Champions League: pareggio spettacolare a Mosca, Panathinaikos di misura

Un'istantanea da Cska-Sparta Praga (www.uefa.com)

Serata molto interessante quella che ha visto giocarsi una parte degli incontri valevoli per l’andata del terzo turno preliminare di Champions League (domani il resto dei match). Grande equilibrio in campo, come dimostrano le 4 vittorie esterne (tra cui quella del Monaco), l’unica vittoria casalinga (quella del Panathinaikos sul Brugge) e i 4 pareggi (tra cui quello nel big match tra Fenerbahce e Shakhtar).

CSKA MOSCA – SPARTA PRAGA 2-2 (14′ Dzagoev, 53′ Tosic; 15′ Fatai, 57′ Krejci) Spettacolo all’Arena Khimki di Mosca, e da subito. Match già in avvio senza tatticismi (occasione per Nhamoinesu, Akinfeev c’è). Al quarto d’ora botta e risposta: Dzagoev chiede ed ottiene il triangolo da Tosic e segna con un destro in area, risponde subito dopo il nigeriano Fatai con un destro (deviato) approfittando di un rimpallo al limite dell’area. Nel resto del primo tempo si contano almeno un paio di occasioni da gol per parte: i cechi sfiorano il gol con Frydek, Dockal e Fatai ma capita ai russi quella più importante e cioè il rigore (per fallo di Holek su Eremenko) tirato dall’israeliano Natcho e parato dal 34enne Bicik. Nemmeno nella ripresa cala il ritmo di un match appassionante e caratterizzato da un altro botta e risposta: nuovo vantaggio russo con Tosic che ribadisce in gol una respinta di Bicik su tiro di Eremenko, nuovo pareggio ceco con Krejci con un’inzuccata (tutto solo nell’area piccola) su cross di Vacha. Si susseguono poi altre chance da entrambe le parti, risultato giusto che rinvia tutto al ritorno a Praga.

MIDTJYLLAND – APOEL 1-2 (88′ J.Poulsen; 30′ 33′ De Vincenti) Dopo una prima mezz’ora di studio reciproco, tremendo uno-due cipriota con la doppietta di De Vincenti in soli tre minuti: l’argentino prima devia sottoporta un tiro-cross dal fondo di Leal, poi si mette in proprio, recupera palla sulla trequarti e indovina da fuori area un destro chirurgico che si infila nell’angolino basso alla sinistra di Dahlin. I danesi, alla disperata ricerca di riaprire il discorso qualificazione, reagiscono impegnando il portiere ospite Waterman con una conclusione dell’austriaco Royer e una dell’under 21 Sisto prima di segnare nel finale con Jacob Poulsen con un destro morbido sugli sviluppi di un corner. E’ il gol che tiene accesa la fiammella della speranza per il ritorno a Nicosia.

MILSAMI – SKENDERBEU 0-2 (49′ 73′ rig. Salihi) Ad un passo dalla storia: gli albanesi dello Skenderbeu sono vicini ad un traguardo storico per il calcio albanese, i playoff per accedere ai gironi di Champions. La vittoria contro il Milsami in quel di Chisinau (si gioca nello stadio del Zimbru perchè lo stadio dei campioni moldavi è troppo piccolo, 2500 spettatori) è una bella ipoteca. Match tutt’altro che appassionante: primo tempo davvero povero di emozioni e contenuti tecnici. L’equilibrio è rotto dal gol ad inizio ripresa di Salihi bravo a girare in rete l’assist rasoterra dalla destra di Latifi; lo stesso attaccante 31enne (tornato in patria otto anni e mezzo dopo esperienze in giro per il mondo) raddoppia freddamente su rigore. Moldavi lontani parenti di quelli che hanno eliminato il Ludogorets e pericolosi solo nel finale, ma il portiere ospite Shehi (37enne) difende il risultato.

MACCABI TEL AVIV – VIKTORIA PLZEN 1-2 (79′ Itzhaki; 17′ Mahmutovic, 21′ Petrzela) I cechi continuano nel loro ruolino perfetto di vittorie (12 vittorie ne percorso delle due qualificazioni Champions League precedenti, nel 2011/12 e 2013/14) espugnando Tel Aviv. Il Maccabi allenato da Jokanovic, già visto a tratti in difficoltà nel turno precedente coi maltesi dell’Hibernians, vede di fatto perdere la qualificazione poco dopo il primo quarto d’ora con un uno-due dei cechi a segno col bosniaco Mahmutovic (tocco sottoporta su tiro-cross di Rajtoral) e con l’esterno Petrzela (bravissimo a controllare in corsa il lancio lungo di Prohaczka e battere di giustezza Juan Pablo in uscita). Israeliani depressi, rischiano più volte di subire il terzo gol ma nel finale Zahavi (non in giornata) si risveglia e sforna un assist delizioso per Itzhaki che batte Kozacik in uscita con un tocco mancino. Ci vorrà comunque un’impresa

PANATHINAIKOS – BRUGGE 2-1 (37′ Berg, 65′ rig. Karelis; 10′ Bolingoli Mbombo) Partita davvero strana quella andata in scena al “Nikolaidis”. Gli ospiti passano al primo affondo: cross dalla destra di Vanaken e colpo di testa facile facile della “stellina” Bolingoli Mbombo (difesa greca assente ingiustificata). Vanaken si divora il raddoppio qualche secondo dopo poi i greci, in ginocchio, trovano un’occasione per il pari: rigore (fallo di Mechele su Karelis) sbagliato però da Berg. Lo svedese però si rifa un paio di minuti dopo insaccando su assist della meteora del Parma Ninis; i “verdi” non chiudono bene però il primo tempo perchè il centrale Sanchez si becca un rosso diretto per fallo da dietro su Diaby. Nella ripresa gli ateniesi si riassestano (fuori Ninis e Ajagun, dentro il centrale Triantafyllopoulos e il mediano Lagos) ma deve ringraziare il portiere Kotsolis per non capitolare; trovano però un altro rigore (fallo di mano in area di Mbombo) stavolta realizzato da Karelis. Il Pana difende il prezioso vantaggio, il Brugge dovrà ribaltare il risultato in casa (è nelle sue corde).

VIDEOTON – BATE 1-1 (89′ Vinicius; 56′ Karnitski) Agli ungheresi piace il brivido: dopo la qualificazione arrivata solo ai tempi supplementari contro i gallesi del TNS, pareggiano in casa solo allo scadere contro il Bate Borisov. Match dai poveri contenuti tecnici; i gol, arrivano nella ripresa. Prima passano gli ospiti con Karnitski sugli sviluppi di un corner (e poi sfiorano il raddoppio con un destro a giro di Gordeichuk  che colpisce la traversa), poi pareggiano gli ungheresi col centrale brasiliano Vinicius bravo ad insaccare di testa uno dei tanti corner conquistati dagli ungheresi nel finale.

DINAMO ZAGABRIA – MOLDE 1-1 (18′ Henriquez; 21′ Kamara) I campioni di Croazia partono forte sfiorando il gol con l’algerino Soudani e trovandolo con un preciso colpo di testa del cileno Henriquez (ex Manchester United) su cross altrettanto preciso dalla sinistra di Pivaric. Vantaggio labile perchè tre minuti dopo Kamara imita Henriquez e di testa coglie il pari su cross di Linnes. Non accade molto altro per il resto del match se non la curiosa espulsione rimediata dal mediano di casa Machado; il portoghese si prende un rosso diretto per aver mostrando il dito medio ai tifosi mentre stava uscendo dal campo sostituito. I croati bissano il risultato del precedente turno casalingo contro i modesti ma volenterosi lussemburghesi del Fola.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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