Roma-Bate Borisov 0-0, le pagelle: poche idee e tanta insicurezza

Roma-Bate Borisov è una partita decisiva per le sorti del girone E di Champions League. Rudi Garcia (5) schiera la migliore formazione possibile con un 4-3-3 che si annuncia succulento ma che in realtà è tutto fumo e niente arrosto. I tre attaccanti titolari si rivelano scialbi: Dzeko (6) lotta come è tenuto a fare uno della sua stazza; tutt’altro che bomber di razza, pecca di imprecisione negli stop. Il tiro che effettua sul finire del secondo tempo è troppo poco. Ai suoi lati Iago Falque (5) e Iturbe (5) sono inguardabili. Ci mettono tanta buona volontà, la giusta dose di cattiveria agonistica ma sbagliano le decisioni: non si prendono le responsabilità quando è il momento e lo fanno quando è ora di cedere il pallone. L’argentino esce al 59′ per fare posto al rientrante Salah (5,5). Pochi i palloni vermente giocabili per l’egiziano, che fallisce un sinistro dal limite dell’area nell’ultima azione della parita. Il centrocampo romanista dà prova di essere solido. De Rossi (6) sbaglia poco e lotta su ogni pallone. Alla sua 115° partita con la fascia di capitano avrebbe voluto una prestazione più convincente. I fischi stentorei dell’Olimpico a fine partita sono eloquenti. Pjanic (6) usa i suoi piedi per colpire su punizione, ma non è abbastanza. Naiggolan (6,5) ci prova varie volte dalla distanza, senza però essere veramente pericoloso. Recupera palloni e ci prova fino alla fine, salvo poi tirare le cinghie. Florenzi (6) spinge e chiude in diagonale, il suo è un cuore enorme. Digne (5,5) sbaglia più di un cross ma in fase difensiva si fa trovare pronto. Manolas (5,5) e Ruediger (5) concedono troppo ai bielorussi, peccano di insicurezza, non sono due giocatori da Champions. Il portiere Szczesny (8) è il migliore in campo: due interventi, il primo dei quali vale un gol e tanti milioni di euro quanti sono quelli che la Roma avrebbe perso in caso di eliminazione.
Il Bate Borisov di Aliaksandr Yermanovich (5) attende la Roma nella prima parte della partita. La difesa tiene sempre gli attaccanti giallorossi a distanza di sicurezza: i centrali Polyakov (6) e Milunovic (6) sono diligenti e bruschi negli interventi. Dal 56′, al posto di Ployakov subentra Dubra (5), talvolta un po’ incerto. Zhavnerchik (5) e Maladenovic (5) danno poche soluzioni laterali, in compenso chiudono bene gli spazi. Nikolic (5,5) si destreggia ma è evanescente; al suo posto entra, al 79′, Karnitskiy (sv); Yablonski (5,5) non ha la marcia in più che la sua squadra necessita per avere ragione di questa Roma ferita. Hleb (6), il miglior giocatore Bielorusso di sempre, è un spina nel fianco della Lupa. Gordejchuk (5) si mangia un gol fatto, trovando una strenue opposizione di un superbo Szczesny. Mozoleveski ha pochi palloni giocabili sebbene la sua grinta. Al posto suo entra al 60′, Volodko (sv).
Chernik (6), non deve fare i miracoli davanti ai numerosi tentativi della Roma, quasi tutti velleitari.
La Roma è apparsa spaventata, insicura e senza idee. Il Bate ha fatto il suo senza brillare, ma tenendo conto dell’avversario ha da recriminarsi.

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