Europa League, girone J: Monaco di misura sul Qarabag, Okaka punisce il Tottenham

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Dopo la terza giornata il girone J è uno dei più equilibrati di questa fase di Europa League: comanda il Monaco che, dopo i primi due pareggi, vince in casa ma senza convincere (come spesso è accaduto in questa stagione) contro gli azeri del Qarabag; torna in gioco l’Anderlecht che, battuto proprio in Azerbaigian nell’ultimo turno, batte in casa con gol vittoria di Stefano Okaka il Tottenham.

CLASSIFICA GIRONE J: Monaco 5, Tottenham 4, Anderlecht 4, Qarabag 3

ANDERLECHT-TOTTENHAM 2-1 (13′ Gillet 75′ Okaka; 4′ Eriksen) Nella riedizione della finale di Coppa Uefa del 1984 il Tottenham (allora vincitore ai rigori) supera a Bruxelles i belgi dell’Anderlecht. I padroni di casa non vincevano da cinque match europei (reduci da 3 pareggi e due ko) mentre i londinesi nelle ultime tre trasferte europee (2 ko e un pari). Anderlecht in formazione tipo, nel Tottenham Pochettino schiera titolari tre dei quattro belgi in rosa (Alderweireld, Vertonghen e Dembelè, Chadli in panca) e due sorprese come il camerunense N’Jie (seconda di fila da titolare) e il terzino Trippier (quarta presenza per lui).

Match bellissimo e da subito vibrante: pronti, via e Lloris deve già intervenire su un cross velenoso di Ezekiel; risponde subito Eriksen però che batte Proto approfittando di un rimpallo sul difensore senegalese Mbodji. Lamela sfiora il raddoppio (Proto salva di piede un gol fatto) ma al quarto d’ora arriva il pari belga: corner deviato di Defour, Gillet (colpevolmente non marcato in area, conoscendo la sua buona vena realizzativa) stoppa di destro e al volo di collo destro centra l’angolino. Il pareggia esalta i biancomalva in cui spicca un volenteroso Okaka che impegna la difesa degli “Spurs” chiamando anche alla parata Lloris alla mezz’ora con un potente destro; il primo tempo si chiude con un mancino a giro di Townsend che si spegne non molto lontano dal secondo palo. Biancomalva aggressivi anche ad inizio ripresa (Lloris salva su Gillet) ma all’ora di gioco entra Kane (fuori un N’Jie confusionario): proprio “Hurrycane” ha sul mancino in ripartenza la palla del vantaggio ma Proto si supera con un’uscita perfetta. Gol sbagliato, gol subito: ad un quarto d’ora dalla fine Stefano Okaka che finalizza un cross basso dalla sinistra del neoentrato Acheampong autore di uno scatto bruciante sulla fascia. Gli “Spurs” non reagiscono e anzi rischiano di subire un altro gol, su punizione di Praet, salva Lloris.

MONACO-QARABAG 1-0 (70′ L. Traorè) Prima assoluta per i monegaschi contro una squadra azera; al “Louis II” c’è il Qarabag (campioni in carica e imbattuti nel loro campionato) che non hanno mai vinto contro squadre francesi ma capaci nella scorsa stagione di pareggiare due volte col Saint-Etienne. Il Monaco è strafavorito, forte di un’unica sconfitta  nelle ultime 13 partite europee in casa, azeri forti di una difesa solida ma con un attacco debole (solo 7 gol nelle 8 gare disputate in Europa in questa stagione). Jardim da ancora fiducia al giovane centrale Wallace mentre là davanti con El Shaarawy c’è anche Lacina Traorè (appena al terzo match da titolare in stagione); azeri schierati con un eloquente 4-5-1, unica punta lo svedese Armenteros (il bomber Reynaldo è out per infortunio al menisco fino a fine anno) appoggiato dai piedi buoni del brasiliano Richard e dello spagnolo Quintana.

Match dai ritmi blandi e tutt’altro che spettacolare: il Monaco tiene il pallino del gioco ma non attacca con decisione gli avversari di cui evidentemente non si fida. Una conclusione sbilenca di El Shaarawy in occasione di una punizione a due in area e un ‘occasione per Armenteros (diagonale mancino in area, respinge Subasic) nella prima mezz’ora. Poi un paio di chances per il Monaco, entrambe di testa: nella prima Carvalho schiaccia di fronte un corner (Sehic para a terra), nella seconda è El Shaarawy che, su cross dalla destra di Bernardo Silva, con una torsione inzucca indirizzando di poco sulla traversa. I monegaschi non cambiano marcia nemmeno nella ripresa, Jardim inserisce così Pasalic per un abulico Bernardo Silva ma sono invece gli ospiti ad andare più vicini al gol coi tentativi di Garayev e del neoentrato Chumbinho. Nel momento peggiore il Monaco passa: scatto bruciante di El Shaarawy che si infila in un buco lasciato dagli azeri e appoggio per Traorè che batte freddamente Sehic con un tocco morbido. Da lì in poi i padroni di casa si limitano a gestire il prezioso (e poco meritato) vantaggio rischiando di vederlo sfumare nel finale su un tiro da fuori area di capitan Sedygov deviato dal compagno Armenteros con palla a fil di palo a Subasic battuto.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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