
C Yevhen Konoplyanka 29 settembre 1989 Siviglia (Spagna)
C Viktor Kovalenko 14 febbraio 1996 Shakhtar Donetsk (Ucraina)
C Ruslan Rotan 29 ottobre 1981 Dnipro (Ucraina)
C Serhyi Rybalka 1 aprile 1990 Dynamo Kyiv (Ucraina)
C Taras Stepanenko 8 agosto 1989 Shakhtar Donetsk (Ucraina)
C Serhiy Sydorchuk 2 maggio 1991 Dynamo Kyiv (Ucraina)
C Anatoliy Tymoschuk 30 marzo 1979 Kairat (Kazakistan)
C Andriy Yarmolenko 23 ottobre 1989 Dynamo Kyiv (Ucraina)
C Oleksandr Zinchenko 15 dicembre 1996 Ufa (Ucraina)
A Pyiyp Budkivskiy 10 marzo 1992 Zorya (Ucraina)
A Yevhen Seleznyov 20 luglio 1985 Kuban (Russia)
A Roman Zozulya 17 novembre 1989 Dnipro (Ucraina)
About Andrea Gatti 567 Articoli
24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.

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