Argentina-Colombia 5-4 (d.c.r.), Tevez chiude il conto col destino: albiceleste in semifinale!

argentina-colombia rigori

Quattro anni dopo il rigore che costò l’eliminazione contro l’Uruguay nella Coppa America giocata in casa, Carlos Tevez ha provato in tutti i modi a non andare sul dischetto. Alla fine, il destino ha voluto saldare i conti con l’Apache che si è visto quasi “costretto” a calciare il penalty che ha regalato all’Argentina l’accesso alle semifinali di Coppa America. Finisce 5-4 dopo una lunga serie dal dischetto l’attesa sfida tra albiceleste e Colombia. 0-0 dopo i 90 minuti regolamentari, dopo un match che – come ormai consuetudine in questa edizione – ha messo in mostra più calci che calcio. Di pallone se n’è visto poco, demerito dei cafeteros, lontani parenti (con James Rodriguez simbolo di questo fallimento) della squadra frizzante ammirata dodici mesi fa in Brasile. Un solo tiro in porta, al 67′, è un bottino degno di una nazionale del terzo mondo calcistico, non di un undici che era dato per sicuro protagonista in Cile. Partita dominata dall’Argentina, trascinata per lunghi tratti da un Di Maria finalmente tornato ai livelli che gli competono, che pure non ha creato numerose occasioni da rete. Poche ma buone, oseremmo dire: peccato che sulla loro strada Messi e Otamendi, entrambi di testa, si siano ritrovati Ospina in serata di grazia: alla fine, pur senza parare alcun calcio di rigore, il portiere dell’Arsenal è risultato il migliore in campo. Ai rigori succede un po’ di tutto: dopo l’errore di Muriel, Biglia ha il match point ma tira fuori. Stesso discorso per Rojo che colpisce la traversa dopo il rigore sbagliato da Zuniga, poi al terzo tentativo, dopo la conclusione alle stelle di Murillo, l’Argentina chiude la pratica con Tevez. Il cerchio è chiuso, ora sotto col Brasile (ma occhio al Paraguay…).

ARGENTINA-COLOMBIA 5-4 d.c.r.

ARGENTINA: Romero; Zabaleta, Garay, Otamendi, Rojo; Biglia, Mascherano, Pastore (77′ Banega); Messi, Agüero (73′ Tevez) Di María (87′ Lavezzi)
COLOMBIA: Ospina; Arias, Murillo, Zapata, Zuniga; Cuadrado, Mejía, James Rodriguez, Ibarbo (85′ Muriel); Teófilo Gutiérrez (24′ Cardona), Jackson Martínez (74′ Falcao).

Ammoniti: James Rodriguez, Aguero, Mejia, Mascherano, Arias, Cuadrado, Falcao, Messi

About Alfonso Alfano 1808 Articoli
Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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