Bayern Monaco – Juventus 4-2: le pagelle dei bavaresi

A un passo dall’inferno. Il Bayern Monaco di Guardiola rischia tantissimo in casa contro la Juventus, che all’Allianz Arena va vicinissima all’impresa. Gara fotocopia a quella di andata con i padroni di casa che soffrono l’intraprendenza degli ospiti e vanno sotto di due gol. Nella ripresa poi grande risposta e rimonta che porta in parità il risultato. I supplementari poi premiano chi ne ha di più e in questo caso è il Bayern a spuntarla.

Neuer (6) inizia, come tutti i suoi compagni, inizia il match in maniera distratta e confusa. Ha le sue colpe nel primo gol della Juventus ma in ogni modo riesce a tener su la baracca parando le conclusioni di Cuadrado e Morata. Salva nel finale da pochi passi su Mandzukic.

La difesa nella prima frazione di gara è imbarazzante. Benatia e Kimmich (5 entrambi) non reggono l’intraprendenza e la velocità di Morata. Alaba (5,5) al primo tempo è l’artefice del disastro ma riesce a risvegliarsi nella ripresa. In confusione ci va pure il capitano Lahm (5) e anche il più esperto Xabi Alonso (4,5) che non azzecca un passaggio e si fa sovrastare da Pogba. Il migliore dei bavaresi è decisamente Douglas Costa (7,5) vera e propria spina nel fianco per la difesa juventina. Ribery (6,5) si sacrifica tantissimo, tenendo conto anche delle sue condizioni non ancore perfette. Nel primo tempo non sfonda ma nella ripresa si dimostra molto fastidioso. Vidal ( 6,5) non smette un attimo di pressare ed è uno dei pochi che si salva nella prima parte di gara. Suo è il recupero di palla su Evra che fa partire l’azione del 2a2. Muller (7) riscatta nel finale una prestazione opaca. Segna il gol del pareggio e fornisce l’assist per il 3a2 di Thiago Alcantara. Lewandowski (7) si scontra in più di un’occasione contro il muro formato da Barzagli e Bonucci ma ha dalla sua il fatto che segna il gol che riapre la gara.

I cambi salvano la partita del Bayern. Guardiola inserisce Bernat (6) e risistema la difesa. Poi il tecnico spagnolo mette in campo Coman e Thiago Alcantara (7 entrambi) che gli regalano la qualificazione.

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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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