Steaua: il tecnico Radoi non ha la licenza, sospeso dalla Uefa

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Nei giorni scorsi vi avevamo aggiornato sulle vicende del calcio rumeno analizzando la situazione caotica in casa Steaua. E’ notizia di ieri un altro clamoroso episodio del primo club rumeno, e cioè la sospensione, imposta dalla Commissione di Controllo, Etica e Disciplina della Uefa, del tecnico Mirel Radoi a cui sarà quindi impedito di sedere in panchina nel prossimo doppio confronto del preliminare di Europa League contro il Rosenborg.

L’Uefa ha ravvisato come il tecnico dello Steaua non abbia i titoli (patentino Uefa Pro) sufficienti per sedersi in panchina e nemmeno per sostare nell’area tecnica durante le competizioni Uefa. Una violazione del regolamento che il club rumeno aveva aggirato facendo sedere regolarmente Radio in panchina, presentandosi come direttore sportivo, nelle precedenti partite giocate nei preliminari di Champions League (l’Uefa ha comminato una multa di 50mila euro per questo) ma presentando il tecnico italiano Pedrazzini (lui sì con regolare licenza) in tutte le conferenze stampa. Una situazione quindi già consolidata (lo stesso Radoi aveva ammesso di ricorrere ad una scappatoia legale ma che non avrebbe mai potuto rinunciare all’opportunità di allenare lo Steaua) che solo ora l’Uefa ha sanzionato.

Diverse le reazioni in Romania a questa decisione: il presidente del club Pandurii ha detto che la sanzione inflitta dall’Uefa dovrebbe essere un segnale per tutto il calcio rumeno (“Dobbiamo imparare ad allinearci alle esigenze delle sedi internazionali”), il direttore sportivo del Viitorul ha ammesso che si tratta di una cattiva figura del calcio rumeno, molti si sono chiesti perchè la Federcalcio rumena non sia intervenuta prima. Ovviamente sopra le righe la reazione del proprietario dei rossoblù, Gigi Becali: “Non c’è nessun problema, Mirel rimarrà con me in tribuna e lavorerà da lì. Pedrazzini sarà allenatore”. Insomma, fatta la legge trovato l’inganno.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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