Union Berlin, contro l’Arminia è un altro pareggio. Un autogol e tre pali: ma è sfortuna?

C’aveva provato nel turno precedente Toni Leistner con un colpo improvviso verso la propria porta, ma uno spettacolare riflesso del portiere Haas evitò l’autorete (qui il video). Sette giorno dopo, però, l’estremo difensore non ha potuto nulla: contro l’Arminia Bielefeld, l’Union Berlin, che era passato in vantaggio con la rete di Kessel, si è dovuto accontentare di un altro pareggio, questo volta con lo sfortunato autogol di Parensen. Del resto i numeri, alla vigilia, erano chiari: Union e Arminia, appollaiate assieme a 16 punti, sono le squadre che in questa Zweiteliga hanno pareggiato di più (8 e 11 volte). A questo giro, però, ci sentiamo di maledire la sfortuna: non solo per l’autogol, ma anche per i tre legni colpiti dalla squadra di casa in rapporto al quasi nulla creato dagli avversari.
Per il 16esimo turno di Zweiteliga, Sascha Lewandoski conferma il modulo che ha portato al positivo pareggio in casa del Bochum puntellando 10/11 di formazione: unico cambio è Trimmel che prende il posto di Puncec in difesa. Dunque ecco il 3-4-1-2: Haas – Trimmel, Leistner, Parensen – Kessel, Fürstner, Zejnullahu, Thiel – Kreilach – Wood, Skrzybski.
All’Alte Försterei sotto copiosi fiocchi di neve, l’Union Berlin ha sin da subito controllato l’incontro. Il modulo, al momento, sembra funzionare, permettendo a Kreilach di inserirsi come meglio sa e dando possibilità a Wood di muoversi più in profondità, sfruttando al meglio la sua velocità. E’ proprio lo statunitense a rendersi pericoloso in avvio: al 9’, Zejnullahu (che sta crescendo molto di qualità in regia) serve un ottimo pallone in profondità per l’inserimento del giovane americano che riesce a controllare, a tenere a bada il terzino Schuppan e col sinistro al volo impatta la palla che però colpisce l’incrocio dei pali. Cinque minuti dopo la squadra di casa suono praticamente lo stesso spartito: rinvio lungo di Haas, Kreilach allunga di testa, è lestissimo Wood a scippare la palla a Horning e a presentarsi in area di rigore. Ancora una volta, però, il suo tiro di sinistro incoccia sul legno. Rot und weiß in pieno controllo, ma bisogna aspettare la mezz’ora per vedere il primo gol. Al 32’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, solita presenza dell’ex capitano Damir Kreilach che impatta la sfera di testa come meglio può. La palla scivola in area, viene sbucciata da Wood, ma dietro di lui, puntuale come non mai, ecco il nuovo capitano Benjamin Kessel che realizza la rete del vantaggio. Annata positiva dal punto di vista realizzativo per il terzino ex Braunschweig: quinta rete stagionale.


Nei secondi 45’ minuti, gli Arminen alzano leggermente il ritmo e nell’unica azione offensiva degna di nota trovano il pareggio: 51’, dopo un calcio d’angolo difeso dai padroni di casa, sulla ribattuta il pallone viene scodellato in area piccola, il primo ad approfittarne è Horing che di testa la ributta in mezzo, sperando nella deviazione di qualcuno. Non c’erano i suoi compagni, ma c’era Parensen che d’impulso tocca la sfera come meglio può e la butta nella propria rete. Tanto sconforto, ma la squadra ci crede: a testa bassa continua a spingere, crea diverse occasioni, la più pericolosa è sul destro di Stephan Fürstner. Il centrocampista, dai 25 metri, lascia partire uno splendido tiro di collo di prima intenzione; stilisticamente perfetto, unico difetto è che il suo destino non si completa con l’esultanza dei 20mila presenti allo stadio, ma con le mani in testa dalla disperazione: il portiere Hesl è battuto, ma lo salva la traversa interna. Ed è l’ultima ghiotta occasione del match.
Con 17 punti in 16 partite l’Union Berlin la settimana prossima affronterà l’ultima partita del girone d’andata. Una trasferta lunga e lontana sia guardando la classifica sia pensando ai chilometri da fare: a quasi 800 km di distanza, la squadra di Lewandowski farà visita alla capolista Friburgo.

Qui il video del match:

http://www.dailymotion.com/video/x3fza6y_all-goals-highlights-union-berlin-1-1-arminia-bielefeld-28-11-2015_sport

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Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.

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